giovedì 29 settembre 2011

L'IMPORTANZA DEGLI IMBECILLI

Quando ci capita di avere che fare con un premier, che ci fa fare figure di merda anche all'estero, ci viene automatico chiedere: "chi lo ha votato quello lì?". Dopo lunghe riflessioni, la conclusione è che, per lui come per tutti i politicanti, esistono almeno due tipi di elettori: i convinti e gli imbecilli. Convinti ce ne sono a destra, sinistra ed addirittura al centro. Convinti perché al momento ci pare che quella persona rappresenti bene noi e quelli come noi. Convinti perché ci piacerebbe fare quello che fa lui, con tutte quelle donnine, che no, non si dica mai, non sono zoccole! Ci ricorda il duce? Può darsi. Il duce ci ha fatti finire in guerra contro l'Unione Sovietica? D'accordo, ma è acqua passata! Credo però che la maggior parte dei convinti lo faccia per tornaconto concreto, non bubole pseudo-fasciste o pseudo-comuniste, o pseudo qualche altra cosa. Il convinto è intelligente. Amorale, ma intelligente. Il convinto capisce quando la nave affonda, e, come una banderuola, si gira dall'altra parte. Il convinto lo recuperi, l'imbecille no. Alfano lo recuperi, Maroni lo recuperi, Calderoli lo puoi lasciare perdere, ma neppure lui è imbecille. Gli imbecilli pericolosi sono quelli che votano a naso: a fiuto come i cani che si fermano ad annusare le pisciate altrui. Un imbecille annulla il voto di un convinto, perché purtroppo c'è il suffragio universale. Non è questione di democrazia: l'imbecille danneggia anche te; digli di smettere! Gli imbecilli sono giovani e vecchi, nordisti e sudisti, spalmati da destra a sinistra, a rappresentare uno zoccolo duro. L'unica cosa dura è però la loro testaccia di cazzo. Sanno di poter votare, e lo fanno per recare danno, per dimostrare di esistere: sputtano ergo sum! L'imbecille cambia voto in base al vento, ma nessuno riesce a capire come funzionino quei piccoli cervellini semi nuovi, ancora avvolti nel collophane, come i divani appena consegnati. Gli imbecilli sono presenti più tra i poveri che tra i ricchi. Ricchi scemi ce ne sono pochi, e se ci sono non durano a lungo. Gli imbecilli hanno scarsa scolarità; quindi per evitare che l'imbecillità si propaghi bisogna estendere la scuola dell'obbligo al diploma, non ridurla ad un anno dopo le medie, come propone il governo. Che la maggioranza attuale conti e speri nel voto degli imbecilli? Tra dieci anni, i bambini che adesso ne hanno otto voteranno. Speriamo in loro. Tra dieci anni, gli imbecilli più vecchi saranno andati a fare compagnia ai vermi. Meno male che gli imbecilli non vivono più dei convinti: sarebbe un'ennesima ingiustizia. Per gli imbecilli più giovani c'è poco da fare, eccetto auspicare che si spiaccichino in massa contro i platani, al ritorno dalla discoteca, fumati e drogati.

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