mercoledì 21 dicembre 2011

Beauty contest

L'Assoprovider, che riunisce più di 200 piccole e medie imprese nel settore
del digitale, ha depositato un esposto alla Procura regionale
del Lazio della Corte dei Conti. La denuncia ha come oggetto un possibile danno alle casse dello Stato derivante dall'assegnazione, da parte del ministero dello sviluppo economico, delle frequenze tv lasciate libere dal passaggio dall'analogico al digitale. In pratica, l'Assoprovider segnala allo Stato italiano che regalare le frequenze, quando potrebbero essere vendute, è un'idiozia! Le piccole e medie imprese resterebbero peraltro fuori dalla spartizione RAI/Mediaset, sulla base del cosiddetto “beauty contest”, che attribuirebbe le frequenze tv in base alla “bellezza” del progetto complessivo dell'una e dell'altra produttrici di videostupidate. Sul piano politico, solo Lega ed IDV premono nel senso che lo Stato rinsavisca, e lucri su un mercato miliardario. Tanto più che siamo in crisi, o no? Il governo Monti, che da solo forse non ci era arrivato, ha promesso che l'asta si farà. Monti non ci era arrivato, o più presumibilmente la regalia era la buonuscita offerta a Berlusconi, che adesso, se vorrà altri canali, dovrà scucire dei bei soldini. Quel mercato interessa anche a privati, tipo Santoro, che annuncia di avere milioni disponibili, grazie alle sottoscrizioni. La Lega e l'IDV, unici ad opporsi a Monti, per motivi più pretestuosi che reali, stanno comunque lavorando per il risanamento delle finanze nazionali. Napolitano non cessa di incitare politici, sindacalisti, imprenditori e tutti gli altri che passano la giornata a fare dichiarazioni, a piantarla di delegittimare Monti, perché siamo in salita, e rischiamo di fermarci del tutto. Sentire sindacalisti, che forse hanno fatto le medie con le 150 ore, parlar male dei ministri bocconiani, conferma quanto già detto a proposito del becerosindacalismo.

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