domenica 27 marzo 2011
QUESTIONE DI PALLE!
sabato 26 marzo 2011
COLONIZZAZIONE FRANCESE
Sarkozy ha affermato che in Libia ci sono i francesi ed i britannici. Anche qualche danese, a dire il vero, ma a lui non risulta nessun italiano, altrimenti lo avrebbe detto. Francesi e britannici hanno gli eserciti più potenti d’Europa, dice Sarkozy, quindi è normale che in Libia ci siano loro, per mettere a posto Gheddafi. Possibile che il presidente francese non si sia accorto dell’insostituibile presenza svolazzante dei nostri quattro, o forse otto, Tornado? Eppure La Russa ha raccontato in tv che i libici se la fanno sotto appena vedono i nostri Tornado. Ecco perché i nostri aggeggi di morte svolazzano, ma non sparano. Appena i cammellieri di Gheddafi vedono i nostri quattro o otto Tornado, spengono i radar. Quindi è inutile che i nostri costosi velivoli consumino altro che il carburante. Berlusconi forse è ancora addolorato per il dittatore libico, ma nessuno in Europa condivide il suo dolore. Britannici e francesi fanno comunella bellica, ed ignorano gli italiani! Strano, no? Berlusconi però ha messo in giro la storiella che sarà lui quello che aggiusterà tutto. Bersani dice che in Italia piangiamo, mentre in Europa ridono, ed il Bersani ogni tanto ne imbrocca una. Il governo italiano corre ai ripari, per evitare che i francesi si mangino Parmalat. Il governo italiano si accorge solo adesso della colonizzazione francese? Che non abbiano notato i Carrefour, gli Auchan, i Decathlon, i Darty, i Kiabi, e chi più ne ha, più ne metta? Quando a Sarkozy hanno chiesto cosa ne pensa del governo italiano, che difende Parmalat, si è messo a ridere. Come mai non ci prendono sul serio?
martedì 22 marzo 2011
MENO MALE CHE GIORGIO C'È!
Invece di addolorarsi per il suo amico Gheddafi, pensi a come lo vede il popolo italiano. C'è gente che lo aspetta in piazza ed in strada per fischiarlo, invitandolo ad andarsene. Lui viene a Torino, per presentare il suo candidato alla poltrona di sindaco, e si becca una selva di fischi. Povero “sindaco” Coppola! Il Silvio litiga a distanza con il presidente francese, minacciandolo (ma per finta) di togliergli l'uso delle basi. Come se i francesi avessero bisogno di decollare dalla Sicilia, per bombardare Gheddafi. Loro nel Mediterraneo hanno una portaerei vera (la De Gaulle), mica una finta (come la Garibaldi). Impossibile da evitare il confronto tra l'uomo Berlusconi e l'uomo Napolitano. Il primo ha undici anni in meno, ma venti procedimenti giudiziari a suo carico in più. Il secondo piace a tutti, anche a parte della Lega, nonostante continuino a fare i pagliacci con la loro “secessiun”. Berlusconi i suoi acclamatori viceversa li paga, e non paga solo quelli. Napolitano è la dimostrazione vivente di come debba comportarsi uno statista. Berlusconi è fonte di imbarazzo continuo, specie per quelli della sua maggioranza. Fortuna che la Lega, con le sue stupidate, distrae un po' l'opinione pubblica. Le guerre si fanno sempre per un motivo: i soldi. Tutto il resto è chiacchiera. Le guerre o si fanno sul serio, o non si fanno. Berlusconi annuncia che i nostri Tornado non spareranno: allora che ci vanno a fare in Libia? I francesi sono partiti per primi, per poter collaudare i caccia Rafale sui carri armati libici. Test riusciti! Americani e britannici stanno svuotando parte dei loro arsenali, per poter spendere miliardi di dollari e sterline in tecnologia, armi e materiali più moderni. Gli oppositori di Gheddafi riusciranno, grazie a francesi, britannici e statunitensi, a far fuori il cammelliere e tutta la sua razza. Poi venderanno il petrolio ed il gas a chi se lo sarà meritato. Ecco perché ci conviene “sparare”, e non solo svolazzare a vuoto. Che Berlusconi si commuova privatamente per l'amicone in difficoltà. Quando gli ha baciato mano ed anello, ci ha fatti vergognare tutti. Ma lui no! Quello non conosce vergogna, e rivendica il bunga bunga! In Italia dovremmo avere un solo presidente, come negli Stati Uniti ed in Francia, ma la nostra troppo esaltata Costituzione dovrà prima essere seriamente modificata, per evitare che il “Presidente” con la maiuscola sia uno come Berlusconi, o anche come Bossi. Meno male che Giorgio c'è!
venerdì 18 marzo 2011
CHE PALLE ESSERE BUONI!
sabato 12 marzo 2011
IL TRICOLORE E L'INNO DI MAMELI?
Tutti in piazza a difendere il tricolore! Tutti in piazza a difendere l'inno di Mameli! Tutti a difendere la Costituzione! Peccato che nessuno abbia proposto di cambiare bandiera ed inno nazionale. L'inno in effetti ci fa fare brutte figure tutte le volte che lo canticchiano, prima delle partite della nazionale di calcio. Poi ci pensano loro, i milionari in calzoncini, a seppellirci nel disagio e nel disgusto. Potremmo cambiare l'inno di Mameli, che è una marcetta, non un qualcosa di marziale e solenne. La Costituzione si può cambiare, rispettando le procedure previste dalla Costituzione medesima. Nessuno sta facendo colpi di Stato, e la riforma della giustizia non si applicherà ai processi in corso. Forse Berlusconi si sta vendicando contro la magistratura, ma i signori magistrati non sono particolarmente simpatici al popolo italiano. Sono altezzosi, lenti e macchinosi. Pare che se ne freghino dei tempi delle persone comuni, imponendo i loro. Non corrono rischi di essere sanzionati e licenziati, perché sono “poteri dello Stato”. È bastato un concorso per renderli tali. Non sono eletti dal popolo, perché la sovranità popolare in questo caso conta poco. Se ci sarà un referendum confermativo, dopo la riforma della giustizia, difficilmente il popolo darà torto a Berlusconi, e ragione alle toghe, rosse o di altra tinta. Non siamo in dittatura, infatti i piagnoni della sinistra possono fare tutte le manifestazioni che vogliono, parlando malissimo di un premier eletto dal popolo. Ultimamente la sinistra ed il popolo non sono in sintonia. Nelle piazze, attori italiani hanno sparato a zero contro i nemici della democrazia. Stiamo parlando di gente che non ha mai lavorato, nel senso che la gente comune attribuisce alla parola “lavoro”. Detti “artisti” sono offesi perché il governo ha tagliato loro i finanziamenti. Mettono sullo stesso piano la ricerca e l'arte. E loro sarebbero l'arte? Il cinema italiano è di solito una cosa penosa, che, non a caso, non vince da anni alcun premio nel concorsi internazionali. I nostri attori recitano come cani, e dovrebbero essere doppiati. E non ce ne vogliano i cani. Artisti della mutua! La ricerca è un'altra cosa. Il governo dovrebbe agevolare la ricerca utile, che è quella informatica e scientifica in genere. Cinema e letteratura si finanziano da soli, se i prodotti sono esportabili. Gli americani ci riescono benissimo, noi no. Noi cerchiamo di vivere di rendita, ma non funziona. Gli artisti in piazza, per difendere la Costituzione, dovrebbero andare a lavorare nei campi e nelle fabbriche, a mille euro mensili. Solo allora potrebbero parlare del “lavoro”. Molti tra quegli artisti sputano nel piatto dove hanno mangiato; si legga Mediaset! Ingrati ed abbastanza incapaci. Radical chic chiacchieroni. Simpatica la cantante “comunista”, che sappiamo essere proprietaria di immobili e terreni in sud America. Alla faccia della compagna!