venerdì 28 novembre 2008
TICKET
Gli assistiti che vivono in condizioni disagiate hanno diritto, per motivi di
reddito, a non pagare o a pagare in forma ridotta i ticket delle spese mediche
e sanitarie (L. 724/94 e 549/95).
Sono le singole Regioni che stabiliscono in dettaglio quali sono le persone
che ne hanno diritto, la forma di esenzione (totale o parziale) e, nel caso
dell'esenzione parziale, la quota che deve essere pagata.
Generalmente, hanno diritto all'esenzione per motivi di reddito:
* i bambini di età inferiore a 6 anni che appartengono ad un nucleo
familiare con reddito fino a euro 36.151,98 lordi annui;
* gli anziani di età superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo
familiare con reddito fino a 36.151,98 euro annui lordi. E' considerato nucleo
familiare la persona anziana, il suo coniuge e le persone che sono fiscalmente
a carico dell'anziano (circ. 19/98 Ministero dell'Interno);
* i titolari di assegni sociali ed i loro familiari a carico;
* i titolari di pensioni minime oltre i 60 anni e i loro familiari a
carico;
* le persone disoccupate e che sono iscritte alle liste di collocamento,
ed i loro loro familiari a carico, purché appartenenti ad un nucleo familiare
con reddito lordo inferiore a 8.263,31 euro. Se è presente il coniuge, il
limite massimo sale a 11.362,05 euro. Questo limite aumenta di 516,5 euro per
ogni figlio o altro familiare a carico. Sono considerati familiari a carico il
coniuge, le persone con redditi non superiori a 2840,51 euro lordi annui, i
figli minori di 18 anni o minori di 26 anni, se studenti o tirocinanti, i figli
inabili al lavoro, i genitori ed i familiari conviventi.
Per ottenere l'esenzione per motivi di reddito, sono in vigore due modalità
alternative:
* l'interessato, un suo familiare o il tutore legale deve sottoscrivere
una dichiarazione sul retro della ricetta. In questo caso, la regolarità delle
prescrizioni e la verità delle dichiarazioni di esenzione sono controllati
dalla Asl e le eventuali violazioni sono punibili secondo il codice penale;
* l'interessato deve presentare la documentazione ad un ufficio della Asl,
che provvede a rilasciare un tesserino di esenzione, generalmente con validità
annuale
INFORMATIVA FISCALE
immagine generica - dati virtuali
Le segnalazioni per gli accertamenti relativi agli anni di imposta i cui
termini decadono il 31 dicembre vanno inviate entro il 30 giugno.
Entra nel vivo la collaborazione tra Comuni e Fisco per la lotta all'evasione.
Con un provvedimento pubblicato oggi, il direttore dell'Agenzia ha fissato le
modalità tecniche attraverso cui le amministrazioni comunali trasmetteranno
telematicamente alle Entrate tutte le informazioni utili per accertare il
versamento dei tributi statali.
Per inviare le segnalazioni relative ai periodi d'imposta i cui termini per
l'attività di accertamento scadono il 31 dicembre dell'anno in cui viene
effettuata la comunicazione gli enti locali avranno tempo fino al 30 giugno.
Oltre alla tempistica, il documento precisa anche criteri e modalità di
assegnazione ai Comuni che hanno collaborato la quota del 30% delle maggiori
somme relative ai tributi statali riscosse a titolo definitivo. L'incentivo,
introdotto dal collegato alla Finanziaria 2006 per coinvolgere gli enti locali
nella caccia agli evasori, sarà calcolato sugli importi dovuti dal contribuente
per imposte, interessi ed eventuali sanzioni. Inoltre, se più amministrazioni
partecipano all'accertamento della stessa posizione soggettiva, il premio sarà
suddiviso in parti uguali. Una ricompensa alla collaborazione che trasformerà i
Comuni, veri termometri dei flussi economici sul territorio, in protagonisti
attivi dell'attività di accertamento fiscale.
Dal punto di vista strettamente tecnico, lo scambio di dati tra uffici fiscali
e Comuni avverrà tutto on line, passando attraverso il canale Siatel, il
sistema telematico che mette in comunicazione Anagrafe tributaria ed enti
locali. All'interno di questa procedura, un'applicazione informatica specifica,
sviluppata in ambiente web, consentirà di verificare la congruenza dei dati da
trasmettere.
A questo proposito vale la pena di ricordare che gli ambiti di intervento
primari su cui si focalizzeranno gli 007 comunali erano già stati individuati
da un provvedimento dell'Agenzia del 3 dicembre scorso. Tra gli osservati
speciali rientrano, in particolare, i settori del commercio e delle
professioni, il campo urbanistico e del territorio, le proprietà edilizie e il
patrimonio immobiliare, il fenomeno delle residenze fittizie all'estero e il
possesso di beni sintomatici di capacità contributiva. È con riferimento a
questi contesti che verranno passati al vaglio tutti quei segnali dietro cui si
nascondono comportamenti evasivi o elusivi agli occhi del Fisco. A essere prese
in considerazione saranno però soltanto le informazioni relative a contribuenti
passibili di accertamento. Ciò significa, per usare le parole dell'ultimo
provvedimento, che "i dati e le notizie contenuti nelle segnalazioni sono
trattati attraverso sistemi di elaborazione che consentono di individuare i
soli soggetti che possiedono i requisiti previsti per l'esecuzione dei
controlli fiscali".
Per quanto riguarda, infine, il calendario delle segnalazioni, il documento
firmato dal direttore dell'Agenzia Attilio Befera fissa tempi certi per la
trasmissione, stabilendo che per i periodi d'imposta che possono essere
accertati entro il 31 dicembre dell'anno in cui si effettua la comunicazione,
l'invio telematico va fatto entro il 30 giugno.
SOCIAL CARD
(Economia e finanze) e Sacconi (Lavoro, salute e solidarietà sociale) e dal
sottosegretario alla Presidenza del consiglio Bonaiuti - nel corso di una
conferenza stampa - la "Carta acquisti" o "Social card".
La Carta spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli
di età inferiore ai 3 anni che abbiano un reddito ISEE (indicatore della
situazione economica equivalente) fino a 6.000 euro. Per chi ha più di 70 anni,
la soglia di reddito ISEE è fino a 8.000 euro.
La Carta Acquisti è stata introdotta con la manovra finanziaria (art.81
Decreto legge n. 112/2008) per sostenere le famiglie e le persone anziane nella
spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas.
La Carta Acquisti si presenta come una normale carta di pagamento elettronico,
uguale a quelle già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. A
differenza di queste, però, le spese effettuate con la Carta Acquisti, verranno
addebitate non al titolare della Carta, bensì direttamente allo Stato.
La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi
abilitati. Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati
che sostengono il programma "Carta Acquisti". Tramite la Carta, si potrà
accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata. Ulteriori benefici e
agevolazioni sono in corso di studio.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31
dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata con 120 euro, relativi ai mesi di
ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la
Carta sarà caricata ogni 2 mesi con 80 euro, sulla base degli stanziamenti via
via disponibili.
Chi ne ha diritto
Due sono le categorie aventi diritto alla Carta Acquisti:
1. Anziani con 65 anni o più
2. Famiglie con bambini piccoli
Anziani con 65 anni o più: i requisiti
* Cittadini e residenti in Italia
* Con età tra i 65 e 69 anni e redditi o trattamenti pensionistici fino a
6000 euro all’anno
* Con un’età pari o superiore a 70 anni e redditi e trattamenti
pensionistici fino a 8000 euro all’anno
* Con redditi personali tali da non comportare il pagamento di alcuna
imposta
* Proprietari – da soli o insieme al coniuge – di una sola casa di
abitazione
* Titolari – da soli o insieme al coniuge – di una sola utenza elettrica e
di una sola utenza del gas
* Titolari – da soli o insieme al coniuge – di un solo autoveicolo
* Con meno di 15000 euro di risparmi in Banca, le Poste etc. – da soli o
insieme al coniuge –
* La cui famiglia ha un indicatore ISEE (Indicatore Situazione Economica
Equivalente) della situazione economica complessiva fino a 6000 euro
Famiglie con bambini piccoli: i requisiti
* Con figli sotto i 3 anni, cittadini e residenti in Italia (nel caso di
più figli sotto i tre anni, gli accrediti si sommano)
* Proprietarie di una sola casa di abitazione
* Titolari di una sola utenza elettrica a uso domestico
* Titolari di una sola utenza elettrica a uso non domestico
* Titolari di due utenze del gas
* Proprietarie di al max due autoveicoli
* Con meno di 15000 euro di risparmi in Banca, le Poste etc.
* Con un indicatore ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente)
della situazione economica complessiva fino a 6000 euro
giovedì 27 novembre 2008
Asilo e mensa Molinette al freddo
mercoledì 26 novembre 2008
Giunta, le reperibilità ed i taxi
Rizzolio, Curti, Brusco, Stecca, Turvani, per comunicare la sua decisione di abolire
tutte le reperibilità per il trasporto delle provette “e quant'altro”, e di mantenere
tre pronte disponibilità per il trasporto organi da trapiantare. Per i servizi non più
effettuati dagli autisti, si prega di fare ricorso al servizio taxi già convenzionato
con l'AOU. La decisione del dott.Giunta deriva dall'insufficienza dell'attuale
dotazione organica di “personale autista”. Tutto ciò, con decorrenza primo gennaio
2009. Giunta non ha ritenuto di dover avvertire i sindacati; almeno non per iscritto.
Non menziona altresì la trattativa in merito, che si era conclusa con l'invito, da
parte di più OOSS, di attivare bandi interni per il reperimento di autisti. Detta
procedura è stata impiegata per trovare portinai, vigilanti ed altri operatori
economali. Come mai, nonostante la trattativa, Giunta ha fatto di testa sua? Come mai i
sindacati (esclusi i presenti) glielo lasciano fare?
martedì 25 novembre 2008
LA FATALITÀ SECONDO BERLUSCONI
Tutti in pensione alla stessa età?
Il tribunale del Lussemburgo ha giudicato iniqua la disposizione che stabilisce una età pensionabile diversa per uomini e donne
di ROSARIA AMATO
ROMA - L'età pensionabile di uomini e donne nel pubblico impiego dovrà essere equiparata. Il 13 novembre scorso, la Corte di Giustizia Europea ha infatti condannato l'Italia per la disparità di trattamento tra uomini e donne: la nostra normativa, in base alla quale le donne possono andare in pensione a 60 anni, mentre gli uomini devono aspettare il compimento del 65° anno è stata ritenuta iniqua nei confronti dei maschi.
Wally Ferrante, Avvocato dello Stato, ha rappresentato l'Italia davanti alla Corte del Lussemburgo nella discussione del ricorso che la Commissione ha presentato contro la nostra normativa previdenziale: "Dalla sentenza della Corte di Giustizia - spiega - deriva l'obbligo dello Stato italiano di parificare l'età pensionabile dei pubblici dipendenti tra uomini e donne". Ma questa parificazione, osserva l'avvocato Ferrante, si tradurrà nell'ennesimo svantaggio a carico delle donne lavoratrici: "Attese le note ristrettezze di bilancio, dubito che l'età sarà abbassata per tutti a 60 anni, essendo più verosimile che venga elevata per tutti a 65 anni. Pertanto il risultato è che le donne, che anche prima 'potevano' lavorare, a semplice richiesta, fino a 65 anni (e lo facevano nella maggior parte dei casi), ora 'dovranno' lavorare fino a 65 anni. Non mi sembra una grande vittoria".
La sentenza è stata accolta positivamente in Italia da chi, come la vicepresidente del Senato Emma Bonino, ha sempre visto con sfavore il fatto che "in Italia esista una legge che stabilisce che una donna debba avere meno anni di contributi di un uomo, comportando così una discriminazione retributiva a tutti gli effetti". Ma, obietta l'avvocato Ferrante, di fatto, una volta tanto, la discriminazione si traduceva in un vantaggio a favore delle donne, dal momento che si tratta di "una mera facoltà discrezionale per queste ultime di optare per la cosiddetta 'uscita anticipata'" al raggiungimento dei 60 anni".
Una facoltà che si riteneva in qualche modo dovuta alle donne, molto più impegnate nel lavoro familiare e di cura dei figli. Che si tratti di una facoltà, che non si è tradotta negli anni in una coercizione, ricorda Ferrante, lo dimostra anche il fatto "che le donne aventi diritto a tale opzione per aver raggiunto il sessantesimo anno di età, nel 66% dei casi hanno liberamente deciso di proseguire il proprio rapporto di lavoro".
Ma quella lamentata dalla Commissione Europea, e riconosciuta come tale dalla Corte di Giustizia Europea, è piuttosto la disparità di trattamento "ai danni degli uomini": "La Commissione deve rilevare - si legge nel ricorso presentato davanti al tribunale del Lussemburgo - che la sola previsione di tale facoltà (il pensionamento a 60 anni, ndr) a favore delle donne costituisce una discriminazione ai sensi dell'art.141 CE dal momento che la medesima facoltà non è concessa agli uomini".
Tale discriminazione, ricorda l'avvocato Ferrante, ha storicamente una propria ragione d'essere nel fatto che "il sesso 'debole' nel mondo lavorativo è tuttora quello femminile e che la compensazione di eventuali svantaggi nelle carriere debba essere effettuata nei confronti delle donne e non certo degli uomini". Il richiamo è alla normativa che stabilisce che "il principio della parità di trattamento non impedisce agli Stati membri di mantenere o di adottare misure che prevedono vantaggi specifici volti a facilitare l'esercizio di un'attività professionale da parte del sesso sotto rappresentato oppure a evitare o compensare svantaggi nelle carriere professionali".
"Ma anche queste considerazioni non sono valse a evitare la condanna", conclude l'avvocato Ferrante. La Corte, infatti, pur non negando l'esistenza di situazioni negative a carico della donna nel mondo del lavoro, ha sostenuto che la diversa età pensionabile "non compensa gli svantaggi ai quali sono esposte le carriere dei dipendenti pubblici donne e non le aiuta nella loro vita professionale né pone rimedio ai problemi che possono incontrare nella loro vita professionale".
(25 novembre 2008)
lunedì 24 novembre 2008
BERLUSCONI E LA CRISI FINANZIARIA
IL PARTITO DEMOCRATICO VERO, E QUELLO FINTO
venerdì 21 novembre 2008
La nostra proposta sulle posizioni organizzative
6 criticità
18000
Baldi e Riberi
1 criticità
3000
Cardiochirurgia Deg,CO
2 criticità
6000
Cardiologia
2 criticità
6000
Chirurgia Generale Deg,CO
8 criticità
24000
Chirurgia Oncologica
1 criticità 3000
Chirurgia Plastica
1 criticità 3000
Chirurgia Toracica Deg,CO
2 criticità
6000
Chirurgia Urgenza Deg,CO
3 criticità
9000
Chirurgia Vascolare Deg,CO
3 criticità
9000
COES DH
2 criticità
6000
Dermatologia Deg,CO,DS
3 criticità
9000
Ematologia
2 criticità
6000
Endocrinologia Oncologica
1 criticità 3000
Endocrinologia,Malattie Metaboliche Osso
1 criticità
3000
Gastroepatologia
2 criticità
6000
Geriatria
1 criticità
3000
Maxillo Facciale
1 criticità
3000
Medicina Generale
6 criticità
18000
Medicina Osservazione
1 criticità
3000
Medicina Urgenza
1 criticità
3000
Nefrologia
1 criticità
3000
Neurochirurgia Deg+CO
2 criticità
6000
Neurologia
2 criticità
6000
Neurologia,Pneumologia,Reumatologia
1 criticità
3000
Oncologia Medica
2 criticità
6000
ORL Deg,CO
3 criticità
9000
Ortopedia Deg,CO
2 criticità
6000
Pronto Soccorso
2 criticità
6000
Psichiatria
2 criticità
6000
Radiodiagnostiche
6 criticità
18000
Urologia Deg,CO,DS
3 criticità
9000
Affari Generali
vicariale
3000
Controllo di Gestione
vicariale
3000
GEF
vicariale
3000
Ingegneria Clinica
vicariale
3000
Legale
vicariale
3000
OSRU
vicariale
3000
Patrimonio
vicariale
3000
Personale
vicariale
3000
Provveditorato
vicariale
3000
SITRA
vicariale
3000
URP
vicariale
3000
per un totale di
261000
euro
FIALS, FSI, Nursing Up, UGL, UnSiAu
SEPOLCRI IMBIANCATI
Che dire di quel noto sindacalista che sostiene che non ci interessa recuperare duecentomila euro dalle posizioni organizzative, purché ci garantiscano gli incentivi?
Dove era quel sindacalista quando noi sostenevamo che gli incentivi non dovessero essere toccati? Sono pochi 200mila euro? Dobbiamo continuare a regalarli ai nostri colleghi, che "stanno simpatici" all'amministrazione?
Siamo partiti coll'idea di un asilo per i figli dei dipendenti. Volevamo venir loro incontro, con prezzi adeguati. Ora... ci troviamo con una cattedrale nel deserto: un asilo per bimbi ricchi (495 euro/mese).
Per costruire quel parcheggio, hanno abbattuto alberi secolari. Ora, poco dopo le sette del mattino, non si riesce più ad usufruire dei posti a rotazione: per parcheggiare, bisogna pagare la GTT! Noi, a dire il vero, abbiamo visto gente che riesce ad entrare ed a parcheggiare a tutte le ore. Specialmente le ditte esterne.
Hanno smontato una mensa che funzionava abbastanza bene, gestita da personale interno. Ora è affidata ad una ditta privata, che lesina sulle pagnotte! E tutti gli utenti si lamentano del servizio, e rivendicano i buoni pasto. Ma continuando così, l'amministrazione risparmia. È vero che paghiamo anche per pasti non erogati?
Cosa dire di tutti quei verticalizzati, ai quali era stato promesso una “team leadership”, ed ora attendono una collocazione? Ci pareva che la Direzione Sanitaria avesse le idee chiare. Invece no, evidentemente!!
lunedì 17 novembre 2008
LA GEMEAZ E LE SUE PAGNOTTE
dott.Massucco
Abbiamo notato, in data 11 e 12 novembre 2008, come il personale della Gemeaz si sia accanito nel far "restituire" la seconda pagnotta o il pacchetto di crackers in eccedenza, come se questo bastasse a risolvere i problemi organizzativi della mensa. Si direbbe che la Gemeaz (non ce l'abbiamo con il personale) abbia deciso una ritorsione nei confronti dell'utenza, forse per rispondere all'invasione da parte degli uomini dell'UCQ, che, peraltro, pare non si siano resi conto che i vassoi non sempre si trovano accanto alle tovagliette. Sembrano sciocchezze, ma fanno perdere tempo. Analogamente, gli utenti gironzolano a lungo per trovare le tre posate, che si trovano in posti differenti (ed a volte sono sporche). Questa mensa risente della mancata canalizzazione dell'utenza: il sistema a "isole" funziona negli autogrill, non necessariamente nelle mense aziendali. Dovremmo avere personale dedicato alle isole, ed altro preposto ai rifornimenti. Ci segnalano, tra le altre cose, uno spazio ridotto tra tavolini e sedili: cose già dette più volte, e a quanto pare inutilmente. Alla "cassa" sovente si formano code assurde, dovute al fatto che una sola delle bollatrici è attivata, e manca la canalizzazione di cui sopra. Riteniamo che l'azienda, piuttosto che inviare l'UCQ ad effettuare ispezioni sui generis, dovrebbe vigilare sulla corretta applicazione del capitolato, a partire dal personale della ditta, che è quantitativamente insufficiente, e non basta la buona volontà che profondono a fare funzionare le cose. Come mai ultimamente pare che la Gemeaz abbia altresì deciso di risparmiare sulla quantità dei primi piatti?
Distinti saluti
Torino 13.11.08
CGIL
CISL
COBAS
FIALS
FSI
NURSING UP
UGL
UIL
UNSIAU
domenica 16 novembre 2008
NOI FANNULLONI, LORO LADRONI
Si dice che un barbiere, che regola le capigliature dei nostri preziosi onorevoli, sia pagato più del vicepresidente USA! La presidenza della repubblica ci costa il doppio della monarchia britannica. Al compagno Cossutta, hanno dato una specie di liquidazione, per reinserirsi nella vita civile: quasi quattrocentomila euro! Alla faccia della liquidazione, e alla faccia del compagno! Ma noi ci scandalizziamo solo per due minuti; poi torniamo ad occuparci del campionato di calcio e dei reality show. Brunetta continua a darci dei fannulloni e degli assenteisti per professione di fede. Come mai, ci chiediamo, non raddrizza la schiena ai direttori, ai dirigenti ed ai medici della mutua? Per lo stesso motivo per cui la maledetta casta dei politicanti non ha ridotto i posti in parlamento, si è aumentata lo stipendio, ed ha riciclato tutti i “trombati”, utili aggregatori di voti. Brunetta, rappresentante della suddetta casta, pretende che siamo solo noi lavoratori dipendenti a tirare la cinghia. Loro no! La fottuta casta ha sviluppato una convinzione induista: loro sono i bramini (nati per gozzovigliare), noi siamo i paria (e dobbiamo tirare la carretta assieme agli asini). Come mai tutte le notizie più scandalose ci scivolano addosso? Siamo troppo furbi o troppo scemi? Di certo, tra tutte le professioni di cretineria, quella italica si differenzia da quella francese, tedesca, americana ed inglese. Inconsciamente ci consideriamo delle cime, visto che gli stranieri vengono ad ammirare le nostre rovine. Ma quelle sono rovine romane, non le “nostre”. Le nostre sono gli stabilimenti industriali dismessi: bella roba di cui vantarsi. Nei paesi civili, dopo un po' gli avversari politici la piantano di remare conto. Da noi la contrapposizione è tra quelli che spremono e quelli che sono spremuti. Quelli che spremono e quelli che sono spremuti sono sempre gli stessi. Dovremmo parlare di più caste, non di una sola. I figli dei docenti devono poter fare i docenti; così i giovani più brillanti, ma di nascita meno illustre, scappano all'estero, dove sono bene accolti. Qualora però dovessero tornare in Italia, in nome di un ingiustificabile amor di patria, si troverebbero a fare i precari, cioè la fame. I figli dei dirigenti devono fare i dirigenti, anche se non sono delle volpi. Perché Brunetta non la pianta di scocciarci con la mutua, ed inizia ad occuparsi della designazione dei direttori da parte dei partiti? Abbiamo visto che non sempre “privato è bello”: la Motorola, solo per fare un esempio, ha scaricato fior di italici ingegneri, dopo aver incassato fior di sovvenzioni. Il pubblico non sempre è “brutto”: basterebbe affidarlo a gente che sappia leggere e scrivere, e che rubi un po' meno. Solo un po', giusto per gradire. Si sa che i lavori pubblici non servono a realizzare infrastrutture, bensì a garantire mazzette. Che ne dice il nostro eroico ministro della funzione pubblica? Come si vede, non è solo una questione di tornelli, caro Brunetta!
A PROPOSITO DI ELUANA
Mi chiedo cosa sia tutta questa fretta di ammazzare del tutto Eluana Englaro. Per farlo, il padre ha messo in campo giudici ed avvocati. Tutti quei soldi poteva spenderli diversamente, per la vita piuttosto che per la morte. In più: ammazzarla di sete non è il massimo dello stile. Se proprio la famiglia si è scocciata di assisterla, faccia una donazione alle suore, e si dimentichi della povera creatura. Il Vaticano, spronato dall’ultimo show della cassazione, scende in campo in maniera ancora più massiccia; perché forse è la prima volta che 'ste toghe rosse affermano il diritto di lasciare morire un essere umano in coma. Quell'altro che ha chiesto ed ottenuto di morire, era paralizzato quasi completamente ed era abbastanza cosciente. Per sapere cosa ne penserebbe Eluana, dovremmo credere al padre, dice lui. A me quello non piace per niente; quella sua faccina triste, non mi convince. Inoltre diffido di uno che abbia affibbiato alla figlia un nome che inizia con la “E”, solo perché con la “E” inizia il cognome. Che significherebbe questo “EE”? Escursionisti esteri? Chi può escludere che Eluana viva in un mondo di sogni? Chi può escludere che lei sia felice? Dobbiamo credere a quei medici, che dicono di non rilevare in lei alcuna attività cerebrale? Medici rianimatori che non sanno rianimarla. I dentisti che non sanno curare i denti vanno a zappare, i rianimatori che non rianimano no. Il corpo di Eluana ha voglia di vivere, e lo dimostra guarendo dalle malattie batteriche e virali. Io inviterei i giudici ad occuparsi piuttosto di tenere in galera i criminali. Inviterei i politici a fare una legge, che impedisca ai giudici di inventarsi le regole del gioco in tema di eutanasia. I radicali non contano: quelli straparlano da sempre. Sono attendibili quanto gli scioperi della fame di Pannella: tutta roba fasulla. Infatti è sempre più grasso. La sinistra antagonista, quella esclusa dal parlamento (ma non dal sottogoverno), plaude all'eutanasia di Eluana. Il PD è ovviamente frammentato: gli ex comunisti forse direbbero sì, gli ex democristiani dovrebbero dire di no. L'eutanasia non è di sinistra, a meno che non si voglia definire tale quella posta in essere da Stalin, Mao, Castro ed altri dittatori ammantati di rosso. La destra, che si richiama a Dio, patria e famiglia, dovrebbe essere contro l'eutanasia, a meno che si vogliano rifare alle tradizioni spartane. La destra, in questo frangente, ha tutto l'interesse a tifare per il Vaticano e, specialmente, per la vita di Eluana. Insomma, mi chiedo: quel posto letto vogliamo proprio liberarlo? Le suore hanno risposto anche a quest’ultima domanda, affermando di non chiedere alcunché per continuare ad occuparsene.
martedì 11 novembre 2008
SPAMASSASSIN!
e,p.c.
al Direttore Amministrativo
alla RSU
Con riferimento alla nota prot.0083089 dell'11.11.08, La informo che le mie comunicazioni sindacali sono inviate a soggetti, associati e non, che hanno espressamente chiesto di riceverle. A quanto pare, i miei volantini piacciono anche alla concorrenza, ma non a tutti: solo a quelli che li capiscono. A quelli che non li apprezzano non li mando; se lo facessi, si potrebbe configurare uno SPAM. Trattandosi però di comunicazioni sindacali, rivendico il diritto all'invio di e-mail anche ad indirizzi istituzionali, tipo le SC. L'art.6 del CCIA cita espressamente l'accesso alla rete. Caso mai si dovesse interpretare restrittivamente detto articolo, spetterebbe al tavolo congiunto sindacati/amministrazione, e non alla sola amministrazione. Il fatto, che ora le mie e-mail contengano dei collegamenti verso blog, è merito delle riflessioni che hanno fatto seguito a contatti con il Sig.Deserventi. La mia casella di posta elettronica aziendale è stata riattivata, tempo fa, dal Dott.Parodi. Pertanto la Sua lettera è quantomeno intempestiva: sarebbe stato più educato contattarmi prima di tirarmi dietro niente meno che uno SPAMASSASSIN! Questa dove l'avete trovata? Sui fumetti?
Distinti saluti
il segretario regionale UnSiAu
dott.Marco Roccati
lunedì 10 novembre 2008
LE POSIZIONI VICARIALI E LE CRITICITÀ
Anestesia 4000 x2
Capo Collo 4000 x2
Cardiovascolare 4000 x2
Chirurgia 4000 x2
Diagnostica Immagini 4000 x2
Diagnostica Laboratorio 4000 x2
Emergenza 4000 x2
Medicina 4000 x2
Neuroscienze 4000 x2
Oncoematologia 4000 x2
Riabilitativo 4000 x2
Economato 4000
GEF 6000 x2
Personale 6000 x2
Provveditorato 4000 x2
Controllo di Gestione 4000
Ingegneria Clinica 4000
Legale 4000
OSRU 4000
Patrimonio 4000
SITRA 4000
URP 4000
criticità_Medicina 1, 4000
criticità_Medicina 3, 4000
criticità_Medicina 5, 4000
criticità_Medicina 6, 4000
criticità_Medicina 7, 4000
criticità_Med.Urgenza 4000
criticità_COES x2, 4000
criticità_Day Surgery 4000
altre criticità 4000 x4
OBAMA: “UN BASTARDINO COME ME”.
mercoledì 5 novembre 2008
Cosa dire di Obama?
IL NOSTRO QUATTRO NOVEMBRE
Ed alle 12.50 del 4 novembre, al termine della solita quasi completa perdita di tempo, il dottor Giunta estrasse dal suo cappello a cilindro il prospetto delle nuove posizioni organizzative. La premessa di Giunta fu che l'amministrazione ritiene indispensabili le posizioni organizzative, specie ora che ci sono i dipartimenti. I dipartimenti ci sono da una decina d'anni, ma lui se ne è accorto solo adesso. Secondo Giunta, i sindacati servono solo a decidere quanto spendere in posizioni organizzative, come tetto massimo. Poi l'amministrazione deciderà a chi darli, quanto, come e perché. L'amministrazione potrebbe pure decidere di sforare (come ha già fatto), oppure di tenere in caldo alcune posizioni organizzative. Anche adesso l'azienda costruisce posizioni organizzative attorno a persone in via di pensionamento. Comunque vada, mai e poi mai restituirà qualcosa sul fondo incentivi. Il flusso dagli incentivi deve avvenire a senso unico: a vantaggio delle posizioni organizzative, e le PO sono una “cosa loro”. L'amministrazione ha finanche inventato una quarta tipologia di posizione organizzativa: la cosiddetta “nuova C”; non potevano chiamarla “D”? La nuova C ammonterebbe a 3100 euro annui, e spetterebbe ai segretari di dipartimento. Notare che la nuova C corrisponderebbe a non più di una quindicina di ore di straordinario al mese; ed agli assegnatari di posizione organizzativa gli straordinari non sono pagati. Se ci riferiamo a persone che abbiano un orario lavorativo soggetto a molte variabili, converrebbe loro farsi pagare gli straordinari. Infine Giunta ci disse che attualmente loro spendono, dei nostri soldi, 410.000 euro, ma gliene servirebbero altri quaranta o cinquantamila.
In incremento:
-fascia A(8500euro)_GEF(1), Controllo di Gestione (1),
-fascia B(7000euro)_Personale(1), Legale(1), OSRU(4), Patrimonio(1), Provveditorato(2), SITRA(2), RID Sanitarie(11)
-fascia C(4350euro)_Ingegneria Clinica(1), Organizzazione Attività Amministrative(1), Provveditorato(1)
-nuove C(3100euro)_AAGG(1), Informatica e Telematica(1), Logistica(1), Patrimonio(1), Tecnico(1), SITRA(2), Direzione Sanitaria(2), Dipartimenti Interaziendali(2), RID Amministrative(11)
Nota 1: è prevista n.1 PO, fascia B, in Direzione Sanitaria SGAS, come se ci fosse ancora lo SGAS
Nota 2: sono escluse dal conteggio le PO OSRU dei corsi di laurea, che risultano pagate dall'Università. Come mai l'Università paghi delle PO a dei dipendenti ospedalieri è tutto da chiarire
lunedì 3 novembre 2008
Cossiga e le sirene delle autoambulanze
Intervista di Andrea Cangini, QN_Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, 23 ottobre pag.5, a quel simpaticone dell’ex presidente della repubblica, nonché ex picconatore, Francesco Cossiga. Consigli a Maroni, da parte di uno che, prima di lui, fece il ministro dell’interno. In quel periodo, i manifestanti cattivoni scrivevano sui muri “koSSiga”, evidenziando “SS”. Non bisogna far picchiare i liceali, ma solo perché sono troppo piccoli. Non sarebbe bello che in tv parlassero di marmocchi feriti, o magari uccisi! Infiltrare piuttosto provocatori nelle manifestazioni, auspicando che in tal modo i manifestanti siano indotti a bruciare negozi ed automobili. Dopo di che, continua Cossiga, “le sirene delle autoambulanze dovranno sovrastare quelle della polizia e dei carabinieri”. Polizia e carabinieri dovrebbero, a questo punto, mandare tutti i manifestanti all’ospedale; non arrestarli, giacché i magistrati li libererebbero. Picchiare gli studenti ed anche i docenti che li fomentano; anzi prima i docenti, poi gli studenti. In particolare le “maestre ragazzine”, che portano in piazza i loro allievi: vere criminali! Spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio: non una ricetta fascista, bensì democristiana.Cossiga farebbe tutto ciò, se fosse al posto di Maroni, per evitare il ritorno del terrorismo. Cossiga dice che l’Italia è uno stato debole, ed all’opposizione non c’è il granitico PCI, bensì l’evanescente PD. La linea della fermezza di Andreotti, Zaccagnini e Cossiga trovò d’accordo Berlinguer. Il PD è viceversa un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Veltroni si illude di controllare il movimento, ma capirà presto di non potercela fare.