sabato 5 novembre 2011

CHIACCHIERE E PIOGGIA

Le autorità monetarie internazionali dicono che non siamo affidabili. Berlusconi si fa riprendere sorridente, mentre guarda i leader che contano: americani, francesi, tedeschi, intenti a parlare tra loro, non con lui. Abituato alle sue ville ed alle sue feste, il cavaliere sostiene che i ristoranti siano pieni, perché siamo benestanti. Tutti vanno in ferie in aereo, e l'economia tira. Siamo la terza potenza europea e la settima planetaria. Sembra che stia guardando un film tutto suo. Crede che il mondo sia sotto il suo controllo, e che gli speculatori ci attacchino per il gusto di farlo. In realtà la speculazione colpisce i più deboli: prima la Grecia, poi l'Italia. Berlusconi dice che la colpa di tutto il disagio è riconducibile all'euro, che è stato introdotto quando al governo non c'era lui. Siamo inaffidabili anche su altri fronti, giacché in Liguria, nel giro di una settimana, si è replicato lo stesso disastro, con altri morti. Il sindaco di Genova ha negato ogni responsabilità, e tanto basterebbe a chiederne le dimissioni, dato che le previsioni del tempo avvertivano del rischio. Il traffico non era stato bloccato e le scuole erano aperte. Un torrente, costretto in un alveo ridicolamente piccolo, è esondato, portando a spasso auto e persone. I politicanti dovrebbero pensare anche alle crisi ambientali, e non solo a cercare di galleggiare. Rimanere incollati alle loro poltrone è però il loro unico interesse.

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