martedì 30 dicembre 2008

La destra borghese e salottiera

Non che qualcuno si sia lamentato, ma mi rendo conto del fatto che continuare a parlare male della sinistra borghese equivalga a sparare cannonate contro gente armata di cerbottana. Per cui ora parlerò male della destra borghese. Di quella destra che mai si sarebbe aspettata di vincere le elezioni. Ed infatti non le hanno vinte loro, bensì Berlusconi, Bossi e Fini. La destra borghese si colloca ancora più a destra della destra al governo. Trattasi di elettori solitamente con le tasche piene, e la casetta più che accogliente, che trovano chic parlare male degli zingari. Bella forza: quasi tutti parlano male degli zingari! Gli unici che non ne parlano male sono gli chic di sinistra, nonché gli zingari medesimi. Si vede che in questo periodo storico gli estremisti non fanno più saltare in aria stazioni e treni: meglio così. Quelli più a destra di Fini lo accusano di avere tradito l'eredità fascista; ma, se Fini non avesse dato un taglio netto alla nostalgia, il suo partito sarebbe forse al governo? Potremmo avere un fascista dichiarato come presidente della Camera? Potremmo avere un comunista dichiarato alla presidenza della Repubblica? No! Infatti abbiamo Napolitano. Se il PD continuerà a farsi del male, il prossimo presidente della Repubblica sarà Berlusconi. E neppure il presidente della Repubblica è indagabile dalla magistratura. Mentre il PdL e la Lega lavorano, la destra estrema salottiera si ricorda di quando c'era lui. Questi rivoluzionari a parole devono essere decisamente anzianotti, per ricordarsi di quando c'era lui. O forse ne hanno solo sentito parlare, ma sarebbe meglio documentarsi di persona. Consiglio i cinegiornali d'epoca, dell'Istituto Luce. Notare con quali mezzi corazzati il fascismo ha mandato in guerra le nostre truppe. Questo è un giudizio basato su una constatazione oggettiva, non sull'ideologia. Quelli non erano carri armati! La divisione Folgore, praticamente appiedata, è stata massacrata in nord-Africa, ma ha ben figurato! Bella consolazione del piffero! Sono stati costretti a lanciare bombe molotov contro i carri armati britannici (carri armati veri). Che modo scemo di fare la guerra. Per non parlare della Russia. Che i fascisti avessero studiato solo la storia di Roma antica, tralasciando la storia più recente? Napoleone non le aveva forse prese di brutto, proprio in Russia? Ha fatto bene Fini a parlare male delle leggi razziali. Noi italiani siamo sempre stati tra i meno razzisti. Infatti tutte le etnie vengono a trovarci, anche se non invitate. Perché prendercela con gli ebrei? Ora che li abbiamo fatti incazzare, sono loro quelli che danno mazzate a destra ed a manca. Ed hanno pure imparato a costruire i carri armati, ma non da noi.

BONUS GAS

BONUS GAS in aggiunta al bonus energia
Da gennaio 2009 in base alla bozza di decreto messa a punto dal ministero per
lo Sviluppo economico sarà concesso un BONUS alle famiglie disagiate che
potrebbe valere mediamente 114 euro .
La nuova misura a sostegno dei cittadini
con basso reddito dovrebbe funzionare con gli stessi parametri già previsti per
il bonus energia: per accedere, sarà necessario avere un'Isee (indicatore di
situazione economica equivalente) di 7.500 euro all'anno e presentare domanda
al proprio Comune di residenza.
A differenza del bonus per l'elettricità, però,
articolato sul numero dei componenti del nucleo familiare (60 euro all'anno per
1-2 persone, 78 euro all'anno per 3-4 persone, 135 euro all'anno per nuclei di
oltre quattro persone), quello sul gas potrebbe prevedere uno scaglionamento
basato sulla fascia climatica di appartenenza del Comune.
L'agevolazione sul
gas avrà un'incidenza superiore, per le famiglie, rispetto al bonus energia: se
per la corrente elettrica la spesa è mediamente di 400 euro all'anno, per il
gas si spende circa il doppio, 800-900 euro.
Se il bonus gas partirà
effettivamente da gennaio, i Comuni dovranno gestire probabilmente una doppia
agevolazione con un'unica istanza. Da gennaio, infatti, i municipi dovrebbero
cominciare a raccogliere le domande delle famiglie disagiate per gli sconti
sulle bollette elettriche. Quelle presentate fino al 28 febbraio 2009, daranno
diritto allo sconto anche per il 2008.
Sta per arrivare, intanto, il modello di
domanda per chiedere l'agevolazione sulle bollette elettriche.
Restuccia Ignazio

lunedì 29 dicembre 2008

"La Voce del Deserto", a proposito delle PO

ho letto volentieri i suoi volantini e devo esprimerle i miei complimenti per la schiettezza che adopera nel denunciare, però ho da farle qualche appunto:da premettere che appartengo alla dirigenza del nostro ospedale e le confesso che non me ne fotte niente delle PO, però non da come si esprime soprattutto verso le 11 PO (segretari di dipartimenti) non mi sembra il suo sindacato pro amministrativi (visto che è nato per quella categoria di dipendenti). Trovo giusto quello che lei dice sulla proliferazione delle PO ma mi sembra ridicolo che un amministrazione aumenti alcune PO vedi quelle delle capo sale del dipartimento (sanitari) a discapito di altre (segretari di dipartimento).Si ricordi caro roccati che la classe degli amministrativi si è sempre trovata a prenderla nel culo proprio perchè abbiamo avuto sindacati che sono l’espressione della classe dei sanitari. Il capo sala dei dipartimenti ha fatto una scelta ben precisa: a tempo pieno con la conseguente perdità di alcune indennità (mi sembra il minimo visto che non fanno più assistenza clinica e non spalano più merda come gli altri). E invece cosa succede: i sindacati intervengono togliendo agli amministrativi per dare di più alle capo sale, sotto il beneplacido dei sindacati. Non conosco nella pratica quello che facciano realmente i segretari di dipartimento, ma ho letto l’atto aziendale e le due competenze sono molto simili (naturalmente per ambiti diversi), con stessa modalità di selezione per l’idoneità. Caro Roccati, o si azzerano e si rivedono tutte le Po oppure si faccia scudo per gli amministrativi rompendo il culo a tutti. Si ricordi che nessuno di loro è iscritto ad un sindacato, un motivo ci sarà e si ricordi pure che lei diversi anni fa assieme a suo fratello, precisamente in aula magna, cercavate di accaparrarvi tessere pubblicizzando un sindacato di amministrativi. Suo fratello, oggi, non le avrebbe permesso un comportamento del genere………altri tempi.Del resto con un’amministrazione che prima propone un bando con una fascia, poi propone una sotto fascia…….ha già detto tutto.A presto.
PS= a proposito: e la questione di cartellà? intendo riferirmi non alla porcata dell’amministrazione ma a quella dei sindacati che si sono abbassati le braghe senza dire niente…………..una vergogna enorme per noi molinettiani e hanno pure il coraggio di rappresentare il comparto alle trattative sindacali reclamando incentivi a destra e a sinistra e minacciando la direzione sulle PO e subito dopo recarsi in mensa a consumare il pasto rubato. Non ho parole, forza brunetta, vai avanti
LVDDlavocedeldeserto@gmail.com

GENERAZIONE DI EPI_FENOMENI, Molinette 22 dicembre

L'amministrazione, alla domanda: “rischiamo di perdere gli incentivi?”, ha
risposto sì e no! Bella risposta! Pur di chiudere sulle posizioni organizzative, si
sarebbero “accontentati” degli attuali 400mila euro. Poi ci hanno parlato dei
dipartimenti, e di tutte le loro “professionalità”. Di sicuro fanno un sacco di
riunioni. Monchiero riuscì a spuntarla in una vertenza per condotta
antisindacale sulle PO. E Giunta sostiene di poter continuare a spendere i
soldi che a quei tempi non erano ancora stati concertati. Nessun giudice
potrebbe dargli un tale potere. Giunta ha altresì ricordato che tutti i nostri
accordi aziendali sono stravolgimenti dei CCNL. Se lo dice lui! A proposito dei
contratti nazionali, quello del 1999 stabiliva che le PO fossero soggette alla
verifica sindacale. Non solo “all'attento vaglio” del nucleo di valutazione.
Questa è condotta antisindacale! L'amministrazione ha detto di tenere in gran
conto i sanitari: infatti attribuirebbe le PO a tutti i RID ed a quelli del SITRA,
per il solo fatto di trovarsi lì. Per fare chiarezza, ribadiamo che le criticità sono
altre: i reparti su tre turni. Senza nulla togliere agli altri, diciamo che sono già
stipendiati. Noi siamo quasi certi di vederci ridurre gli incentivi, e
l'amministrazione pensa alle sue “professionalità offese”. Qualche sindacalista
della mutua sostiene il salario differenziato. Poi ci sono i segretari di
dipartimento, che, prima della selezione, sono stati "segnalati" dal loro
illustrissimo Prof.. Lavoratori... udite udite! I nostri incentivi stanno per
sparire grazie agli “'epifenomeni" della dirigenza.
“Epifenomeno” è un termine evocato in trattativa da Davini. Una perla
sociologica riferita al rumore degli ingranaggi, al fumo di un vecchio treno,
all'ombra proiettata da un oggetto in movimento. Che ci stesse insultando?
L’amministrazione non può giustificare il fatto che per ben tre anni siano
spariti soldi dal fondo incentivi, dirottati a rimpinguare le tasche dei sudditi
dei dirigenti, e senza alcuna ratifica sindacale. La direzione ha quindi pensato
bene di dare fondo al già “affondato” fondo incentivi...! Perciò il saldo degli
incentivi previsto per questa primavera, lo sentirete passare come il fischio di
un treno, ma non lo ritroverete in tasca. Un “'epifenomeno”con tanto di
carbone (per rimanere in tema col treno)! Altro che Brunetta! In pratica
anche se un lavoratore non fa mutua, perde ugualmente gli incentivi!
Comunicato congiunto: COBAS, FIASL, FSI, UGL, UNSIAU

venerdì 19 dicembre 2008

PACCHI DI NATALE alle Molinette

L'art.39 del CCNL del 1998-2001 prevede che la contrattazione
aziendale individui le risorse da destinare al finanziamento delle
posizioni organizzative. E questo è stato fatto una sola volta, con un
accordo valido fino al 2006 e non oltre, nella misura di 400mila
euro, provenienti dal fondo che finanzia gli incentivi.
Sono quindi 400mila euro migrati dalle tasche di tutti i colleghi del
comparto alle posizioni organizzative. L'amministrazione, con il
tacito consenso di CGIL, CISL e UIL, ha esteso arbitrariamente
l'applicazione dell'accordo a tutto il 2008. L'art. 6 del CCNL in
questione prevede che le posizioni organizzative, la graduazione
delle loro funzioni e la valutazione periodica siano oggetto di
concertazione. Questo presuppone che, almeno ogni due anni,
sindacati ed amministrazione ridiscutano l'argomento: gli obiettivi
per cui le PO sono state assegnate sono stati raggiunti?
Il CCNL non dice che le risorse così individuate possano essere
unilateralmente “storicizzate”. Non esistono posizioni organizzative a
vita o per diritto di anzianità. Il CCNL non dice che
l'amministrazione possa riaprire la concertazione solo per
incrementare l'esborso per le posizioni organizzative. Il “pacco” di
Natale contiene in effetti undici posizioni organizzative in più, e
l'incremento monetario di molte di quelle pregresse, per la modica
cifra di cinquantamila euro!
Attenzione alla trattativa del 22 dicembre!
Comunicato congiunto FIALS, FSI, UGL, UnSiAu

mercoledì 17 dicembre 2008

LA QUESTIONE MORALE

In Italia, la questione morale si rivendica e si sbandiera quando ad essere inquisiti sono gli altri. Quando capita anche alla nostra parte politica, facciamo finta di niente, e minimizziamo. In Abruzzo, il presidente della giunta regionale, Del Turco (ex numero due della CGIL, nonché ex ministro delle finanze), è stato arrestato (dalla Guardia di Finanza) al termine delle indagini «sulle cartolarizzazioni dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle ASL abruzzesi». È accusato di associazione per delinquere, concussione e corruzione. Secondo i magistrati, Del Turco, insieme ad altri, avrebbe incassato tangenti per 6 milioni di euro. Conseguentemente e necessariamente gli abruzzesi sono stati chiamati alle urne, per sostituirlo. Si è però registrato un notevole astensionismo, presumibilmente imputabile alla disaffezione crescente nei confronti della politica. Ha vinto senza problemi, con un margine del 6%, il candidato del centro-destra, Gianni Chiodi; quindi forse sono stati quelli del centro-sinistra a disertare le urne. Veltroni è stato costretto ad ammetterlo. Ha fatto autocritica, ma di mollare la poltrona non ne parla neppure. Subito dopo, hanno arrestato il sindaco di Pescara, D'Alfonso, perché qualche mazzetta gli era rimasta attaccata alle manine. Il sindaco di Pescara era uno del PD, quindi come la mettiamo con la presunta superiorità morale di quella parte politica? Quelli del PD, a chi hanno dato la colpa per la sconfitta? Al povero ex alleato Di Pietro, che si è permesso di fregare voti a loro e non al PdL. Nel PD, qualcuno ha detto che l'alleanza con Di Pietro è innaturale. Per forza: lui i mariuoli li metteva in galera, e, se fosse ancora pm, continuerebbe a farlo. Dati i fatti, viene da pensare che la moralità dei politici sia da dimostrare volta per volta. Nessuno deve indignarsi se la magistratura indaga su appalti e consulenze. Il più delle volte, dove c'è il fumo, c'è pure l'arrosto (e l'arresto!). La gente ne ha viste di tutti i colori, ed ha ragione di dubitare di questi sedicenti pastori di elettori (e di milioni di euro). Bisogna dire che, quando c'era ancora il PCI, la sua base era sostanzialmente onesta. Forse perché c'erano ancora molti operai e contadini, cresciuti da genitori che avevano insegnato loro a non rubare! Non è comunque vero che i ladri stessero tutti dall'altra parte: la categoria dei genitori onesti trascendeva la tessera partitica. Onesti ne abbiamo sempre avuti lungo tutto l'arco parlamentare (ma anche di ladri). Probabilmente, da quando la finanza ha preso il sopravvento sull'economia reale, le mazzette sono diventate più pesanti, presenti ed attaccaticce. Se gli amministratori pubblici fossero pagati meno, forse ruberebbero meno. Perché pare che l'appetito venga mangiando. Dovremmo evitare che i partiti ci impongano i loro emissari, non necessariamente capaci a gestire la cosa pubblica. Nel caso del servizio sanitario nazionale, basta una generica esperienza gestionale con funzioni direttive a collocare degli strani soggetti nelle graduatorie di mamma Regione. Poi sostengono che le ASL siano delle aziende. Peccato che, nelle aziende vere, i dirigenti paghino le multe comminate, ad esempio dall'Ispettorato del Lavoro o dallo SPRESAL, e rischino il posto, dopo il primo cartellino giallo. Da noi, la Regione ce li manda, tre alla volta, e poi finge di dimenticarsene. Tutti fingono di dimenticarsene, compresa la Corte dei Conti. Visto che si esalta tanto il “privato”, dove troviamo un datore di lavoro che sopporta una dirigenza che tutti gli anni sfonda il bilancio? E non hanno neppure la “scusa” dei malati, visto che ritengono che i ricoveri in quanto tali siano obsoleti. Tra un po', la gente, in assenza di posti letto, sarà invitata a guarire per delibera.

Bonus straordinario per le famiglie

Bonus straordinario per le famiglie
Nel pacchetto delle misure anticrisi varato dal governo lo scorso mese è previsto in favore dei nuclei familiari a basso reddito, un bonus straordinario di sostegno, valido solo per il 2009, consistente nell'attribuzione di una somma variabile da 200 a 1000 euro a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare, degli eventuali componenti portatori di handicap e del reddito complessivo familiare riferito all'anno d'imposta 2007 o, in alternativa, al periodo d'imposta 2008. Per ottenere il bonus occorre presentare una autocertificazione al datore di lavoro o all'Ente che eroga la pensione o direttamente all'Agenzia delle Entrate, la quale ha provveduto a stabilire le caratteristiche del modello utile per la richiesta del bonus. Le scadenze dipendono dall'anno d'imposta preso come riferimento per la verifica dei requisiti previsti. Due le alternative: a) chi sceglie come anno di riferimento il 2007 deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 31 gennaio 2009, utilizzando il modello "sostituto" predisposto per richiedere il bonus al sostituto d'imposta o agli enti pensionistici; se il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la domanda potrà essere inviata per via telematica all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2009, utilizzando il modello denominato "agenzia"; b) chi sceglie come anno di riferimento il 2008 deve presentare la richiesta entro il 31 marzo 2009; se il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la richiesta può essere presentata, sempre per via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2009.

Redditi ISEE max 13milaeuro

È di 11 milioni e mezzo di euro la somma che la Regione stanzia per sostenere nel 2007 il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori con un indicatore di situazione economica equivalente (Isee) minore o uguale a 13.000 euro e che, a causa delle situazioni di effettiva criticità socio-economica locale, risultano disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione, licenziati o sospesi dal lavoro. L'avviso, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 12 Luglio incarica l'Agenzia Piemonte Lavoro dell'erogazione del sussidio. Il contributo è diverso a seconda del valore di Isee relativo al reddito 2006: 4.000 euro per chi ha una indicatore fino a 4.000 euro, 3.500 euro per la fascia tra 4.000,01 e 7.000 euro, 3.000 euro per la fascia tra 7.000,01 e 10.000 euro, 2.000 euro per quella tra 10.000,01 e 13.000 euro. In ogni caso il sussidio è erogato in un'unica soluzione e non può essere percepito più di una volta da ciascun richiedente. Ricordo a tutti che il 30 gennaio è l'ultimo giorno utile per presentare la domanda di sostegno al reddito. “Si tratta di un contributo che la Regione Piemonte concede alle lavoratrici e lavoratori che sono stati toccati dalla crisi industriale. Le domande da spedire all'Agenzia Piemonte Lavoro, via Belfiore 23/c - 10125 Torino, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno oppure consegnate direttamente a mano. I moduli sono reperibili nei Centri provinciali per l'impiego. Per richiedere il contributo è necessario essere residenti o domiciliati in Piemonte, provenienti da imprese con unità produttive nella regione, avere un reddito Isee uguale o inferiore a 13.000 euro e, nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008, appartenere a una di queste categorie:
* lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, a zero ore per almeno 692 ore o 86 giorni lavorativi o 120 giorni solari maturati nel periodo dal 15 settembre 2007 al 31 dicembre 2008;
* lavoratori in mobilità, sia indennizzata che non indennizzata;
* percettori dell'indennità di disoccupazione ordinaria, speciale per l'edilizia o a requisiti ridotti erogata dall'Inps, esclusi i cantieri di lavoro 2007 e i percettori di disoccupazione agricola;
* lavoratori licenziati, con un'anzianità lavorativa presso la stessa impresa di almeno 120 giorni solari;
* lavoratori sospesi dal lavoro dipendente prestato presso imprese con meno di 15 dipendenti o con meno di 50 dipendenti nel caso del settore terziario, per almeno 120 giorni solari maturati dal 15 settembre 2007 al 31 dicembre 2008;
* contrattisti a progetto con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi, sospeso senza erogazione del corrispettivo per almeno 120 giorni solari o risolto prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dell'azienda a procedura concorsuale o per cessazione dell'attività;
* lavoratori a tempo determinato, provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale o che abbiano cessato l'attività con contratto risolto almeno 120 giorni solari prima della scadenza. Il contributo sarà diverso a seconda del valore Isee relativo al reddito 2007: 3.500 euro per reddito sino 4.000 euro, 3.000 euro tra 4.000 e 7.000, 2.500 euro tra 7.000 e 10.000 euro, 2.000 euro tra 10.000 e 13.000 euro.

giovedì 11 dicembre 2008

BONUS PER LE FAMIGLIE E SOCIAL CARD

BONUS PER LE FAMIGLIE E SOCIAL CARD
Come tutti sapete il governo Berlusconi ha introdotta la Social Card oltre che ai pensionati con più di 65 anni anche bambini sotto i tre anni con redditi annui....omissis. Nella lettera che il Governo ha inviata alle famiglie con bambini al di sotto dei 3 anni ha dimenticato di comunicare che i proventi da destinare all'operazione saranno pagati da tutti coloro che hanno bambini sotto i tre anni. Questo perché dal 2009 non saranno più detraibili dalle tasse le spese per asili nido.Ogni famiglia che ha un bambino sotto i tre anni perderà 120,00 euro cioè il corrispettivo del 19% di 632 euro. Scatta l'operazione "bonus per le famiglie". Oggi il direttore delle Entrate, Attilio Befera, ha firmato il provvedimento di approvazione dei modelli, e le relative istruzioni, per la richiesta, al datore di lavoro o all'ente pensionistico o all'agenzia delle Entrate, del beneficio straordinario per le famiglie, i lavoratori, i pensionati e le persone non autosufficienti. A partire da febbraio circa 8 milioni di famiglie potranno usufruire del beneficio una tantum, previsto dal Dl 185/2008. Il bonus va da un massimo di 1.000 euro a un minimo di 200 euro. Il calcolo per stabilire la somma da erogare è fatto in base al numero dei componenti della famiglia e al reddito complessivo del nucleo, nonché alla presenza di portatori di handicap:
* 200 euro single pensionati con reddito complessivo fino a 15mila euro
* 300 euro famiglie composte da due persone e reddito complessivo fino a 17mila euro
* 450 euro famiglie composte da tre persone e reddito complessivo fino a 17mila euro
* 500 euro famiglie composte da quattro persone e reddito complessivo fino a 20mila euro
* 600 euro famiglie composte da cinque persone e reddito complessivo fino a 20mila euro
* 1.000 euro famiglie composte da più di cinque persone e reddito fino a 22mila euro
* 1.000 euro famiglie con figli a carico portatori di handicap e reddito fino a 35mila euro.
Il bonus può essere richiesto una volta sola e da uno solo dei componenti il nucleo familiare, con riferimento ai redditi 2007 o ai redditi 2008. La somma erogata non costituisce reddito da dichiarare né ai fini fiscali, né ai fini previdenziali e assistenziali, né costituisce ostacolo al rilascio della cosiddetta social card, laddove ricorrano i presupposti anche per usufruire di questo ulteriore
aiuto che lo Stato ha già messo a disposizione, con la manovra finanziaria di giugno (legge 133/2008), per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas. I soggetti che possono beneficiare del bonus straordinario sono i residenti in Italia che nel 2008 hanno percepito redditi da lavoro dipendente, assimilati o da pensione. Oppure che hanno percepito redditi di attività commerciale non abituale o di lavoro autonomo occasionale svolto da soggetti a carico del richiedente o dal coniuge non a carico. Infine, coloro che hanno percepito redditi fondiari fino a 2.500 euro, solo se considerati cumulativamente con il reddito di lavoro dipendente o pensione. I modelli di richiesta sono due: uno per avere il bonus dal proprio datore di lavoro o dall'ente pensionistico e l'altro invece per chiederlo all'agenzia delle Entrate. Anche le scadenze sono diverse. Se il beneficio è richiesto sulla base dei redditi 2007, il termine di presentazione dell'istanza al sostituto d'imposta è il 31 gennaio 2009. Il bonus sarà erogato entro il successivo mese di febbraio dal datore di lavoro o entro il mese di marzo dall'ente pensionistico. Se invece, la richiesta è fatta sulla base dei redditi 2008, la scadenza slitta al 31 marzo 2009 e allora il bonus sarà erogato dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, rispettivamente, nei mesi di aprile e maggio. Fermo restando che i soggetti che presentano la dichiarazione dei redditi possono richiedere il bonus direttamente con la dichiarazione dei redditi 2008, coloro che non hanno un sostituto d'imposta o sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione devono inoltrare telematicamente l'istanza all'agenzia delle Entrate con l'apposito modello. In questo caso, la scadenza della richiesta è il 31 marzo 2009, se relativa al reddito 2007, o 30 giugno 2009, se relativa al reddito 2008. Entrambi i modelli presentano l'indicazione dei dati anagrafici e del codice fiscale, nonché una dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti precisati dalla norma. Possono essere indicate anche le coordinate del conto corrente e relativo codice IBAN per avere l'accredito direttamente in banca. Ovviamente i dati dichiarati dai soggetti richiedenti il bonus saranno verificati dagli uffici
Buone feste a tutti voi
Restuccia

mercoledì 10 dicembre 2008

MOLINETTE, 9 DICEMBRE, DEFICIT E POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Il direttore generale ha esordito dicendo che l'azienda è stata richiamata per deficit di bilancio. E non è la prima volta che Galanzino, Giunta e Davini si vedono passare sotto il naso quello che loro stessi definiscono “cartellino giallo”. Evidentemente qui non vigono le regole calcistiche, che di cartellini gialli ne prevedono solo uno. Poi arriva quello rosso, e fuori a camminare. Abbiamo ricordato all'amministrazione che il pesce puzza dalla testa; quindi: con un piano sanitario come quello che abbiamo, partorito da menti eccelse, non poteva che finir male. Chiudere due ospedali, il San Vito e lo SGAS, non poteva rilanciare la produttività. Diminuire in altro modo i posti letto non poteva recare vantaggi alla collettività. Non si può parlare di produttività nel servizio sanitario, perché non vendiamo né automobili, né banane. Dovremmo guarire la gente, e, per farlo, l'offerta deve adeguarsi alla domanda. Se, coll'incremento dell'età media della popolazione, aumentano le patologie dell'apparato urinario, dobbiamo potenziare le urologie. Non ha senso dire che a Ceva ed a Susa debbano nascere tot. bambini, perché lo afferma qualche studioso americano. Cosa facciamo allora? Chiudiamo i centri nascita in questione, e costringiamo le donne a partorire in Francia? Non dimentichiamo che quelle donne pagano le tasse in Piemonte, non in Francia. Se le Molinette persevera nel suo deficit di bilancio storicizzato, ci dispiace che dipenda da tutto quello che i dirigenti hanno appaltato. La sanità pubblica può andare sotto per curare anche le malattie meno diffuse e rare, ma non deve andare sotto perché le tende arrivano da Venezia ed i toner delle fotocopiatrici da Milano. Parliamo di deficit e di tirare la cinghia, poi l'azienda ci propone un taglio agli incentivi, per incrementare le posizioni organizzative. Noi abbiamo presentato una controproposta sulle posizioni organizzative: le criticità sono quasi tutte sanitarie, perché questo è un ospedale. La constatazione ha posto in agitazione Galanzino. “Questo è un ospedale? Lo sapevo già!” Allora per quale dannato motivo dovremmo continuare a mantenere quasi quattrocentomila euro di bonus extra-stipendiale per i passacarte? La nostra proposta individua una decina di vicarialità amministrative: funzionari che sostituiscono il direttore. Se in quella struttura più o meno complessa ci sono dei dirigenti, ci pensino loro a sostituire il grande capo. Alla decina di vicarialità, aggiungiamo tutte le criticità reali: prevalentemente i reparti di degenza. Il nostro slogan potrebbe essere: questo è un ospedale, e la salute non si “produce”. La proposta di FIALS, FSI, NURSING UP, UGL ed UNSIAU è stata spedita al direttore generale per posta elettronica, oltre che essere stata affissa un po' dappertutto. Anche la UIL ha presentato una sua proposta, che premierebbe le criticità, senza però tagliare gli sprechi nell'ambito amministrativo. CGIL e CISL sono rimaste a guardare, come se stessimo parlando di chissà quale astrazione, priva di connotazioni salariali. Strano modo di fare sindacato!

martedì 9 dicembre 2008

TOGHE SEMPRE MENO ROSSE

La procura di Salerno ha indagato sulla procura di
Catanzaro, ma quest'ultima ha bloccato il sequestro dei documenti. Quelli di
Salerno volevano sapere cosa ci fosse dietro l'allontanamento di De Magistris.
Il pm stava indagando su importanti personaggi politici, e si vede che non
doveva farlo. La normativa prevede che una procura della repubblica possa
indagarne un'altra, ma “quell'altra” è ben definita. Si presume che la procura
di Salerno sia abilitata a svolgere indagini giudiziarie su quella di
Catanzaro. La legge non prevede tuttavia che due procure si possano indagare a
vicenda. La procura di Catanzaro non può quindi investigare su quella di
Salerno. Se tutti i pm potessero avviare accertamenti su tutti i colleghi, sai che
casino! Ora dovrà essere il CSM a sbrogliare la matassa, e si riparla di
indipendenza della magistratura. “Indipendenza” è un concetto metafisico:
nessuno è veramente indipendente dal contesto in cui vive ed opera. Non è
peraltro auspicabile una vera indipendenza della magistratura dalla politica,
giacché i politici se non altro li eleggiamo noi. I magistrati invece da dove
otterrebbero quei super-poteri? La risposta sarebbe: “dalla legge”, ma i codici
penale e di procedura penale sono non poco interpretabili. Ecco perché hanno
inventato il consiglio superiore della magistratura, che però è parzialmente di
designazione politica. I componenti eletti dai magistrati sono venti, contro i
dieci eletti dal parlamento, ma il vicepresidente del CSM è uno di questi
ultimi. Il Mancino di turno presiede di fatto il CSM, al posto del presidente
della repubblica. Ci sono anche il primo presidente ed il procuratore generale
della cassazione: due pesi massimi. In teoria i venti magistrati eletti
potrebbero andare contro corrente, rispetto all'aria che tira in politica, ma
chi glielo farebbe fare? Ultima controdeduzione sull'indipendenza della
magistratura: i magistrati eletti sono riconducibili a correnti politicizzate.
Quindi, ora che soffia aria di destra, le toghe rosse sono destinate a
scolorirsi. Gli equilibri tra le procure si sono già incrinati; altrimenti
quelle di Salerno e di Catanzaro non si sarebbero dichiarate guerra. La
magistratura ha sempre ricalcato l'impronta politica parlamentare e
governativa. Durante il fascismo, erano tutti fascisti. Durante la ben più
lunga dittatura della DC, erano tutti democratici e cristiani. Il primo
presidente ed il procuratore generale della cassazione risalgono quasi
certamente a quell'era geologica. Aria di destra nella magistratura significa
che quel poliziotto, che ha freddato il pregiudicato napoletano, sarà indagato
solo per dovere d'ufficio. Nessun cretino insorgerà in difesa di quello e di
altri teppisti. All'ex carabiniere, già guardia del corpo di Pininfarina, che
ha sparato a due delinquenti, armati di cagnaccio e pistola, verrà riconosciuta
la legittima difesa. Doveva lasciare che il cagnaccio si mangiasse la nipotina?
Quale caprone del diritto e della politica sarebbe insorto in difesa di quei
due imbecilli? Non poniamo limiti alla Provvidenza ed all'imbecillità umana.
Prima c'era sempre qualcuno pronto ad addurre motivazioni fumose: “povere
vittime del sistema”. Adesso facciano attenzione i delinquenti, perché Maroni
ed Alfano sono ministri dell'interno e della giustizia. Chi ha proposto la
legge sullo stalking? La Carfagna ed Alfano, non qualche compagnuccio e
compagnuccia, ex sessantottini. Il persecutore “stalker” finora si è sentito
una specie di eroe intoccabile, che difendeva il suo “onore”. In fondo rompeva
solo le scatole alla sua ex, alla famiglia della ex, ed a chiunque decidesse di
rompere le scatole. Con la nuova legge, il decerebrato rischia sei anni di
galera vera. Allora la Carfagna non è solo una bella ragazza, proveniente dal
mondo dello spettacolo. Allora non è vero che le ministre per le pari
opportunità debbano essere improponibili dal punto di vista estetico. Non è
neppure vero che le ministre belle siano anche scemotte. Un plauso a Di Pietro,
che ha proposto appunto di costruire nuove galere! Di Pietro è sprecato nel
centro-sinistra. Olindo e la moglie scema si sono beccati l'ergastolo, con tre
anni di isolamento, tanto per cominciare bene. I pm ed i giudici si sono già
adeguati all'aria di destra. Appena il vento è girato, la Franzoni è finalmente
finita dentro. Che fosse o meno parente della moglie di Prodi, è filata dove
doveva stare. Forse non era parente della moglie dell’ex premier, ma i giudici
la trattavano lo stesso con eccessivo rispetto. La processassero adesso, non se
la caverebbe con soli sedici anni. In fondo ha massacrato il figlioletto! Si
parla di sciagure della strada, anche quando un ubriaco, drogato, senza
patente, a bordo di un bolide rubato, stira due o tre passanti, che avevano
commesso l'errore di transitare sul marciapiede. Adesso quei pazzi bastardi
sono processati e condannati per omicidio volontario. Era ora!

venerdì 5 dicembre 2008

GLI IDIOTI RADICAL CHIC

In ossequio all'idiozia di una corposa ed individuabile
parte del popolo italiano (i politicamente corretti), Rai 2 ha sprecato la
prima serata di giovedì per discutere della vittoria di Luxuria all'Isola dei
famosi. Prima di tutto abbiamo accertato che Luxuria sia una lei, ed era ora
che si decidesse. Ma a noi che ci frega? Poi ci hanno raccontato dello scontro
ideologico tra Manifesto e Liberazione, sul tema Luxuria all'Isola dei Famosi.
Il Manifesto ne aveva parlato male, Liberazione ne aveva parlato bene. Si
deduce che la mazzata elettorale non è servita a portare sale in zucca a certi
imbecilli. Stupidità in crescita esponenziale: paragonare Luxuria ad Obama.
Maledetti decerebrati! Dobbiamo (perché siamo costretti) pagare il canone Rai,
per sentire un trans che ci spieghi se il termine “gay” sia o meno offensivo.
Quello è un terreno minato, che ha contribuito ad affossare il governo Prodi:
mettere sullo stesso piano le coppie di fatto etero ed omosessuali. Così si
sono inimicati quasi tutti i cattolici. Come si può pensare che, per vincere le
elezioni in Italia, ci si debba tirare dietro l'elettorato omosessuale? Si
spera che Luxuria (ma non ha un cognome come tutti?) non sia l'arma segreta
della sinistra. Corriamo il concreto rischio che Berlusconi rimanga al potere
vita natural durante. Se i suoi avversari sono della forza di Luxuria, ma anche
di Veltroni, Berlusconi chi lo ammazza? Quelli di destra sentono le chiacchiere
di Santoro, e scuotono la testa. Anche quelli della sinistra, quelli che
guadagnano mille euro al mese, scuotono la testa. I borghesi radical chic non
capiscono tutto quello scuotere di teste, perché sono convinti di essere
tremendamente intelligenti. Un'altra trasmissione sinistrorsa è quella della
Dandini su Rai 3. Se Berlusconi fosse veramente un soffocatore di libertà,
chiuderebbe quella continua messe di affermazioni parziali e tendenziose. Ma
forse Berlusconi sa che la trasmissione della Dandini la guardano in pochi, e
la maggior parte degli spettatori perde poco o niente. Altri al posto della destra al governo si
offenderebbero delle continue battute sul figlio di Bossi, e sulle sue
difficoltà scolastiche. Cosa c'entra il figlio di Bossi? La sinistra non può
trarre alcun giovamento da queste diffamazioni, che, per di più, sfruttano un
servizio pubblico. La sinistra deve proporre alternative alla chiusura degli
stabilimenti. A quelli che perdono il posto di lavoro non interessano le
sparate di Luxuria. Cosa ha detto la sinistra a proposito del centenario
dell'Olivetti, che corrisponde con la chiusura dell'ultimo stabilimento? Che ce
ne frega di Luxuria, quando l'Italia ha rinunciato all'industria informatica?
Quei fessi dei radical chic, borghesi chiacchieroni da salotto, hanno la tasche
troppo piene per capire qualcosa del popolo della sinistra: gente vera, sempre
più perplessa.

martedì 2 dicembre 2008

IL PD INSORGE: DIFENDIAMO SKY!

Di fronte all'aggressione berlusconiana ai danni della tv a pagamento, il Partito Democratico ha detto basta! Passi che il mercato dell'auto stia crollando, e che i rimanenti occupati nel settore, anche in Italia, rischino ben altro che la cassa integrazione. Passi che gli americani si siano resi conto che la recessione è in corso da un anno, in tutto il mondo. Passi che gli speculatori continuino indisturbati con i loro giochetti criminali, ai danni dei risparmiatori e delle aziende. Passi che il numero dei poveri sia in aumento, e che molti di loro siano disoccupati a causa della chiusura delle aziende mandate in malora dal sistema finanziario. Ma non ci tocchino SKY! Veltroni dice che il premier, che è il 90mo più ricco del mondo (con un patrimonio stimato in 9,4 miliardi di USD) si accanisce contro i tifosi di calcio e contro la tv a pagamento. Murdoch, che con 8,3 miliardi di USD di patrimonio, è “solo” il 109mo uomo più ricco del mondo, assurge pertanto a “povera” vittima di questo nostro dittatore, regolarmente eletto, ma un po' autolesionista. Infatti Mediaset Premium è a pagamento, e il Milan ha presumibilmente dei tifosi che pagano per vedere le partite in tv. Si torna a parlare del conflitto di interessi, e dei super-poteri di Berlusconi. E ci si chiede nuovamente per quale motivo Prodi, quando poteva, non abbia legiferato contro detto conflitto d'interessi. Forse perché avrebbe, come effetto collaterale, danneggiato qualcuno della sua parte politica? Sul fronte sindacale, CISL, UIL ed UGL hanno accettato quanto offerto dal governo, per quel che concerne i rinnovi contrattuali. Che siano pochi soldi, non ci piove. Che non corrispondano alla perdita del nostro potere d'acquisto, nemmeno. La CGIL ha invece dichiarato uno sciopero generale, assieme ai COBAS: finalmente fanno qualcosa di sinistra! Non è da escludere che CISL, UIL ed UGL sperino che la CGIL si faccia del male con le sue stesse mani. Com'è finita con Alitalia? Non avevano fatto la voce grossa anche in quel caso? Questa volta hanno ragione a protestare, ma siamo sicuri che la gente capirà i loro motivi?