giovedì 30 ottobre 2008

pensionamento40anni_legge133

REGIONE PIEMONTE
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
SAN GIOVANNI BATTISTA
DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
N. .500/514/35/2008 DEL 22/10/2008
OGGETTO
ART. 72 COMMA 11 – DELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133:
PROVVEDIMENTI
Pag. 1
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
N. 500/514/35/2008 DEL 22/10/2008
OGGETTO:ART. 72 COMMA 11 – DELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133:
PROVVEDIMENTI
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
SAN GIOVANNI BATTISTA
DI TORINO
L’anno duemilaotto il giorno ____________ del mese di _____________ in
Torino, presso la sede dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di
Torino, in Corso Bramante, 88/90
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Giuseppe GALANZINO
Pag. 2
- visto il D.Lgs. n. 502 del 30 dicembre 1992, così come modificato dal D.Lgs. 7 dicembre
1993, n. 517 nonché dal D.Lgs. 19 giugno 1999 n. 229;
- vista la L. R.. 22 settembre 1994, n. 39;
- visto il D.L. n. 512/94 convertito nella Legge 17 ottobre 1994, n. 590;
- visto il D.P.G.R. del 29 dicembre 1994, n. 5528;
- vista la L.R. del 24 gennaio 1995, n. 10;
- visto il D.P.G.R. del 17 dicembre 2007, n. 98;
- vista la D.G.R. n. 65 – 7819 del 17 dicembre 2007;
- Premesso che:
- il PRR aziendale 2008/2010 di cui la Regione Piemonte ha preso atto con DGR 1-8611
del 16 aprile 2008 contiene alcune direttrici di intervento sia in ordine alla
riqualificazione dell'assistenza nell'ambito dell'AOU, sia in ordine al riequilibrio
economico ed alla riduzione dei costi:
- dal punto di vista strategico-sanitario,il mantenimento dei volumi di prestazioni
attualmente erogate all'interno di un progressivo miglioramento della qualità ed
innalzamento della specialità con la ridefinizione delle prestazioni sanitarie di minor livello
specialistico nella rete regionale;
- dal punto di vista economico-finanziario l'obiettivo dell'equilibrio di bilancio al 2010 da
raggiungersi essenzialmente con la riduzione dei costi relativi all'utilizzo delle risorse
umane nei termini percentuali previsti dalla Legge Finanziaria per l'anno 2007 ( riduzione
1,4% sulla spesa del personale anno 2004), nonché con la riduzione delle assunzioni di tutte
le categorie di dipendenti ad eccezione del personale dedicato all'assistenza sanitaria
(infermieri ed operatori socio-sanitari);
- in considerazione delle dinamiche legate all'acquisizione delle risorse umane,
condizionate, peraltro, dalle restrizioni imposte dal quadro normativo e contrattuale di
riferimento,si è verificato che,da un lato in Azienda opera personale con età media
bassa,dall'altro personale con anzianità contributiva elevata;
- pertanto si rende necessario avviare un processo di riorganizzazione al fine di ottimizzare
la gestione delle risorse umane e di consentire all'Azienda di procedere nel contesto
Pag. 3
normativo di riferimento all'acquisizione di nuovo personale funzionale al perseguimento
degli obiettivi descritti nel PRR 2008-2010;
- a tal fine l'Azienda intende avvalersi della facoltà prevista dall'art.72 c.11 della legge 6
agosto 2008/133 che consente di risolvere il rapporto di lavoro nei confronti del personale
che abbia raggiunto 40 anni di anzianità contributiva ad eccezione dei professori
universitari;
- l'applicazione di tale legge appare ancora più opportuna perché si colloca all'interno di una
strategia di gestione delle risorse umane finalizzata all'avvio delle nuove aggregazioni
dipartimentali ed alla conseguente definizione delle articolazioni sottostanti;
- pertanto si ritiene di proporre un'applicazione graduale della Legge sopra citata;
In particolare:
1) per quanto riguarda il personale del comparto,il collocamento in quiescenza al
raggiungimento del 40esimo anno di contribuzione;
2) per quanto riguarda il personale dirigente che non sia titolare di incarico di direzione
di dipartimento,di struttura complessa o di struttura semplice a valenza
dipartimentale,il collocamento in quiescenza al raggiungimento del 40esimo anno di
contribuzione;
3) per quanto riguarda il personale dirigente titolare di incarico di direzione di
dipartimento,di struttura complessa o struttura semplice a valenza
dipartimentale,l'Azienda si riserva la valutazione dopo l'approvazione dei PRR
dipartimentali e contestualmente del piano di organizzazione finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi assegnati alle strutture aziendali;
- Per quanto riguarda,invece,il personale docente universitario convenzionato con
l'azienda, si ritiene opportuno proporre alla Regione Piemonte ed all'Università degli
studi di Torino la necessità di concordare la perdita dell'incarico di direzione di
struttura complessa al compimento del 70esimo anno di età,fatte salve particolari
esigenze che risultino dagli obiettivi della AOU riconducibili in linea di massima alla
direzione del dipartimento;
- Dopo ampia e approfondita valutazione;
- Sentiti il Direttore Amministrativo ed il Direttore Sanitario che esprimono parere
favorevole ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 3, commi 1
quinquies e 7, cpv. 6, e dell’art. 4, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502,
Pag. 4
così come modificato dal D.Lgs. 7 dicembre 1993 n. 517 nonché dal D.Lgs. 19 giugno
1999 n. 229;
D E L I B E R A
1) Di avviare un processo di riorganizzazione al fine di ottimizzare la gestione delle
risorse umane e di consentire all'Azienda di procedere nel contesto normativo di
riferimento all'acquisizione di nuovo personale funzionale al perseguimento degli
obiettivi descritti nel PRR 2008-2010;
2) Di avvalersi della facoltà prevista dall'art. 72 c. 11 della L. 133/2008;
3) Di dare graduale applicazione all'art. 72 c. 11 della L. 133/2008 che consente di
risolvere il rapporto di lavoro nei confronti del personale che abbia maturato 40 anni
di anzianità contributiva ad eccezione dei professori universitari:
a) per quanto riguarda il personale del comparto, il collocamento in quiescenza al
raggiungimento del 40esimo anno di contribuzione;
b) per quanto riguarda il personale dirigente che non sia titolare di incarico di direzione
di dipartimento,di struttura complessa o di struttura semplice a valenza
dipartimentale, il collocamento in quiescenza al raggiungimento del 40esimo anno di
contribuzione;
c) per quanto riguarda il personale dirigente titolare di incarico di direzione di
dipartimento, di struttura complessa o struttura semplice a valenza
dipartimentale, l'Amministrazione si riserva la valutazione dopo l'approvazione dei
PRR dipartimentali e contestualmente del piano di organizzazione finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi assegnati alle strutture aziendali;
Di proporre alla Regione Piemonte ed all'Università degli Studi di Torino di valutare
che il personale docente universitario convenzionato con l'azienda, cessi
dall'incarico di direzione di struttura complessa al compimento del 70esimo anno di
età, fatte salve particolari esigenze che risultino dagli obiettivi della AOU
riconducibili in linea di massima alla direzione del dipartimento;
Di trasmettere il presente provvedimento al Rettore dell' Università degli Studi di
Torino;
Di trasmettere la presente deliberazione per i provvedimenti di competenza, alla S.C.
Amministrazione del Personale e Relazioni Sindacali al fine di darne debita
informativa alle Organizzazioni Sindacali della Dirigenza ed alle Rsu del Comparto;
Pag. 5
Di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Piemonte – Assessorato alla
Tutela della Salute;
Di dare atto che la presente deliberazione, ai sensi dell'art.28 della L.R. 24 gennaio
1995 n. 10, diventerà esecutiva dopo 10 giorni dalla pubblicazione all'Albo Pretorio
di quest'Azienda Ospedaliero-Universitaria.
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Giuseppe GALANZINO)
F.to in originale
S.C./OSRU/SC/AE
Pag. 6

mercoledì 29 ottobre 2008

SOLO ALTRI CINQUANTAMILA EURO!

Comunicato congiunto COBAS, FIALS, FSI, UnSiAu
Dopo un inizio soft della trattativa del 28 ottobre, l'amministrazione è stata costretta a vuotare il sacco. La ricostruzione dei fondi 2006 e 2007 serve effettivamente a confermare a posteriori quanto già erogato; quindi l'amministrazione ha veramente necessità di raccogliere le firme di almeno venticinque RSU. Questo significa che prima hanno deciso come spendere i nostri soldi, poi ci chiedono se siamo d'accordo. Finora hanno speso in posizioni organizzative, per tre anni consecutivi, quattrocentomila euro annui dei nostri incentivi. Ora, per nulla sazi, ci propongono, in nome dell'organizzazione aziendale, di donarne altri cinquantamila, tipo cambiale in bianco.
Qualche sindacalista si è, come prevedibile, reso subito disponibile a calare le braghe, e, tanto che c'era, di posizioni organizzative ne ha chiesta una in più (per se stesso). Questi sedicenti grandi sindacalisti sono in sintonia con Brunetta per il salario differenziato. Non chiedono nuove risorse, ma suggeriscono di ridistribuire gli stessi soldi: una lotta tra poveri. Una meritocrazia di tessera, inventata sul momento. Forti con i deboli, servili con i padroni. Poi siamo passati alle minacce. Ci hanno detto: “se non firmate la ricostruzione dei fondi, saremo costretti a tagliare gli incentivi”. Che ci provino a tagliare gli incentivi! Questa volta riusciremo a portare in direzione generale anche i più distratti ed i più sonnolenti. Potremmo riuscire ad occupare veramente l'amministrazione. Sarebbe il caso di riunire l'inutile RSU, ma CGIL, CISL e UIL da quell'orecchio proprio non ci sentono. Le posizioni organizzative dovremmo rivederle tutte, per capire se i soldi già erogati siano stati meritati o meno. Non parleremo solo delle nuove P.O., ma di tutto il pacchetto: se siano giustificate, quali siano i loro obiettivi, quanto pagarle. Non tireremo di certo la cinghia noi, per aiutare Galanzino, Giunta e Davini a fare bella figura con i loro protetti.