lunedì 26 dicembre 2011
CRISI, MA NON PER TUTTI
venerdì 23 dicembre 2011
TORINO È LA CITTÀ PIÙ ECOSOSTENIBILE?
mercoledì 21 dicembre 2011
Beauty contest
del digitale, ha depositato un esposto alla Procura regionale
del Lazio della Corte dei Conti. La denuncia ha come oggetto un possibile danno alle casse dello Stato derivante dall'assegnazione, da parte del ministero dello sviluppo economico, delle frequenze tv lasciate libere dal passaggio dall'analogico al digitale. In pratica, l'Assoprovider segnala allo Stato italiano che regalare le frequenze, quando potrebbero essere vendute, è un'idiozia! Le piccole e medie imprese resterebbero peraltro fuori dalla spartizione RAI/Mediaset, sulla base del cosiddetto “beauty contest”, che attribuirebbe le frequenze tv in base alla “bellezza” del progetto complessivo dell'una e dell'altra produttrici di videostupidate. Sul piano politico, solo Lega ed IDV premono nel senso che lo Stato rinsavisca, e lucri su un mercato miliardario. Tanto più che siamo in crisi, o no? Il governo Monti, che da solo forse non ci era arrivato, ha promesso che l'asta si farà. Monti non ci era arrivato, o più presumibilmente la regalia era la buonuscita offerta a Berlusconi, che adesso, se vorrà altri canali, dovrà scucire dei bei soldini. Quel mercato interessa anche a privati, tipo Santoro, che annuncia di avere milioni disponibili, grazie alle sottoscrizioni. La Lega e l'IDV, unici ad opporsi a Monti, per motivi più pretestuosi che reali, stanno comunque lavorando per il risanamento delle finanze nazionali. Napolitano non cessa di incitare politici, sindacalisti, imprenditori e tutti gli altri che passano la giornata a fare dichiarazioni, a piantarla di delegittimare Monti, perché siamo in salita, e rischiamo di fermarci del tutto. Sentire sindacalisti, che forse hanno fatto le medie con le 150 ore, parlar male dei ministri bocconiani, conferma quanto già detto a proposito del becerosindacalismo.
giovedì 15 dicembre 2011
DEUTSCHLAND UBER ALLES
venerdì 9 dicembre 2011
Nessuna pietà per gli imbecilli
sabato 26 novembre 2011
RECESSIONE O QUASI
Se Fitch, agenzia di rating 60% francese e 40% USA, afferma che l'Italia è quasi in recessione, si basa probabilmente sulla riflessione che un paese che chiuda i propri stabilimenti industriali merita di andare in malora. Termini Imerese è off, perché lo ha deciso Marchionne il liquidatore. Gli operai, ormai ex, ricordano con affetto l’avvocato Agnelli, che amava l’auto, a differenza dei suoi eredi. I politicanti ed i giornalisti, specie i servi di Silvio, rilevano il momento politicamente difficile, perché Monti deve ancora ingranare. Consideriamo però che è partito in salita; quindi, per dirla con una metafora ciclistica, rischia di rompere il cambio, sotto sforzo. Passera cerca di rilanciare lo stabilimento siciliano abbandonato dalla Fiat. Doveva pensarci il governo precedente, o magari l'opposizione. Che sia così difficile fabbricare auto senza la Fiat? Con tutti i regali che ha ricevuto, dovrebbe consegnare gli stabilimenti a costo zero. Basta parlare di quotazioni finanziarie; bisogna lavorare e produrre, non chiudere e piangersi addosso. Siamo ancora sudditi della borsa, quindi degli speculatori di professione, che in settimana hanno impallinato il Portogallo, ormai decisamente in serie B. Monti forse parla troppo con i politici, non poco. Gli eurobond potrebbero calmierare gli spread, ma i tedeschi non vogliono accollarsi il salvataggio dell'Italia, dopo aver riportato in Europa i loro connazionali dell'est. Hanno già dato, ma, per salvare l'euro, dovranno tapparsi il naso. L'euro potrebbe fallire; non è invulnerabile. È caduto finanche l'impero romano, figuriamoci una moneta che ha una decina di anni di vita. Ci conveniva adottare il marco, senza perdere tempo ad inventare una moneta che adesso pare in agonia. Intanto i nostri btp hanno superato l'8% di redditività: nuovi e grossi debiti per noi.
domenica 20 novembre 2011
FURBI e FURBETTI made in USA
Agli americani piace la ricchezza, specie quella priva di ogni stile: da arricchiti degli ultimi minuti, ma ancora barboni dentro. Lo dimostrano i loro stupid show, che gli italiani amano tanto. Nulla a che vedere con i ricchi britannici: quelli che sono anche conti e baroni. Gli americani amano quelle assurde limousine, che si piantano sui dossi e nelle curve strette. Ogni americano arricchito vorrebbe una limousine con dentro almeno due zoccole: una bionda ed una mora. Gli americani, pur continuando ad amare la ricchezza, non amano più i ricchi. Una brutta storia per i repubblicani, che, pur non essendo più ricchi dei radical chic democratici, non se ne vergognano. I repubblicani non hanno sensi di colpa. Mai, neppure quando sparavano agli indiani o si mettevano i cappucci per impiccare i negri. Quelli non erano indiani, ma chi se ne frega? Adesso, si devono accontentare di sparare ai messicani che varcano la frontiera col Texas. Alcuni americani si sono accorti che l'1% della popolazione detiene un terzo o più della ricchezza nazionale. I finanziari sono visti malissimo, ma continuano a girare in limousine, con le due zoccole, la bionda e la bruna. Pensavamo che Obama fosse una specie di espropriatore di patrimoni non sudati? Sbagliato. Lo hanno già impallinato per la riforma sanitaria. Agli americani non dispiace se qualcosa barbone muore per strada, un giorno sì ed uno no. O anche tutti i giorni. Da questo nuovo odio per i ricchi si salvano però gli attori, i cantanti, le stelle dello sport e Steve Jobs. Uno che non ha inventato alcunché, ma lo ha fatto benissimo. Se qualcuno avesse scoperto l'elisir di lunga vita, Jobs lo avrebbe bevuto e brevettato. Neppure Gates ha inventato alcunché, a parte la Microsoft. Agli americani piacciono i furbi, ma non i furbetti. In questa seconda categoria rientrano i finanzieri. Gente che non è brava nei lavori utili, ma solo a creare panico. Non si diventa ricchi lavorando onestamente, perché, dopo dodici ore di lavoro, bisogna fare la spesa, e tornare a casa a dormire. E può darsi che a casa ci siano pure una moglie e dei figli. Il finanziere invece è un parassita, che, invece di fare il muratore o il panificatore, opera in borsa. Trattasi di luogo frequentato da organizzazioni per delinquere, che, in due ore, raccontano in giro che la stessa azienda vale pochissimo o tantissimo. Un gioco allo sfascio, perfettamente legale, che ha mandato in malora mezzo mondo, e minaccia l'altra metà. Gli speculatori ci bersagliavano peggio che cecchini. Ecco perché siamo stati costretti a far fuori il nostro dittatorello puttaniere. Meno male che Napoli ed il PCI hanno prodotto qualcosa di buono: Napolitano. Altrimenti continueremo a farci ridere dietro da francesi, tedeschi, britannici e pure americani. Berlusconi è stato più furbetto che furbo, ma al popolo bue dei bar e degli stadi non dispiaceva. Ecco perché la democrazia è un sistema politico imperfetto: perché il popolo più che altro muggisce. Possiamo solo sperare che tra gli occupatori di Wall Street ci sia anche qualche toro, con le palle che fumano.
sabato 12 novembre 2011
BERLUSCONI OFF
Nel nuovo governo greco, il ministro delle finanze è stato confermato. Una decisione decisamente irrazionale, giacché i problemi della Grecia sono riconducibili proprio alla pessima gestione finanziaria. Da noi invece pare che Napolitano abbia deciso di incaricare Monti, che sembra intenzionato a cooptare solo tecnici. I politicanti ovviamente scalpitano, non contenti e non soddisfatti di averci condotti alla malora. Qualcuno degli amici della biscia potrebbe tuttavia essere riciclato: Frattini, Letta e Nitto Palma. I tecnici sono la soluzione, per il semplice fatto di saper lavorare, a differenza dei politicanti, che vivono di polemiche e furberie. Il popolo bue deve essere messo sotto tutela, perché, come dicono Bersani e Casini: basta scherzare. Qualcuno ha eletto gente come Scilipoti, Rotondi, Moffa, Iannaccone, Giovanardi: pagati 25mila euro al mese per sparare cazzate. E tanti altri che, interrogati dalle Jene, su deficit e spread, non sanno rispondere. La casta è responsabile anche del dissesto ambientale, che noi italiani dimentichiamo subito dopo le cicliche alluvioni. Siamo un grande condominio di 60 milioni di individualisti, sovente con le pezze al culo; in questo assurdo condominio, ci sono milioni di cretini certificabili. Ferrara insorge contro la tecnocrazia. Se il giornalista extra large è l'arma segreta di Berlusconi, Monti può dormire tranquillo. La Lega propone Dini come premier, ma la nomina spetta a Napolitano, non a Bossi. Altri propongono Amato. Putin, più unico che raro, rimpiange Berlusconi; Time invece lo ritiene responsabile dello sfascio finanziario italiano, che rischia di infettare il mondo. Ci sono troppi partitini, ed è facilissimo fondarne dei nuovi. Siamo oppressi dai loro orticelli. Monti era ed è un commissario, perché la democrazia funziona con le persone intelligenti, non cogli italiani. Che Monti sia un’espressione della massoneria? Può darsi che quella tradizionale stia facendo fuori un suo ramo impazzito (P2, P3 o qualche altre P).
sabato 5 novembre 2011
CHIACCHIERE E PIOGGIA
martedì 1 novembre 2011
QUOTA 459
domenica 23 ottobre 2011
PARTITI TRIBALI
giovedì 20 ottobre 2011
Il 20 ottobre
domenica 16 ottobre 2011
MILITARMENTE TROPPO SCARSI
sabato 15 ottobre 2011
NELLA TESTOLINA DEI RICCHI
venerdì 7 ottobre 2011
PER NON DIMENTICARE
giovedì 6 ottobre 2011
FIAT DIPENDENTI
domenica 2 ottobre 2011
L'indignato Della Valle
giovedì 29 settembre 2011
L'IMPORTANZA DEGLI IMBECILLI
martedì 27 settembre 2011
I NEUTRINI ED EINSTEIN
domenica 11 settembre 2011
11 settembre 2010: terrorismo ed errori monumentali
Quattro aerei di linea dirottati contemporaneamente da 19 cammellieri armati di taglierini. Nessuna difficoltà ad accedere alle cabine di pilotaggio. Due bersagli colpiti su quattro, o forse due e mezzo. I terroristi avevano imparato a guidare gli aerei di linea negli USA; anche noi abbiamo le scuola guida, ma questo è ridicolo. Gli aerei sono sfuggiti tutti e quattro ai controllori civili e militari. Migliaia di addetti a tempo pieno, addestrati in college prestigiosi ed università mitiche, che si sono addormentati tutti assieme. Un piano criminale quasi a costo zero, che, a parlarne prima, avrebbe suscitato le risate di chiunque. I caccia sono finalmente intervenuti, ma a tempo ampiamente scaduto. I pompieri hanno dimostrato che le scale potevano essere usate per evacuare le persone presenti nelle torri. Ma gli “esperti” non avevano capito che il fuoco avrebbe fatto collassare velocemente i piani sovrastanti l’impatto, che sono precipitati sui sottostanti. Morte, più che altro nel crollo, quasi tremila vittime, tra cui quattrocento pompieri e poliziotti mandati allo sbaraglio. L’Iraq non c’entrava coll’attentato, ma i Bush avevano un conto in sospeso con l’ex amico Saddam, ed alla fine sono riusciti ad impiccarlo. Il terrorismo internazionale ha continuato a trovare gente disposta a farsi saltare in aria, pur di uccidere cristiani e musulmani. Dopo anni di guerra in Afghanistan e seimila soldati USA caduti, oltre ad un numero sicuramente multiplo di civili innocenti, le truppe speciali sono riuscite ad ammazzare l’altro ex buono Bin Laden. Gli americani si sono dimostrati decisamente ipocritici. Essere nazionalisti funziona, ma la guerra non è la soluzione a tutti i problemi. Fare i cow boys planetari funziona a patto che non ci si faccia poi beccare con le braghe calate a casa propria. Si tratta di dati di fatto, non di pareri.
sabato 10 settembre 2011
Bersani: rispetto ragassi, qui non si scherza!
domenica 28 agosto 2011
EX COMUNISTI, MEZZI PRETI, FILOSOFI E NEMICI DI TREMONTI
Sandro Bondi, figlio di un socialista, segretario della FGCI della Lunigiana, laureato in filosofia con tesi su un frate avversario del Savonarola, sindaco comunista a Fivizzano, nel 1994 incontra Berlusconi e diventa un suo fedele galoppino. Gli dedica alcune poesie, che fanno ridere un sacco di gente. Che sia un comico, come il più noto e quasi omonimo Boldi? Nel 2001, coordina la stesura di un libro fotografico sulla vita e le opere del cavaliere. Nel 2008, diventa ministro per i beni culturali. Nel marzo 2011, dopo alcuni crolli a Pompei, e dopo non essere stato sfiduciato alla Camera, si dimette, non sentendosi sufficientemente sostenuto dai suoi. In questi giorni, passato il mal di pancia, ha attaccato Tremonti, che ha ben altro a cui pensare. Passi per Brunetta, che dovrebbe essere un economista, ma un filosofo! Mi faccia il piacere! Se Bondi è l’arma segreta di Berlusconi per far fuori Tremonti, la ricrescita dei capelli gli sta mangiando il cervello. Un altro illustre filosofo che attacca sovente Tremonti, senza capire un piffero di economia e neppure di finanza, è Bersani, noto come: “e alora, ragassi!!!”. Bersani ha scritto una tesi su Gregorio Magno e sulla storia del cristianesimo. Forse voleva fare il prete, e un po’ si vede. Adesso è triste, perché le toghe rosse stanno scavando sulla tangentopoli del suo ex segretario politico Penati: anche i comunisti rubano, e non poco!
sabato 27 agosto 2011
LA SCUOLA DELL'OBBLIGO ED IL POPOLO BUE
giovedì 25 agosto 2011
Non il dio delle tempeste
venerdì 19 agosto 2011
Perché non cambiare mestiere?
lunedì 8 agosto 2011
CHI GLIELO SPIEGA A QUELLI?
sabato 30 luglio 2011
CRISI FINANZIARIA E PROCESSO LUNGO
lunedì 25 luglio 2011
IL RIDICOLO BUONISMO NORVEGESE
martedì 12 luglio 2011
ECONOMIA E FINANZA
venerdì 8 luglio 2011
La battaglia d'Inghilterra insegna
mercoledì 6 luglio 2011
NOI E TUTTI GLI ALTRI MERIDIONALI
sabato 2 luglio 2011
BLACK OUT DI DICIASSETTE ANNI
giovedì 30 giugno 2011
TAV o no TAV?
sabato 18 giugno 2011
Brunetta contro la precaria comunista
giovedì 9 giugno 2011
FACCIAMO COME I TEDESCHI
mercoledì 1 giugno 2011
Quel Gheddafi della mutua.
mercoledì 18 maggio 2011
ANCHE I RICCHI PIANGONO
Il primo turno delle amministrative ha rilanciato l'opposizione. A Milano, anche i ricchi piangono: La Moratti ha cercato di sputtanare Pisapia in tv, ma è stato un autogol. Un dossieraggio carogna: trovare qualunque cosa possa compromettere la credibilità del candidato avverso. Ma questa volta l'elettorato non è caduto in trappola, e la Moratti andrà al ballottaggio in svantaggio. Un effetto boomerang assolutamente imprevisto. A Napoli, De Magistris ha battuto il candidato del PD, ed adesso il PD dovrà appoggiarlo nel ballottaggio contro il candidato di Berlusconi. De Magistris potrebbe essere quel che ci vuole per Napoli: uno sbirro che raddrizzi milioni di schiene storte. A Bologna, ex roccaforte dei “rossi”, il PD ha evitato per un pelo il ballottaggio, e canta vittoria. A Torino, Fassino ha doppiato Coppola, nel senso che ha preso il doppio dei voti. Fassino non è di certo l'uomo nuovo, ma rappresenta la continuità con Chiamparino, che i torinesi hanno molto apprezzato. I torinesi si accontentano di avere una sola linea di metropolitana, peraltro incompleta. Sperano che la FIAT non chiuda del tutto, e che la Bertone produca delle Maserati. A Torino, la grande sconfitta è stata la Lega, che ha perso l'occasione di sfondare. Il fatto che Cota sia il presidente della Regione, ai torinesi non fa né caldo, né freddo. Che Torino fosse sinistrorsa, non è una scoperta. Che mezza Milano abbia votato per uno dell'estrema sinistra, costituisce invece una novità, che dovrebbe mettere sul chi vive Berlusconi.
martedì 17 maggio 2011
STATISTI PUTTANIERI
mercoledì 11 maggio 2011
Previsione terremoti
venerdì 29 aprile 2011
Procuratori della Repubblica
domenica 24 aprile 2011
IMPROPONIBILI PAGLIACCI
Canale 5 ha trasmesso una serie di interviste ad un numero spropositato di rappresentanti di altrettanti partiti, movimenti o altro ancora. La prima annotazione è che il maggioritario funziona nei paesi civili, dove riduce drasticamente il numero dei partiti. Nei paesi tribali, viceversa, i partitini si moltiplicano come parassiti. Il trucchetto consiste nel rendere comunque appetitoso il mercato della politica, anche in presenza di un premio di maggioranza, che dovrebbe disincentivare la frammentazione. Questi pagliacci partecipano alle amministrative, per farsi notare; poi si vendono al maggiore offerente. Solo alla fine gli schieramenti diventano due, ma si tratta di due scatoloni pieni di liste bislacche. Un tizio, un comunista con la barba, sosteneva che si dovrebbe introdurre una legge patrimoniale. Ma non basta: requisire le case sfitte e stipendiare i disoccupati. Ovviamente il sedicente comunista non sarà votato da chi abbia case sfitte, ma neppure da chi non trovi opportuno pagare i disoccupati. D'accordo che stipendiamo i profughi e gli zingari, ma i disoccupati sono principalmente italiani, e noi siamo esterofili anche quando regaliamo i soldi. Quel tizio, sedicente comunista, a mio parere non ha mai lavorato né in fabbrica e neppure in edilizia. Uno di quelli che parlano del lavoro altrui: una specie di Bertinotti pocket. Nel corso della trasmissione di Canale 5, hanno avuto modo di esprimersi altri comunisti, confermando la brutta abitudine della sinistra italiana di creare orticelli, pieni di distinguo idioti. I partiti comunisti saranno minimo quattro, esclusi ovviamente quelli del PD, che comunisti non sono, fin dalla nascita della loro ammucchiata tra ex PCI ed ex DC. Ci sono anche alcuni post-fascisti, che dicono cose che ti aspetti di sentire dai fascisti. Stavano in AN, poi Fini ha regalato il partito all'uomo di Arcore, e loro sono fuoriusciti. Quelli che dicono di agganciare i barconi dei profughi, e di riportarli nelle acque della nazione di provenienza, potrebbero andare a braccetto con la Lega; allora perché non confluiscono nel partito di Bossi? Anche quelli di destra, a quanto pare, soffrono della tribalità dell'estrema sinistra. I partitini di destra e sinistra sono quasi certamente i più ideologici; questo è un bene, sebbene qualcuno preferisca fare politica a seconda di come tira il vento. In Italia abbiamo gruppuscoli anche al centro. Trattasi di mercenari della politica, che stanno con il più forte, che è quello che paga di più ed in contanti. In questo frangente elettorale, alzano la testa i sindacalisti apparentemente non schierati, che, avendo nulla da perdere, si schierano apertamente, mostrando di avere la faccia come il culo.
lunedì 18 aprile 2011
Guariniello batte Espenhahn 1 a zero!
sabato 9 aprile 2011
ACCOGLIENZA ILLIMITATA ED INCONDIZIONATA?
mercoledì 6 aprile 2011
Una banda di straccioni
domenica 27 marzo 2011
QUESTIONE DI PALLE!
sabato 26 marzo 2011
COLONIZZAZIONE FRANCESE
Sarkozy ha affermato che in Libia ci sono i francesi ed i britannici. Anche qualche danese, a dire il vero, ma a lui non risulta nessun italiano, altrimenti lo avrebbe detto. Francesi e britannici hanno gli eserciti più potenti d’Europa, dice Sarkozy, quindi è normale che in Libia ci siano loro, per mettere a posto Gheddafi. Possibile che il presidente francese non si sia accorto dell’insostituibile presenza svolazzante dei nostri quattro, o forse otto, Tornado? Eppure La Russa ha raccontato in tv che i libici se la fanno sotto appena vedono i nostri Tornado. Ecco perché i nostri aggeggi di morte svolazzano, ma non sparano. Appena i cammellieri di Gheddafi vedono i nostri quattro o otto Tornado, spengono i radar. Quindi è inutile che i nostri costosi velivoli consumino altro che il carburante. Berlusconi forse è ancora addolorato per il dittatore libico, ma nessuno in Europa condivide il suo dolore. Britannici e francesi fanno comunella bellica, ed ignorano gli italiani! Strano, no? Berlusconi però ha messo in giro la storiella che sarà lui quello che aggiusterà tutto. Bersani dice che in Italia piangiamo, mentre in Europa ridono, ed il Bersani ogni tanto ne imbrocca una. Il governo italiano corre ai ripari, per evitare che i francesi si mangino Parmalat. Il governo italiano si accorge solo adesso della colonizzazione francese? Che non abbiano notato i Carrefour, gli Auchan, i Decathlon, i Darty, i Kiabi, e chi più ne ha, più ne metta? Quando a Sarkozy hanno chiesto cosa ne pensa del governo italiano, che difende Parmalat, si è messo a ridere. Come mai non ci prendono sul serio?
martedì 22 marzo 2011
MENO MALE CHE GIORGIO C'È!
Invece di addolorarsi per il suo amico Gheddafi, pensi a come lo vede il popolo italiano. C'è gente che lo aspetta in piazza ed in strada per fischiarlo, invitandolo ad andarsene. Lui viene a Torino, per presentare il suo candidato alla poltrona di sindaco, e si becca una selva di fischi. Povero “sindaco” Coppola! Il Silvio litiga a distanza con il presidente francese, minacciandolo (ma per finta) di togliergli l'uso delle basi. Come se i francesi avessero bisogno di decollare dalla Sicilia, per bombardare Gheddafi. Loro nel Mediterraneo hanno una portaerei vera (la De Gaulle), mica una finta (come la Garibaldi). Impossibile da evitare il confronto tra l'uomo Berlusconi e l'uomo Napolitano. Il primo ha undici anni in meno, ma venti procedimenti giudiziari a suo carico in più. Il secondo piace a tutti, anche a parte della Lega, nonostante continuino a fare i pagliacci con la loro “secessiun”. Berlusconi i suoi acclamatori viceversa li paga, e non paga solo quelli. Napolitano è la dimostrazione vivente di come debba comportarsi uno statista. Berlusconi è fonte di imbarazzo continuo, specie per quelli della sua maggioranza. Fortuna che la Lega, con le sue stupidate, distrae un po' l'opinione pubblica. Le guerre si fanno sempre per un motivo: i soldi. Tutto il resto è chiacchiera. Le guerre o si fanno sul serio, o non si fanno. Berlusconi annuncia che i nostri Tornado non spareranno: allora che ci vanno a fare in Libia? I francesi sono partiti per primi, per poter collaudare i caccia Rafale sui carri armati libici. Test riusciti! Americani e britannici stanno svuotando parte dei loro arsenali, per poter spendere miliardi di dollari e sterline in tecnologia, armi e materiali più moderni. Gli oppositori di Gheddafi riusciranno, grazie a francesi, britannici e statunitensi, a far fuori il cammelliere e tutta la sua razza. Poi venderanno il petrolio ed il gas a chi se lo sarà meritato. Ecco perché ci conviene “sparare”, e non solo svolazzare a vuoto. Che Berlusconi si commuova privatamente per l'amicone in difficoltà. Quando gli ha baciato mano ed anello, ci ha fatti vergognare tutti. Ma lui no! Quello non conosce vergogna, e rivendica il bunga bunga! In Italia dovremmo avere un solo presidente, come negli Stati Uniti ed in Francia, ma la nostra troppo esaltata Costituzione dovrà prima essere seriamente modificata, per evitare che il “Presidente” con la maiuscola sia uno come Berlusconi, o anche come Bossi. Meno male che Giorgio c'è!