lunedì 22 luglio 2013

L'ORDINE ED IL CAOS

Anche nella politica italiana, si contrappongono ordine e caos. La prima battuta che sorge spontanea è che del caos siamo certi, dell'ordine un po' meno. Però, se riflettiamo, notiamo che tifano per l'ordine tutti quelli che hanno qualcosa da perdere, mentre dalla parte del caos stanno i più disperati. Quindi nello schieramento dell'ordine in Italia ci starebbero il PD, il PdL e Scelta Civica. Gli altri, i grillini, SEL e Fratelli d'Italia, tiferebbero per il caos, sperando che un crollo di tutto possa agevolarli. I rivoluzionari non conoscono abbastanza la storia da sapere che, dopo le sommosse di piazza e le ghigliottine, bussa alla porta un dittatore, che ristabilisce il suo ordine, che è più autoritario di quello che c'era prima. I supporters del caos, più poveri o più privi di speranza, sono carne da macello e da cannone. Sono loro che fanno tutta la fatica a sfasciare tutto, e sovente ci lasciano le penne. Contenti loro. Guardando per un momento fuori dai nostri confini, chi sta combattendo la guerra civile in Siria difficilmente ne trarrà beneficio. 999 su mille sopravvissuti diventeranno reduci, senza un braccio, una gamba o un occhio. Peggio dei barboni che sono adesso. Uno su mille potrebbe diventare il vice-vice-vice-tirapiedi di un prossimo capetto di periferia. Tornando al PD, che sarebbe secondo questo approccio uno dei pilastri dell'ordine politico in Italia, non possiamo dimenticare gente come la Puppato e Civati, che si sentono in dovere di formulare continuamente degli astuti distinguo sinistrorsi, e di sparare sul pianista: Letta. Puppato e Civati: chi sono costoro? Nello stagno del PD nuotano degli infiltrati del caos. Peraltro non è Renzi faccia il possibile per costruire; ogni giorno dice la sua sull'operato altrui, e pare che il sindaco di Firenze abbia ottenuto la licenza di uccidere. Nel PdL c'è Brunetta, che mille ne dice, ma una ne pensa. Le altre 999 sparate scaturiscono così spontaneamente da quel vulcano che è. Casini, da vecchio democristiano, osserva, valuta e non si schioda da lì. Se Fini avesse imparato da lui, sarebbe ancora in Parlamento. Il caos ha piazzato una di SEL alla presidenza della Camera. Parla delle donne nude in tv, di Calderoli che chiama orango la Kyenge, e dei diritti dei rifugiati, ma, quando passa a trovare l'amica Camusso nessuna delle due si ricorda dei contratti collettivi scaduti da anni e delle fabbriche chiuse o in chiusura. Napolitano è in Italia il più accanito difensore dell'ordine. Per tenere sotto controllo i suoi indegni discendenti politici ricorda continuamente loro di piantarla di organizzare delle imboscate da cretini. Cosa rappresenta questo continuo "stacchiamo la spina"? Berlusconi andrà in galera? No, perché è troppo anziano; e poi la sinistra fasulla la deve smettere di demonizzarlo, per evitare che alla fine si convinca di essere un demone immortale. Per quanto possa sembrare strano, Berlusconi opera dalla parte dell'ordine.