martedì 12 giugno 2012

LA FORNERO FURIOSA

Giovanni Centrella, segretario generale dell'UGL, commentando le dichiarazioni del ministro del Lavoro, afferma che la Fornero si è più volte sconfessata, già a partire dall’articolo 18. Su tale argomento è stato proprio il governo ad agire con furore ideologico, accusando la controparte sindacale del medesimo atteggiamento. La Fornero ha sposato teorie tanto apprezzate dai mercati finanziari, senza contare che è proprio il “mercato”, cioè la libera speculazione ad avere innescato ed alimentato la crisi perdurante. La liquidità passa dalla BCE alle banche, che continuano a fare i loro giochetti in borsa, invece di sostenere le famiglie e le piccole imprese. Consentire i licenziamenti per motivi economici: questa la trovata della ministra, che, ricca di famiglia e di stipendio, nei nostri panni non ci si mette proprio. La Fornero ha attaccato a testa bassa finanche l'INPS, per i dati sugli esodati, che sarebbero cinque o sei volte quelli che risultano al governo. Trattasi di allarme sociale reale, non di ideologia! Questi professori saccenti risultano sempre meno simpatici al popolo italiano, come del resto la gran parte dei cosiddetti “tecnici” o “manager”, che i partiti continuano a propinarci. Arrivano come salvatori della patria, ma l'unica cosa che salvano è il loro capiente portafoglio. Purtroppo tutti parlano di lavoro in senso astratto, ma non di produzioni specifiche, eccetto quando le stesse collassano per effetto, ad esempio, degli eventi sismici. La Fornero furiosa si sconfessa anche quando sostiene che la sua riforma sia a favore dei giovani, giacché, date le premesse, non riusciranno ad uscire dall’incertezza e dalla precarietà. Non tutti i giovani hanno una mamma come lei alle spalle. Il tanto decantato apprendistato è uno strumento varato dal precedente governo e, molto probabilmente, quest'anno avrebbe già iniziato a funzionare da solo anche senza la riforma.