domenica 28 agosto 2011

EX COMUNISTI, MEZZI PRETI, FILOSOFI E NEMICI DI TREMONTI

Sandro Bondi, figlio di un socialista, segretario della FGCI della Lunigiana, laureato in filosofia con tesi su un frate avversario del Savonarola, sindaco comunista a Fivizzano, nel 1994 incontra Berlusconi e diventa un suo fedele galoppino. Gli dedica alcune poesie, che fanno ridere un sacco di gente. Che sia un comico, come il più noto e quasi omonimo Boldi? Nel 2001, coordina la stesura di un libro fotografico sulla vita e le opere del cavaliere. Nel 2008, diventa ministro per i beni culturali. Nel marzo 2011, dopo alcuni crolli a Pompei, e dopo non essere stato sfiduciato alla Camera, si dimette, non sentendosi sufficientemente sostenuto dai suoi. In questi giorni, passato il mal di pancia, ha attaccato Tremonti, che ha ben altro a cui pensare. Passi per Brunetta, che dovrebbe essere un economista, ma un filosofo! Mi faccia il piacere! Se Bondi è l’arma segreta di Berlusconi per far fuori Tremonti, la ricrescita dei capelli gli sta mangiando il cervello. Un altro illustre filosofo che attacca sovente Tremonti, senza capire un piffero di economia e neppure di finanza, è Bersani, noto come: “e alora, ragassi!!!”. Bersani ha scritto una tesi su Gregorio Magno e sulla storia del cristianesimo. Forse voleva fare il prete, e un po’ si vede. Adesso è triste, perché le toghe rosse stanno scavando sulla tangentopoli del suo ex segretario politico Penati: anche i comunisti rubano, e non poco!

sabato 27 agosto 2011

LA SCUOLA DELL'OBBLIGO ED IL POPOLO BUE

Nel 2006, dopo troppi tira e molla, la scuola dell'obbligo in Italia è pervenuta alla soglia dei dieci anni! In questi giorni, il governo, nella persona di Sacconi, si vanta però di poter ridurre a nove quella che sembra essere una pena detentiva, a patto che il ragazzo inizi a fare l'apprendista. Che un governo di centro-destra voglia mantenere ignoranti i cittadini non mi stupisce, ma non mi pare che gli ex comunisti si comportino meglio. Gli ignoranti si bevono tutte le frottole sulle tassazioni necessarie, perché sanno poco e non si informano neppure. Quando la terza media rappresentava la soglia oltre la quale diventare "grandi", molti aspiranti membri del popolo bue iniziavano a tirare i remi in barca fin dalla prima media. Poi, passando attraverso alcune bocciature, con l'ausilio di insegnanti stanchi e cani, potevano finalmente bruciare gli odiati libri. Troppi caproni sono così riusciti a cavarsela imparando il meno possibile, compresa l'educazione civica, e non la conoscono neppure adesso. Il punto è che, con la terza media, pochi hanno finanche imparato a scrivere in maniera decente. Poi, cogli anni, hanno addirittura disimparato qualcosa. Non possiamo lamentarci del mal funzionamento dell'Italia quando continuiamo a maltrattare l'istruzione. Le nazioni che meritano la tripla A nel rating hanno tutte, da tempo, portato l'obbligo scolastico al diploma. Noi no, perché vogliano essere "furbi", non necessariamente intelligenti. Adoriamo i calciatori semi-analfabeti, pagati da cento a mille volte un operaio. Un operaio peraltro cretino, giacché poi li adora allo stadio, ed è triste se fanno sciopero. In Italia sembra proprio che essere ignoranti rappresenti un percorso per il successo.

giovedì 25 agosto 2011

Non il dio delle tempeste

Il papa ha invitato gli evasori fiscali a pagare le tasse, per una questione di equità nei confronti di tutti quelli che subiscono la trattenuta alla fonte. Poi però i radicali hanno puntato il dito contro le agevolazioni fiscali del clero in Italia. Il papa ovviamente non intendeva parlare né di se stesso, né dei suoi accoliti. Gli evasori sono sempre "altri". I radicali hanno fatto notare che il clero incamera la maggioranza dell'otto per mille, anche per ciò che concerne le quote trattenute a chi non abbia effettuato una scelta. Un bel miliardo di euro finisce così nelle casse del Vaticano, esentasse naturalmente. Il papa avrebbe potuto replicare che, da adesso in avanti, si sarebbe accontentato del quattro per mille, ma non lo ha fatto. Poi si è recato in Spagna, dove ad attenderlo c'erano molti supporters e numerosi contestatori indignados, che avevano da ridire sui costi sostenuti dalla Spagna per il festino papale. Il papa ha evitato di riprendere il discorso sugli evasori fiscali, giacché chi non ha peccato scagli la prima pietra, ma forse qualche peccatuccio potremmo ricondurlo al mancato francescanesimo dei preti, tutti compresi. Tutti presi dalle parole del papa, i giovani convenuti hanno scoperto sulla loro pelle che il dio di cui si parlava non è quello delle tempeste, giacché questo non ha potuto evitare che quello rovinasse la festa al suo papa. A meno che la pioggia a catinelle sulla moltitudine accaldata e sudata, sia stata inviata appositamente dal dio del papa, che pensava così di benedire tutti quei giovani supporters. Se non capiamo i preti, come possiamo illuderci di capire i loro dei?

venerdì 19 agosto 2011

Perché non cambiare mestiere?

Clamoroso ravvedimento della magistratura, nel caso del criminale albanese, che, guidando contromano in autostrada, ha ucciso quattro persone. Inizialmente, i magistrati avevano pensato che l'episodio potesse configurare un omicidio colposo. Poi, dopo alcuni giorni di insulti pesanti, hanno alzato il tiro. L'albanese è stato arrestato per omicidio con dolo eventuale. In pratica: il tizio ubriaco sapeva benissimo di poter ammazzare qualcuno, e ne ha accettato il rischio. Non come sparare sulla folla con una carabina, ma quasi. Con l'omicidio colposo, l'albanese poteva girare libero, come se avesse stirato quattro piccioni, ricci o gatti. Con l'omicidio "abbastanza" volontario, il delinquente è finito in galera. Maroni ha proposto di introdurre nel codice penale l'omicidio stradale; speriamo che lo facciano in fretta, giacché troppi innocenti sono stati assassinati da marmaglia, che circola a piede libero o, al massimo, si trova ai domiciliari. Un'osservazione sugli accessi in autostrada: nessun ostacolo fisico impedisce di entrare dalla parte sbagliata; verificare di persona. C'è un cartello, con una scritta "alt", ma stiamo parlando di delinquenti ubriachi e drogati, il più delle volte recidivi, che circolano a super-velocità a bordo di enormi suv. Suggerisco uno sbarramento che si apra solo quando le auto provengano dal corretto senso di marcia. Hanno inventato le fotocellule; applichiamo l'elettronica spicciola. Oppure impiegare delle lame d'acciaio, sporgenti dalla sede stradale, con un'inclinazione di una trentina di gradi, che rientrino solo quando le ruote le approccino dalla parte dello snodo, lacerando le gomme degli altri.

lunedì 8 agosto 2011

CHI GLIELO SPIEGA A QUELLI?

"Quelli" sarebbero i giovani "italiani": gente che rimane a casa con papà e mamma fino ed oltre i quaranta anni. Gente che, bontà sua, non vuole sporcarsi le mani, e lascia i lavori "gravosi" agli extracomunitari o ai neocomunitari, che sono molto meno schizzinosi. E loro, i neocomunitari, comprano le case in contanti, mica con le "farfalle". Chi glielo spiega a "quelli" che il divertimento non è un diritto costituzionalmente garantito? Che tra un po' mamma e papà non potranno più sborsare i soldini per i concerti e gli abiti firmati, perché la crisi internazionale è arrivata anche a casa loro? La mammina dice sempre: "divertiti figlio mio", ma la donnina non si chiede per quale motivo quel suo figlio debosciato dovrebbe avere diritto a divertirsi, non avendo mai lavorato in vita sua? Sono almeno dieci anni di troppo che noi italiani facciamo i ricchi, senza esserlo più. Sono almeno dieci anni che l'Italia precipita dal punto di vista economico. Gli Stati Uniti non hanno più la terza "A" dell'affidabilità economico-finanziaria. Germania, Gran Bretagna, Francia, Scandinavia ed Olanda le hanno tutte e tre. A noi ne è rimasta solo una, ma le previsioni sono al ribasso. I nostri interessi debitori sono molto più alti; debito pubblico, ma anche privato. Tutti gli italiani amano le finanziarie e le cambiali; in realtà, molte case degli italiani sono di proprietà delle banche. Un investitore preferirebbe darsi da fare in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Hong Kong, Lussemburgo, Liechtenstein, Svizzera, che hanno tre "A", piuttosto che da noi, che non riusciamo neppure a completare la Salerno-Reggio Calabria, ma vorremmo fare passare la metropolitana sullo stretto di Messina. Manca il ponte ed anche la metro, ma ci arriveremo, prima o poi (forse). Noi facciamo tutto per finta, e crediamo che gli altri siano pagliacci come noi, ma non è così. La Slovenia ha una "A" più di noi, come la Spagna; la Polonia ci ha quasi raggiunti, visto che da loro si assemblano le auto "italiane". I nostri bamboccioni non studiano e non lavorano, ma si divertono, sperando che i risparmi di mamma e papà siano senza fondo. Poveri cretini! Obama ha telefonato a tutti, ma non a Berlusconi, forse perché non voleva ascoltare le sue barzellette e non voleva parlare di zoccole. Berlusconi alla fine ha capito (più o meno) che la crisi ci ha investiti in pieno, ma lui continua a nominare ministri e sottosegretari. Di tagliare le province, le circoscrizioni, i parlamentari, i partiti non se ne parla. Dice che il "buco" lo hanno causato "quelli che c'erano prima". Strano. Pare di ricordare che Berlusconi sia sceso in campo da quasi due decenni, e che per almeno dieci anni abbia "guidato" l'Italia. Prodi ha fatto il resto. In molti parlano male delle agenzie di rating, ma, se non fosse per loro, non sapremmo quanto stiamo facendo schifo.