mercoledì 25 luglio 2012

ACCOMODATI ED ACCOMODANTI

Si parla finalmente di rinnovi contrattuali, ma solo per i metalmeccanici e senza la FIOM. Landini ovviamente protesta, definendo illegittimo che il sindacato di categoria più grande, il suo, sia stato estromesso dalle trattative. Si potrebbe peraltro eccepire che la FIOM si sia impegnata non poco per farsi estromettere. Ringhiare e sbavare non è sempre la migliore tra le soluzioni. Lo dimostrano i fratellastri di CISL e UIL che attorno al tavolo del rinnovo contrattuale ci sono seduti; e chi li sposta? Loro, CISL e UIL, sono più accomodanti della CGIL, qualunque cosa voglia dire "accomodanti". Nel nuovo corso della FIAT, c'è un Marchionne che ha ricevuto il mandato di sbaraccare tutto, perché alla proprietà non interessa costruire auto, ammesso che la FIAT assembli prodotti che meritino la definizione di "automobile". I tempi cambiano, ed anche le aspettative degli utenti; invece le FIAT continuano a rimanere le stesse scatole malfatte, anzi peggiori di quelle che le hanno precedute. Vogliamo confrontare una 127 dei primi anni '80 con una 500 attuale? Lasciamo perdere il discorso sui catalizzatori e sulla benzina verde: ci hanno mangiato sinistra, centro e destra, sostituendo un veleno con un altro. Le case automobilistiche che vogliono rimanere sul mercato innovano continuamente i modelli. La FIAT al massimo allunga la 500, ma non la costruisce in Italia. Aveva promesso di farlo? Avevamo capito male. Landini sa che un sindacato con centinaia di migliaia di iscritti rende milioni di euro al mese, in tessere. Perdere tutto quel ben di Dio, esentasse: quella sì che sarebbe una sconfitta per la CGIL! Landini non è tanto giovane da non ricordare come il suo sindacato, assieme agli altri, abbia sempre appoggiato la FIAT, che mai ha tollerato la concorrenza in Italia delle altre case automobilistiche. Da noi c'è sempre stato un monopolio, che è la negazione della libertà del mercato. Accade solo nel settore automobilistico, dove, grazie ai sindacati ed ai politicanti, la FIAT ha ottenuto gratis la Lancia e l'Alfa Romeo. Forse anche l'Autobianchi, peraltro fatta defungere perché in FIAT hanno sempre odiato l'A112! L'accordo simil-mafioso tra politici di tutti i colori, locali e centrali, sindacalisti e FIAT funzionava ai tempi di Agnelli, che amava le auto. Gli piaceva addirittura la 131! Poi sono arrivati gli agnellini, venuti quasi tutti male, qualcuno anche sniffatore ed altro. Gli agnellini hanno già tutti i soldi del mondo. Che gli frega di trattare con degli straccioni italiani, a loro che hanno la residenza nei paradisi fiscali? Ecco perché hanno creato Marchionne, moderna versione del mostro di Frankenstein. Senza pelliccia, ma con il maglione blu. Consiglio a Landini: basta parlare di "sioperi" (così dice l'uomo che si chiama come un trattore). Vada a parlare con i tedeschi, chiedendo umilmente che vengano a costruire almeno la Polo a Mirafiori. O magari una Skoda!

lunedì 16 luglio 2012

STUPIDI, MA FESTAIOLI.

Forse l'unico vantaggio dell'età è la memoria, prima che sopraggiunge la demenza senile. Mi sono chiesto se questo popolo italiano sia sempre stato così sciocco e poco meritevole di attenzione e fiducia. Mi sono risposto di no. Negli anni '70, le auto in circolazione in Italia erano quasi tutte FIAT. La Volkswagen era il Maggiolino, la Mercedes era una macchina da ricchi, e la BMW la guidavano i papponi. I ragazzi andavano a scuola, preparandosi ad un futuro in fabbrica, e la fabbrica era quasi sempre sinonimo di FIAT. Ecco, diciamo che la qualità di questo popolo è degenerata assieme alla FIAT. L'Italia era piena di dipendenti FIAT, indotto compreso, e di FIAT-dipendenti. Non vorrei dare eccessiva importanza al '68, ma di certo quei bamboccioni universitari, che Pasolini prendeva in giro, hanno fatto più danno che utile. Il '68 è servito come trampolino di lancio ad una classe politica di sciocchi radical chic, che adesso pensano che tra i problemi dell'Italia ci siano al primo posto i diritti delle coppie gay. Mettono sullo stesso piano le coppie di fatto etero con quelle degli invertiti. Siamo alla pazzia completa, e quei pirlotti delle coppie di fatto etero neppure danno segno di incazzarsi per l'insano accostamento. Quando la FIAT era in auge, ha ordinato ai suoi galoppini politici e sindacali, nonché ai giornalisti servi, di impedire in tutti i modi che una casa automobilistica straniera impiantasse stabilimenti in Italia. Adesso, se la Volkswagen venisse da noi a salvarci, come ha fatto con la Skoda e la Seat, dovremmo fare festa. Dagli anni settanta, ha avuto luogo un rimbambimento totale degli italiani, che ci ha condotti alla recessione. Abbiamo una classe politica di cialtroni, e neppure i preti sono quelli di una volta. Sono molto più culattoni. Dopo la seconda guerra mondiale, l'IRI ha rilanciato l'industria nazionale; poi è arrivato Prodi, e l'IRI è andata a puttane. L'Olivetti costruiva macchine per scrivere, ed aveva iniziato a fare computer. Per inciso, il primo pc era Olivetti, progettato da un cinese. Arrivato De Benedetti, l'Olivetti è andata a puttane. Così adesso siamo costretti a comprare Samsung dai sud coreani, Nokia dai finlandesi, Apple dagli americani. Ci manca pure il software, e ci rimbecilliamo con Facebook, Twitter, Google, eBay. Esportiamo solo Eataly, ma si tratta di produzioni di nicchia. Noi abbiamo bisogno di lavorare. I nostri giovani hanno quarant'anni, e si sballano la notte, anche in settimana, tanto non lavorano. Seguiamo le orme dei greci e degli spagnoli, non quelle dei tedeschi. Facciamo le smorfie, quando parla la Merkel, come se potessimo fare i difficili con le pezze al culo che ci ritroviamo. Stupide mammine sessantenni sono mediamente contente di avere avviato i loro figli alla disoccupazione, perché l'importante è divertirsi.