martedì 12 luglio 2011

ECONOMIA E FINANZA

L'economia nasce come studio delle risorse, al fine di utilizzarle al meglio. La finanza invece si occupa di denaro e di titoli. Il denaro dovrebbe corrispondere alle risorse reali. I titoli di credito o di debito dovrebbero corrispondere al denaro. Dovrebbero ma non è così. Lo scopo della finanza è quello di attribuire più importanza alla carta che alla risorsa che rappresenta. Nell'antichità, una moneta d'oro aveva un valore intrinseco: era fatta con un metallo prezioso. Oggi la banconota ha la credibilità dello Stato che la emette. Passando dalla lira all'euro ci siamo illusi di incrementare la nostra credibilità, senza pensare che quello che conta è la merce commercializzata, non il sentito dire. La Grecia è in malora perché produce poco o nulla che si possa vendere. La crisi economica di cui si parla è in realtà più che altro una crisi finanziaria, che nasce dall'eccessiva importanza attribuita alla borsa. Un bene reale vale a prescindere che se ne parli bene o male. Un titolo può fluttuare in una maniera terrificante, giacché quello che afferma è comunque aria fritta. Se noi avessimo una solida produzione di qualcosa, potremmo fregarcene di tutti i briganti di tutte le borse del mondo. Subiamo viceversa gli effetti di tutte le speculazioni, anche quelle più ridicole, proprio perché consentiamo ai nostri industrialotti (leggi Marchionne) di spostare all'estero la produzione. Così la plus valenza dell'ultima FIAT (che in realtà è una Chrysler con un frontalino differente) viene realizzata in Messico, non in Italia. Fanno ridere quei cretini che inneggiano alle scarpe italiane vendute in tutto il mondo. Quanta ricchezza arriva in Italia, al seguito di quelle vendite prodigiose? Bazzecole! Da noi funziona male anche l'agricoltura, e questo è l'inizio della fine, giacché, se non riesci a venderlo, il prodotto agricolo te lo puoi mangiare. L'agricoltura è fondamentale; da essa parte l'industria metalmeccanica veramente utile: i trattori, con annessi e connessi. Un fallimento finanziario manda in malora impianti che potrebbero continuare a produrre. L'unico modo per evitare che simili idiozie si verifichino, è di chiudere le borse. Che quei coglioni agitati ed incravattati vadano a giocare da qualche altra parte.

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