venerdì 25 gennaio 2013

IL GENIO DEL MALE

Berlusconi disse che Travaglio è convinto che lui sia un genio del male. Travaglio peraltro ha guadagnato parecchio insistendo su quel soggetto, non lavorando più di tanto sulla sceneggiatura. Ha raccolto notizie sul cavaliere di Arcore, ed ha confezionato monologhi e libri. Nessuna vera news. Su Berlusconi è stato detto di tutto; forse tutto quel che si poteva dire. Fare monologhi, senza essere interrotti, significa passare per quello che detiene il verbo. Comodo ma poco credibile. Travaglio ha il massimo interesse che Berlusconi non scompaia dalla scena politica; altrimenti lui su chi scriverà? Che potrebbe raccontare su Bersani? Intrighi internazionali a base di piadine e ballo liscio? E senza i monologhi velenosi di Travaglio, anche Santoro dovrà piantarla di riproporre per l'ennesima volta quel programma televisivo che conduce da anni, cambiando solo il titolo. Che stia in RAI, a La7 o da qualche altra parte, Santoro è incapace di evolversi: sempre la stessa minestra. Berlusconi è il cattivo e l'immorale, quindi i suoi avversari sono tutti meglio di lui. Santoro non è fesso; sa benissimo che sta facendo pubblicità a Berlusconi. Santoro, Berlusconi e Travaglio non sono nemici: recitano una parte, che rende centinaia di migliaia di euri e notorietà ad entrambe le fazioni. Non sarà mica che l'uomo di Arcore sia così diabolico da avere inventato lui Santoro e Travaglio? Forse una notte (è un animale notturno) ha riunito i suoi pubblicitari, per progettare a tavolino i suoi nemici ideali. Quelli che illudono i fessi che la democrazia esista, e nel contempo portano fieno alla cascina del capo, il creatore, il perfido signore del male di Arcore. Strano che non abbia ancora fatto abbattere la villa, per fare edificare al suo posto una torre fortificata come quella di Saruman, nel Signore degli Anelli. Berlusconi non è Sauron, perché l'oscuro signore di Mordor aveva il castello pieno di orchetti incazzati. Berlusconi il castello lo riempirebbe di veline scosciate. Berlusconi è una specie di Saruman, ex mago buono, convertitosi al lato oscuro perché rende di più. Berlusconi-Saruman è umano, Sauron no. Forse Monti potrebbe interpretare Sauron, come presenza oscura, che regna per conto del potere bancario.