martedì 30 dicembre 2008

La destra borghese e salottiera

Non che qualcuno si sia lamentato, ma mi rendo conto del fatto che continuare a parlare male della sinistra borghese equivalga a sparare cannonate contro gente armata di cerbottana. Per cui ora parlerò male della destra borghese. Di quella destra che mai si sarebbe aspettata di vincere le elezioni. Ed infatti non le hanno vinte loro, bensì Berlusconi, Bossi e Fini. La destra borghese si colloca ancora più a destra della destra al governo. Trattasi di elettori solitamente con le tasche piene, e la casetta più che accogliente, che trovano chic parlare male degli zingari. Bella forza: quasi tutti parlano male degli zingari! Gli unici che non ne parlano male sono gli chic di sinistra, nonché gli zingari medesimi. Si vede che in questo periodo storico gli estremisti non fanno più saltare in aria stazioni e treni: meglio così. Quelli più a destra di Fini lo accusano di avere tradito l'eredità fascista; ma, se Fini non avesse dato un taglio netto alla nostalgia, il suo partito sarebbe forse al governo? Potremmo avere un fascista dichiarato come presidente della Camera? Potremmo avere un comunista dichiarato alla presidenza della Repubblica? No! Infatti abbiamo Napolitano. Se il PD continuerà a farsi del male, il prossimo presidente della Repubblica sarà Berlusconi. E neppure il presidente della Repubblica è indagabile dalla magistratura. Mentre il PdL e la Lega lavorano, la destra estrema salottiera si ricorda di quando c'era lui. Questi rivoluzionari a parole devono essere decisamente anzianotti, per ricordarsi di quando c'era lui. O forse ne hanno solo sentito parlare, ma sarebbe meglio documentarsi di persona. Consiglio i cinegiornali d'epoca, dell'Istituto Luce. Notare con quali mezzi corazzati il fascismo ha mandato in guerra le nostre truppe. Questo è un giudizio basato su una constatazione oggettiva, non sull'ideologia. Quelli non erano carri armati! La divisione Folgore, praticamente appiedata, è stata massacrata in nord-Africa, ma ha ben figurato! Bella consolazione del piffero! Sono stati costretti a lanciare bombe molotov contro i carri armati britannici (carri armati veri). Che modo scemo di fare la guerra. Per non parlare della Russia. Che i fascisti avessero studiato solo la storia di Roma antica, tralasciando la storia più recente? Napoleone non le aveva forse prese di brutto, proprio in Russia? Ha fatto bene Fini a parlare male delle leggi razziali. Noi italiani siamo sempre stati tra i meno razzisti. Infatti tutte le etnie vengono a trovarci, anche se non invitate. Perché prendercela con gli ebrei? Ora che li abbiamo fatti incazzare, sono loro quelli che danno mazzate a destra ed a manca. Ed hanno pure imparato a costruire i carri armati, ma non da noi.

BONUS GAS

BONUS GAS in aggiunta al bonus energia
Da gennaio 2009 in base alla bozza di decreto messa a punto dal ministero per
lo Sviluppo economico sarà concesso un BONUS alle famiglie disagiate che
potrebbe valere mediamente 114 euro .
La nuova misura a sostegno dei cittadini
con basso reddito dovrebbe funzionare con gli stessi parametri già previsti per
il bonus energia: per accedere, sarà necessario avere un'Isee (indicatore di
situazione economica equivalente) di 7.500 euro all'anno e presentare domanda
al proprio Comune di residenza.
A differenza del bonus per l'elettricità, però,
articolato sul numero dei componenti del nucleo familiare (60 euro all'anno per
1-2 persone, 78 euro all'anno per 3-4 persone, 135 euro all'anno per nuclei di
oltre quattro persone), quello sul gas potrebbe prevedere uno scaglionamento
basato sulla fascia climatica di appartenenza del Comune.
L'agevolazione sul
gas avrà un'incidenza superiore, per le famiglie, rispetto al bonus energia: se
per la corrente elettrica la spesa è mediamente di 400 euro all'anno, per il
gas si spende circa il doppio, 800-900 euro.
Se il bonus gas partirà
effettivamente da gennaio, i Comuni dovranno gestire probabilmente una doppia
agevolazione con un'unica istanza. Da gennaio, infatti, i municipi dovrebbero
cominciare a raccogliere le domande delle famiglie disagiate per gli sconti
sulle bollette elettriche. Quelle presentate fino al 28 febbraio 2009, daranno
diritto allo sconto anche per il 2008.
Sta per arrivare, intanto, il modello di
domanda per chiedere l'agevolazione sulle bollette elettriche.
Restuccia Ignazio

lunedì 29 dicembre 2008

"La Voce del Deserto", a proposito delle PO

ho letto volentieri i suoi volantini e devo esprimerle i miei complimenti per la schiettezza che adopera nel denunciare, però ho da farle qualche appunto:da premettere che appartengo alla dirigenza del nostro ospedale e le confesso che non me ne fotte niente delle PO, però non da come si esprime soprattutto verso le 11 PO (segretari di dipartimenti) non mi sembra il suo sindacato pro amministrativi (visto che è nato per quella categoria di dipendenti). Trovo giusto quello che lei dice sulla proliferazione delle PO ma mi sembra ridicolo che un amministrazione aumenti alcune PO vedi quelle delle capo sale del dipartimento (sanitari) a discapito di altre (segretari di dipartimento).Si ricordi caro roccati che la classe degli amministrativi si è sempre trovata a prenderla nel culo proprio perchè abbiamo avuto sindacati che sono l’espressione della classe dei sanitari. Il capo sala dei dipartimenti ha fatto una scelta ben precisa: a tempo pieno con la conseguente perdità di alcune indennità (mi sembra il minimo visto che non fanno più assistenza clinica e non spalano più merda come gli altri). E invece cosa succede: i sindacati intervengono togliendo agli amministrativi per dare di più alle capo sale, sotto il beneplacido dei sindacati. Non conosco nella pratica quello che facciano realmente i segretari di dipartimento, ma ho letto l’atto aziendale e le due competenze sono molto simili (naturalmente per ambiti diversi), con stessa modalità di selezione per l’idoneità. Caro Roccati, o si azzerano e si rivedono tutte le Po oppure si faccia scudo per gli amministrativi rompendo il culo a tutti. Si ricordi che nessuno di loro è iscritto ad un sindacato, un motivo ci sarà e si ricordi pure che lei diversi anni fa assieme a suo fratello, precisamente in aula magna, cercavate di accaparrarvi tessere pubblicizzando un sindacato di amministrativi. Suo fratello, oggi, non le avrebbe permesso un comportamento del genere………altri tempi.Del resto con un’amministrazione che prima propone un bando con una fascia, poi propone una sotto fascia…….ha già detto tutto.A presto.
PS= a proposito: e la questione di cartellà? intendo riferirmi non alla porcata dell’amministrazione ma a quella dei sindacati che si sono abbassati le braghe senza dire niente…………..una vergogna enorme per noi molinettiani e hanno pure il coraggio di rappresentare il comparto alle trattative sindacali reclamando incentivi a destra e a sinistra e minacciando la direzione sulle PO e subito dopo recarsi in mensa a consumare il pasto rubato. Non ho parole, forza brunetta, vai avanti
LVDDlavocedeldeserto@gmail.com

GENERAZIONE DI EPI_FENOMENI, Molinette 22 dicembre

L'amministrazione, alla domanda: “rischiamo di perdere gli incentivi?”, ha
risposto sì e no! Bella risposta! Pur di chiudere sulle posizioni organizzative, si
sarebbero “accontentati” degli attuali 400mila euro. Poi ci hanno parlato dei
dipartimenti, e di tutte le loro “professionalità”. Di sicuro fanno un sacco di
riunioni. Monchiero riuscì a spuntarla in una vertenza per condotta
antisindacale sulle PO. E Giunta sostiene di poter continuare a spendere i
soldi che a quei tempi non erano ancora stati concertati. Nessun giudice
potrebbe dargli un tale potere. Giunta ha altresì ricordato che tutti i nostri
accordi aziendali sono stravolgimenti dei CCNL. Se lo dice lui! A proposito dei
contratti nazionali, quello del 1999 stabiliva che le PO fossero soggette alla
verifica sindacale. Non solo “all'attento vaglio” del nucleo di valutazione.
Questa è condotta antisindacale! L'amministrazione ha detto di tenere in gran
conto i sanitari: infatti attribuirebbe le PO a tutti i RID ed a quelli del SITRA,
per il solo fatto di trovarsi lì. Per fare chiarezza, ribadiamo che le criticità sono
altre: i reparti su tre turni. Senza nulla togliere agli altri, diciamo che sono già
stipendiati. Noi siamo quasi certi di vederci ridurre gli incentivi, e
l'amministrazione pensa alle sue “professionalità offese”. Qualche sindacalista
della mutua sostiene il salario differenziato. Poi ci sono i segretari di
dipartimento, che, prima della selezione, sono stati "segnalati" dal loro
illustrissimo Prof.. Lavoratori... udite udite! I nostri incentivi stanno per
sparire grazie agli “'epifenomeni" della dirigenza.
“Epifenomeno” è un termine evocato in trattativa da Davini. Una perla
sociologica riferita al rumore degli ingranaggi, al fumo di un vecchio treno,
all'ombra proiettata da un oggetto in movimento. Che ci stesse insultando?
L’amministrazione non può giustificare il fatto che per ben tre anni siano
spariti soldi dal fondo incentivi, dirottati a rimpinguare le tasche dei sudditi
dei dirigenti, e senza alcuna ratifica sindacale. La direzione ha quindi pensato
bene di dare fondo al già “affondato” fondo incentivi...! Perciò il saldo degli
incentivi previsto per questa primavera, lo sentirete passare come il fischio di
un treno, ma non lo ritroverete in tasca. Un “'epifenomeno”con tanto di
carbone (per rimanere in tema col treno)! Altro che Brunetta! In pratica
anche se un lavoratore non fa mutua, perde ugualmente gli incentivi!
Comunicato congiunto: COBAS, FIASL, FSI, UGL, UNSIAU

venerdì 19 dicembre 2008

PACCHI DI NATALE alle Molinette

L'art.39 del CCNL del 1998-2001 prevede che la contrattazione
aziendale individui le risorse da destinare al finanziamento delle
posizioni organizzative. E questo è stato fatto una sola volta, con un
accordo valido fino al 2006 e non oltre, nella misura di 400mila
euro, provenienti dal fondo che finanzia gli incentivi.
Sono quindi 400mila euro migrati dalle tasche di tutti i colleghi del
comparto alle posizioni organizzative. L'amministrazione, con il
tacito consenso di CGIL, CISL e UIL, ha esteso arbitrariamente
l'applicazione dell'accordo a tutto il 2008. L'art. 6 del CCNL in
questione prevede che le posizioni organizzative, la graduazione
delle loro funzioni e la valutazione periodica siano oggetto di
concertazione. Questo presuppone che, almeno ogni due anni,
sindacati ed amministrazione ridiscutano l'argomento: gli obiettivi
per cui le PO sono state assegnate sono stati raggiunti?
Il CCNL non dice che le risorse così individuate possano essere
unilateralmente “storicizzate”. Non esistono posizioni organizzative a
vita o per diritto di anzianità. Il CCNL non dice che
l'amministrazione possa riaprire la concertazione solo per
incrementare l'esborso per le posizioni organizzative. Il “pacco” di
Natale contiene in effetti undici posizioni organizzative in più, e
l'incremento monetario di molte di quelle pregresse, per la modica
cifra di cinquantamila euro!
Attenzione alla trattativa del 22 dicembre!
Comunicato congiunto FIALS, FSI, UGL, UnSiAu

mercoledì 17 dicembre 2008

LA QUESTIONE MORALE

In Italia, la questione morale si rivendica e si sbandiera quando ad essere inquisiti sono gli altri. Quando capita anche alla nostra parte politica, facciamo finta di niente, e minimizziamo. In Abruzzo, il presidente della giunta regionale, Del Turco (ex numero due della CGIL, nonché ex ministro delle finanze), è stato arrestato (dalla Guardia di Finanza) al termine delle indagini «sulle cartolarizzazioni dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle ASL abruzzesi». È accusato di associazione per delinquere, concussione e corruzione. Secondo i magistrati, Del Turco, insieme ad altri, avrebbe incassato tangenti per 6 milioni di euro. Conseguentemente e necessariamente gli abruzzesi sono stati chiamati alle urne, per sostituirlo. Si è però registrato un notevole astensionismo, presumibilmente imputabile alla disaffezione crescente nei confronti della politica. Ha vinto senza problemi, con un margine del 6%, il candidato del centro-destra, Gianni Chiodi; quindi forse sono stati quelli del centro-sinistra a disertare le urne. Veltroni è stato costretto ad ammetterlo. Ha fatto autocritica, ma di mollare la poltrona non ne parla neppure. Subito dopo, hanno arrestato il sindaco di Pescara, D'Alfonso, perché qualche mazzetta gli era rimasta attaccata alle manine. Il sindaco di Pescara era uno del PD, quindi come la mettiamo con la presunta superiorità morale di quella parte politica? Quelli del PD, a chi hanno dato la colpa per la sconfitta? Al povero ex alleato Di Pietro, che si è permesso di fregare voti a loro e non al PdL. Nel PD, qualcuno ha detto che l'alleanza con Di Pietro è innaturale. Per forza: lui i mariuoli li metteva in galera, e, se fosse ancora pm, continuerebbe a farlo. Dati i fatti, viene da pensare che la moralità dei politici sia da dimostrare volta per volta. Nessuno deve indignarsi se la magistratura indaga su appalti e consulenze. Il più delle volte, dove c'è il fumo, c'è pure l'arrosto (e l'arresto!). La gente ne ha viste di tutti i colori, ed ha ragione di dubitare di questi sedicenti pastori di elettori (e di milioni di euro). Bisogna dire che, quando c'era ancora il PCI, la sua base era sostanzialmente onesta. Forse perché c'erano ancora molti operai e contadini, cresciuti da genitori che avevano insegnato loro a non rubare! Non è comunque vero che i ladri stessero tutti dall'altra parte: la categoria dei genitori onesti trascendeva la tessera partitica. Onesti ne abbiamo sempre avuti lungo tutto l'arco parlamentare (ma anche di ladri). Probabilmente, da quando la finanza ha preso il sopravvento sull'economia reale, le mazzette sono diventate più pesanti, presenti ed attaccaticce. Se gli amministratori pubblici fossero pagati meno, forse ruberebbero meno. Perché pare che l'appetito venga mangiando. Dovremmo evitare che i partiti ci impongano i loro emissari, non necessariamente capaci a gestire la cosa pubblica. Nel caso del servizio sanitario nazionale, basta una generica esperienza gestionale con funzioni direttive a collocare degli strani soggetti nelle graduatorie di mamma Regione. Poi sostengono che le ASL siano delle aziende. Peccato che, nelle aziende vere, i dirigenti paghino le multe comminate, ad esempio dall'Ispettorato del Lavoro o dallo SPRESAL, e rischino il posto, dopo il primo cartellino giallo. Da noi, la Regione ce li manda, tre alla volta, e poi finge di dimenticarsene. Tutti fingono di dimenticarsene, compresa la Corte dei Conti. Visto che si esalta tanto il “privato”, dove troviamo un datore di lavoro che sopporta una dirigenza che tutti gli anni sfonda il bilancio? E non hanno neppure la “scusa” dei malati, visto che ritengono che i ricoveri in quanto tali siano obsoleti. Tra un po', la gente, in assenza di posti letto, sarà invitata a guarire per delibera.

Bonus straordinario per le famiglie

Bonus straordinario per le famiglie
Nel pacchetto delle misure anticrisi varato dal governo lo scorso mese è previsto in favore dei nuclei familiari a basso reddito, un bonus straordinario di sostegno, valido solo per il 2009, consistente nell'attribuzione di una somma variabile da 200 a 1000 euro a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare, degli eventuali componenti portatori di handicap e del reddito complessivo familiare riferito all'anno d'imposta 2007 o, in alternativa, al periodo d'imposta 2008. Per ottenere il bonus occorre presentare una autocertificazione al datore di lavoro o all'Ente che eroga la pensione o direttamente all'Agenzia delle Entrate, la quale ha provveduto a stabilire le caratteristiche del modello utile per la richiesta del bonus. Le scadenze dipendono dall'anno d'imposta preso come riferimento per la verifica dei requisiti previsti. Due le alternative: a) chi sceglie come anno di riferimento il 2007 deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 31 gennaio 2009, utilizzando il modello "sostituto" predisposto per richiedere il bonus al sostituto d'imposta o agli enti pensionistici; se il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la domanda potrà essere inviata per via telematica all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2009, utilizzando il modello denominato "agenzia"; b) chi sceglie come anno di riferimento il 2008 deve presentare la richiesta entro il 31 marzo 2009; se il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la richiesta può essere presentata, sempre per via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2009.

Redditi ISEE max 13milaeuro

È di 11 milioni e mezzo di euro la somma che la Regione stanzia per sostenere nel 2007 il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori con un indicatore di situazione economica equivalente (Isee) minore o uguale a 13.000 euro e che, a causa delle situazioni di effettiva criticità socio-economica locale, risultano disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione, licenziati o sospesi dal lavoro. L'avviso, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del 12 Luglio incarica l'Agenzia Piemonte Lavoro dell'erogazione del sussidio. Il contributo è diverso a seconda del valore di Isee relativo al reddito 2006: 4.000 euro per chi ha una indicatore fino a 4.000 euro, 3.500 euro per la fascia tra 4.000,01 e 7.000 euro, 3.000 euro per la fascia tra 7.000,01 e 10.000 euro, 2.000 euro per quella tra 10.000,01 e 13.000 euro. In ogni caso il sussidio è erogato in un'unica soluzione e non può essere percepito più di una volta da ciascun richiedente. Ricordo a tutti che il 30 gennaio è l'ultimo giorno utile per presentare la domanda di sostegno al reddito. “Si tratta di un contributo che la Regione Piemonte concede alle lavoratrici e lavoratori che sono stati toccati dalla crisi industriale. Le domande da spedire all'Agenzia Piemonte Lavoro, via Belfiore 23/c - 10125 Torino, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno oppure consegnate direttamente a mano. I moduli sono reperibili nei Centri provinciali per l'impiego. Per richiedere il contributo è necessario essere residenti o domiciliati in Piemonte, provenienti da imprese con unità produttive nella regione, avere un reddito Isee uguale o inferiore a 13.000 euro e, nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008, appartenere a una di queste categorie:
* lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, a zero ore per almeno 692 ore o 86 giorni lavorativi o 120 giorni solari maturati nel periodo dal 15 settembre 2007 al 31 dicembre 2008;
* lavoratori in mobilità, sia indennizzata che non indennizzata;
* percettori dell'indennità di disoccupazione ordinaria, speciale per l'edilizia o a requisiti ridotti erogata dall'Inps, esclusi i cantieri di lavoro 2007 e i percettori di disoccupazione agricola;
* lavoratori licenziati, con un'anzianità lavorativa presso la stessa impresa di almeno 120 giorni solari;
* lavoratori sospesi dal lavoro dipendente prestato presso imprese con meno di 15 dipendenti o con meno di 50 dipendenti nel caso del settore terziario, per almeno 120 giorni solari maturati dal 15 settembre 2007 al 31 dicembre 2008;
* contrattisti a progetto con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi, sospeso senza erogazione del corrispettivo per almeno 120 giorni solari o risolto prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dell'azienda a procedura concorsuale o per cessazione dell'attività;
* lavoratori a tempo determinato, provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale o che abbiano cessato l'attività con contratto risolto almeno 120 giorni solari prima della scadenza. Il contributo sarà diverso a seconda del valore Isee relativo al reddito 2007: 3.500 euro per reddito sino 4.000 euro, 3.000 euro tra 4.000 e 7.000, 2.500 euro tra 7.000 e 10.000 euro, 2.000 euro tra 10.000 e 13.000 euro.

giovedì 11 dicembre 2008

BONUS PER LE FAMIGLIE E SOCIAL CARD

BONUS PER LE FAMIGLIE E SOCIAL CARD
Come tutti sapete il governo Berlusconi ha introdotta la Social Card oltre che ai pensionati con più di 65 anni anche bambini sotto i tre anni con redditi annui....omissis. Nella lettera che il Governo ha inviata alle famiglie con bambini al di sotto dei 3 anni ha dimenticato di comunicare che i proventi da destinare all'operazione saranno pagati da tutti coloro che hanno bambini sotto i tre anni. Questo perché dal 2009 non saranno più detraibili dalle tasse le spese per asili nido.Ogni famiglia che ha un bambino sotto i tre anni perderà 120,00 euro cioè il corrispettivo del 19% di 632 euro. Scatta l'operazione "bonus per le famiglie". Oggi il direttore delle Entrate, Attilio Befera, ha firmato il provvedimento di approvazione dei modelli, e le relative istruzioni, per la richiesta, al datore di lavoro o all'ente pensionistico o all'agenzia delle Entrate, del beneficio straordinario per le famiglie, i lavoratori, i pensionati e le persone non autosufficienti. A partire da febbraio circa 8 milioni di famiglie potranno usufruire del beneficio una tantum, previsto dal Dl 185/2008. Il bonus va da un massimo di 1.000 euro a un minimo di 200 euro. Il calcolo per stabilire la somma da erogare è fatto in base al numero dei componenti della famiglia e al reddito complessivo del nucleo, nonché alla presenza di portatori di handicap:
* 200 euro single pensionati con reddito complessivo fino a 15mila euro
* 300 euro famiglie composte da due persone e reddito complessivo fino a 17mila euro
* 450 euro famiglie composte da tre persone e reddito complessivo fino a 17mila euro
* 500 euro famiglie composte da quattro persone e reddito complessivo fino a 20mila euro
* 600 euro famiglie composte da cinque persone e reddito complessivo fino a 20mila euro
* 1.000 euro famiglie composte da più di cinque persone e reddito fino a 22mila euro
* 1.000 euro famiglie con figli a carico portatori di handicap e reddito fino a 35mila euro.
Il bonus può essere richiesto una volta sola e da uno solo dei componenti il nucleo familiare, con riferimento ai redditi 2007 o ai redditi 2008. La somma erogata non costituisce reddito da dichiarare né ai fini fiscali, né ai fini previdenziali e assistenziali, né costituisce ostacolo al rilascio della cosiddetta social card, laddove ricorrano i presupposti anche per usufruire di questo ulteriore
aiuto che lo Stato ha già messo a disposizione, con la manovra finanziaria di giugno (legge 133/2008), per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas. I soggetti che possono beneficiare del bonus straordinario sono i residenti in Italia che nel 2008 hanno percepito redditi da lavoro dipendente, assimilati o da pensione. Oppure che hanno percepito redditi di attività commerciale non abituale o di lavoro autonomo occasionale svolto da soggetti a carico del richiedente o dal coniuge non a carico. Infine, coloro che hanno percepito redditi fondiari fino a 2.500 euro, solo se considerati cumulativamente con il reddito di lavoro dipendente o pensione. I modelli di richiesta sono due: uno per avere il bonus dal proprio datore di lavoro o dall'ente pensionistico e l'altro invece per chiederlo all'agenzia delle Entrate. Anche le scadenze sono diverse. Se il beneficio è richiesto sulla base dei redditi 2007, il termine di presentazione dell'istanza al sostituto d'imposta è il 31 gennaio 2009. Il bonus sarà erogato entro il successivo mese di febbraio dal datore di lavoro o entro il mese di marzo dall'ente pensionistico. Se invece, la richiesta è fatta sulla base dei redditi 2008, la scadenza slitta al 31 marzo 2009 e allora il bonus sarà erogato dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, rispettivamente, nei mesi di aprile e maggio. Fermo restando che i soggetti che presentano la dichiarazione dei redditi possono richiedere il bonus direttamente con la dichiarazione dei redditi 2008, coloro che non hanno un sostituto d'imposta o sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione devono inoltrare telematicamente l'istanza all'agenzia delle Entrate con l'apposito modello. In questo caso, la scadenza della richiesta è il 31 marzo 2009, se relativa al reddito 2007, o 30 giugno 2009, se relativa al reddito 2008. Entrambi i modelli presentano l'indicazione dei dati anagrafici e del codice fiscale, nonché una dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti precisati dalla norma. Possono essere indicate anche le coordinate del conto corrente e relativo codice IBAN per avere l'accredito direttamente in banca. Ovviamente i dati dichiarati dai soggetti richiedenti il bonus saranno verificati dagli uffici
Buone feste a tutti voi
Restuccia

mercoledì 10 dicembre 2008

MOLINETTE, 9 DICEMBRE, DEFICIT E POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Il direttore generale ha esordito dicendo che l'azienda è stata richiamata per deficit di bilancio. E non è la prima volta che Galanzino, Giunta e Davini si vedono passare sotto il naso quello che loro stessi definiscono “cartellino giallo”. Evidentemente qui non vigono le regole calcistiche, che di cartellini gialli ne prevedono solo uno. Poi arriva quello rosso, e fuori a camminare. Abbiamo ricordato all'amministrazione che il pesce puzza dalla testa; quindi: con un piano sanitario come quello che abbiamo, partorito da menti eccelse, non poteva che finir male. Chiudere due ospedali, il San Vito e lo SGAS, non poteva rilanciare la produttività. Diminuire in altro modo i posti letto non poteva recare vantaggi alla collettività. Non si può parlare di produttività nel servizio sanitario, perché non vendiamo né automobili, né banane. Dovremmo guarire la gente, e, per farlo, l'offerta deve adeguarsi alla domanda. Se, coll'incremento dell'età media della popolazione, aumentano le patologie dell'apparato urinario, dobbiamo potenziare le urologie. Non ha senso dire che a Ceva ed a Susa debbano nascere tot. bambini, perché lo afferma qualche studioso americano. Cosa facciamo allora? Chiudiamo i centri nascita in questione, e costringiamo le donne a partorire in Francia? Non dimentichiamo che quelle donne pagano le tasse in Piemonte, non in Francia. Se le Molinette persevera nel suo deficit di bilancio storicizzato, ci dispiace che dipenda da tutto quello che i dirigenti hanno appaltato. La sanità pubblica può andare sotto per curare anche le malattie meno diffuse e rare, ma non deve andare sotto perché le tende arrivano da Venezia ed i toner delle fotocopiatrici da Milano. Parliamo di deficit e di tirare la cinghia, poi l'azienda ci propone un taglio agli incentivi, per incrementare le posizioni organizzative. Noi abbiamo presentato una controproposta sulle posizioni organizzative: le criticità sono quasi tutte sanitarie, perché questo è un ospedale. La constatazione ha posto in agitazione Galanzino. “Questo è un ospedale? Lo sapevo già!” Allora per quale dannato motivo dovremmo continuare a mantenere quasi quattrocentomila euro di bonus extra-stipendiale per i passacarte? La nostra proposta individua una decina di vicarialità amministrative: funzionari che sostituiscono il direttore. Se in quella struttura più o meno complessa ci sono dei dirigenti, ci pensino loro a sostituire il grande capo. Alla decina di vicarialità, aggiungiamo tutte le criticità reali: prevalentemente i reparti di degenza. Il nostro slogan potrebbe essere: questo è un ospedale, e la salute non si “produce”. La proposta di FIALS, FSI, NURSING UP, UGL ed UNSIAU è stata spedita al direttore generale per posta elettronica, oltre che essere stata affissa un po' dappertutto. Anche la UIL ha presentato una sua proposta, che premierebbe le criticità, senza però tagliare gli sprechi nell'ambito amministrativo. CGIL e CISL sono rimaste a guardare, come se stessimo parlando di chissà quale astrazione, priva di connotazioni salariali. Strano modo di fare sindacato!

martedì 9 dicembre 2008

TOGHE SEMPRE MENO ROSSE

La procura di Salerno ha indagato sulla procura di
Catanzaro, ma quest'ultima ha bloccato il sequestro dei documenti. Quelli di
Salerno volevano sapere cosa ci fosse dietro l'allontanamento di De Magistris.
Il pm stava indagando su importanti personaggi politici, e si vede che non
doveva farlo. La normativa prevede che una procura della repubblica possa
indagarne un'altra, ma “quell'altra” è ben definita. Si presume che la procura
di Salerno sia abilitata a svolgere indagini giudiziarie su quella di
Catanzaro. La legge non prevede tuttavia che due procure si possano indagare a
vicenda. La procura di Catanzaro non può quindi investigare su quella di
Salerno. Se tutti i pm potessero avviare accertamenti su tutti i colleghi, sai che
casino! Ora dovrà essere il CSM a sbrogliare la matassa, e si riparla di
indipendenza della magistratura. “Indipendenza” è un concetto metafisico:
nessuno è veramente indipendente dal contesto in cui vive ed opera. Non è
peraltro auspicabile una vera indipendenza della magistratura dalla politica,
giacché i politici se non altro li eleggiamo noi. I magistrati invece da dove
otterrebbero quei super-poteri? La risposta sarebbe: “dalla legge”, ma i codici
penale e di procedura penale sono non poco interpretabili. Ecco perché hanno
inventato il consiglio superiore della magistratura, che però è parzialmente di
designazione politica. I componenti eletti dai magistrati sono venti, contro i
dieci eletti dal parlamento, ma il vicepresidente del CSM è uno di questi
ultimi. Il Mancino di turno presiede di fatto il CSM, al posto del presidente
della repubblica. Ci sono anche il primo presidente ed il procuratore generale
della cassazione: due pesi massimi. In teoria i venti magistrati eletti
potrebbero andare contro corrente, rispetto all'aria che tira in politica, ma
chi glielo farebbe fare? Ultima controdeduzione sull'indipendenza della
magistratura: i magistrati eletti sono riconducibili a correnti politicizzate.
Quindi, ora che soffia aria di destra, le toghe rosse sono destinate a
scolorirsi. Gli equilibri tra le procure si sono già incrinati; altrimenti
quelle di Salerno e di Catanzaro non si sarebbero dichiarate guerra. La
magistratura ha sempre ricalcato l'impronta politica parlamentare e
governativa. Durante il fascismo, erano tutti fascisti. Durante la ben più
lunga dittatura della DC, erano tutti democratici e cristiani. Il primo
presidente ed il procuratore generale della cassazione risalgono quasi
certamente a quell'era geologica. Aria di destra nella magistratura significa
che quel poliziotto, che ha freddato il pregiudicato napoletano, sarà indagato
solo per dovere d'ufficio. Nessun cretino insorgerà in difesa di quello e di
altri teppisti. All'ex carabiniere, già guardia del corpo di Pininfarina, che
ha sparato a due delinquenti, armati di cagnaccio e pistola, verrà riconosciuta
la legittima difesa. Doveva lasciare che il cagnaccio si mangiasse la nipotina?
Quale caprone del diritto e della politica sarebbe insorto in difesa di quei
due imbecilli? Non poniamo limiti alla Provvidenza ed all'imbecillità umana.
Prima c'era sempre qualcuno pronto ad addurre motivazioni fumose: “povere
vittime del sistema”. Adesso facciano attenzione i delinquenti, perché Maroni
ed Alfano sono ministri dell'interno e della giustizia. Chi ha proposto la
legge sullo stalking? La Carfagna ed Alfano, non qualche compagnuccio e
compagnuccia, ex sessantottini. Il persecutore “stalker” finora si è sentito
una specie di eroe intoccabile, che difendeva il suo “onore”. In fondo rompeva
solo le scatole alla sua ex, alla famiglia della ex, ed a chiunque decidesse di
rompere le scatole. Con la nuova legge, il decerebrato rischia sei anni di
galera vera. Allora la Carfagna non è solo una bella ragazza, proveniente dal
mondo dello spettacolo. Allora non è vero che le ministre per le pari
opportunità debbano essere improponibili dal punto di vista estetico. Non è
neppure vero che le ministre belle siano anche scemotte. Un plauso a Di Pietro,
che ha proposto appunto di costruire nuove galere! Di Pietro è sprecato nel
centro-sinistra. Olindo e la moglie scema si sono beccati l'ergastolo, con tre
anni di isolamento, tanto per cominciare bene. I pm ed i giudici si sono già
adeguati all'aria di destra. Appena il vento è girato, la Franzoni è finalmente
finita dentro. Che fosse o meno parente della moglie di Prodi, è filata dove
doveva stare. Forse non era parente della moglie dell’ex premier, ma i giudici
la trattavano lo stesso con eccessivo rispetto. La processassero adesso, non se
la caverebbe con soli sedici anni. In fondo ha massacrato il figlioletto! Si
parla di sciagure della strada, anche quando un ubriaco, drogato, senza
patente, a bordo di un bolide rubato, stira due o tre passanti, che avevano
commesso l'errore di transitare sul marciapiede. Adesso quei pazzi bastardi
sono processati e condannati per omicidio volontario. Era ora!

venerdì 5 dicembre 2008

GLI IDIOTI RADICAL CHIC

In ossequio all'idiozia di una corposa ed individuabile
parte del popolo italiano (i politicamente corretti), Rai 2 ha sprecato la
prima serata di giovedì per discutere della vittoria di Luxuria all'Isola dei
famosi. Prima di tutto abbiamo accertato che Luxuria sia una lei, ed era ora
che si decidesse. Ma a noi che ci frega? Poi ci hanno raccontato dello scontro
ideologico tra Manifesto e Liberazione, sul tema Luxuria all'Isola dei Famosi.
Il Manifesto ne aveva parlato male, Liberazione ne aveva parlato bene. Si
deduce che la mazzata elettorale non è servita a portare sale in zucca a certi
imbecilli. Stupidità in crescita esponenziale: paragonare Luxuria ad Obama.
Maledetti decerebrati! Dobbiamo (perché siamo costretti) pagare il canone Rai,
per sentire un trans che ci spieghi se il termine “gay” sia o meno offensivo.
Quello è un terreno minato, che ha contribuito ad affossare il governo Prodi:
mettere sullo stesso piano le coppie di fatto etero ed omosessuali. Così si
sono inimicati quasi tutti i cattolici. Come si può pensare che, per vincere le
elezioni in Italia, ci si debba tirare dietro l'elettorato omosessuale? Si
spera che Luxuria (ma non ha un cognome come tutti?) non sia l'arma segreta
della sinistra. Corriamo il concreto rischio che Berlusconi rimanga al potere
vita natural durante. Se i suoi avversari sono della forza di Luxuria, ma anche
di Veltroni, Berlusconi chi lo ammazza? Quelli di destra sentono le chiacchiere
di Santoro, e scuotono la testa. Anche quelli della sinistra, quelli che
guadagnano mille euro al mese, scuotono la testa. I borghesi radical chic non
capiscono tutto quello scuotere di teste, perché sono convinti di essere
tremendamente intelligenti. Un'altra trasmissione sinistrorsa è quella della
Dandini su Rai 3. Se Berlusconi fosse veramente un soffocatore di libertà,
chiuderebbe quella continua messe di affermazioni parziali e tendenziose. Ma
forse Berlusconi sa che la trasmissione della Dandini la guardano in pochi, e
la maggior parte degli spettatori perde poco o niente. Altri al posto della destra al governo si
offenderebbero delle continue battute sul figlio di Bossi, e sulle sue
difficoltà scolastiche. Cosa c'entra il figlio di Bossi? La sinistra non può
trarre alcun giovamento da queste diffamazioni, che, per di più, sfruttano un
servizio pubblico. La sinistra deve proporre alternative alla chiusura degli
stabilimenti. A quelli che perdono il posto di lavoro non interessano le
sparate di Luxuria. Cosa ha detto la sinistra a proposito del centenario
dell'Olivetti, che corrisponde con la chiusura dell'ultimo stabilimento? Che ce
ne frega di Luxuria, quando l'Italia ha rinunciato all'industria informatica?
Quei fessi dei radical chic, borghesi chiacchieroni da salotto, hanno la tasche
troppo piene per capire qualcosa del popolo della sinistra: gente vera, sempre
più perplessa.

martedì 2 dicembre 2008

IL PD INSORGE: DIFENDIAMO SKY!

Di fronte all'aggressione berlusconiana ai danni della tv a pagamento, il Partito Democratico ha detto basta! Passi che il mercato dell'auto stia crollando, e che i rimanenti occupati nel settore, anche in Italia, rischino ben altro che la cassa integrazione. Passi che gli americani si siano resi conto che la recessione è in corso da un anno, in tutto il mondo. Passi che gli speculatori continuino indisturbati con i loro giochetti criminali, ai danni dei risparmiatori e delle aziende. Passi che il numero dei poveri sia in aumento, e che molti di loro siano disoccupati a causa della chiusura delle aziende mandate in malora dal sistema finanziario. Ma non ci tocchino SKY! Veltroni dice che il premier, che è il 90mo più ricco del mondo (con un patrimonio stimato in 9,4 miliardi di USD) si accanisce contro i tifosi di calcio e contro la tv a pagamento. Murdoch, che con 8,3 miliardi di USD di patrimonio, è “solo” il 109mo uomo più ricco del mondo, assurge pertanto a “povera” vittima di questo nostro dittatore, regolarmente eletto, ma un po' autolesionista. Infatti Mediaset Premium è a pagamento, e il Milan ha presumibilmente dei tifosi che pagano per vedere le partite in tv. Si torna a parlare del conflitto di interessi, e dei super-poteri di Berlusconi. E ci si chiede nuovamente per quale motivo Prodi, quando poteva, non abbia legiferato contro detto conflitto d'interessi. Forse perché avrebbe, come effetto collaterale, danneggiato qualcuno della sua parte politica? Sul fronte sindacale, CISL, UIL ed UGL hanno accettato quanto offerto dal governo, per quel che concerne i rinnovi contrattuali. Che siano pochi soldi, non ci piove. Che non corrispondano alla perdita del nostro potere d'acquisto, nemmeno. La CGIL ha invece dichiarato uno sciopero generale, assieme ai COBAS: finalmente fanno qualcosa di sinistra! Non è da escludere che CISL, UIL ed UGL sperino che la CGIL si faccia del male con le sue stesse mani. Com'è finita con Alitalia? Non avevano fatto la voce grossa anche in quel caso? Questa volta hanno ragione a protestare, ma siamo sicuri che la gente capirà i loro motivi?

venerdì 28 novembre 2008

TICKET

L'esenzione dal ticket per reddito
Gli assistiti che vivono in condizioni disagiate hanno diritto, per motivi di
reddito, a non pagare o a pagare in forma ridotta i ticket delle spese mediche
e sanitarie (L. 724/94 e 549/95).
Sono le singole Regioni che stabiliscono in dettaglio quali sono le persone
che ne hanno diritto, la forma di esenzione (totale o parziale) e, nel caso
dell'esenzione parziale, la quota che deve essere pagata.
Generalmente, hanno diritto all'esenzione per motivi di reddito:
* i bambini di età inferiore a 6 anni che appartengono ad un nucleo
familiare con reddito fino a euro 36.151,98 lordi annui;
* gli anziani di età superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo
familiare con reddito fino a 36.151,98 euro annui lordi. E' considerato nucleo
familiare la persona anziana, il suo coniuge e le persone che sono fiscalmente
a carico dell'anziano (circ. 19/98 Ministero dell'Interno);
* i titolari di assegni sociali ed i loro familiari a carico;
* i titolari di pensioni minime oltre i 60 anni e i loro familiari a
carico;
* le persone disoccupate e che sono iscritte alle liste di collocamento,
ed i loro loro familiari a carico, purché appartenenti ad un nucleo familiare
con reddito lordo inferiore a 8.263,31 euro. Se è presente il coniuge, il
limite massimo sale a 11.362,05 euro. Questo limite aumenta di 516,5 euro per
ogni figlio o altro familiare a carico. Sono considerati familiari a carico il
coniuge, le persone con redditi non superiori a 2840,51 euro lordi annui, i
figli minori di 18 anni o minori di 26 anni, se studenti o tirocinanti, i figli
inabili al lavoro, i genitori ed i familiari conviventi.
Per ottenere l'esenzione per motivi di reddito, sono in vigore due modalità
alternative:
* l'interessato, un suo familiare o il tutore legale deve sottoscrivere
una dichiarazione sul retro della ricetta. In questo caso, la regolarità delle
prescrizioni e la verità delle dichiarazioni di esenzione sono controllati
dalla Asl e le eventuali violazioni sono punibili secondo il codice penale;
* l'interessato deve presentare la documentazione ad un ufficio della Asl,
che provvede a rilasciare un tesserino di esenzione, generalmente con validità
annuale

INFORMATIVA FISCALE

Lotta all'evasione, il Fisco chiama all'appello i Comuni
immagine generica - dati virtuali
Le segnalazioni per gli accertamenti relativi agli anni di imposta i cui
termini decadono il 31 dicembre vanno inviate entro il 30 giugno.
Entra nel vivo la collaborazione tra Comuni e Fisco per la lotta all'evasione.
Con un provvedimento pubblicato oggi, il direttore dell'Agenzia ha fissato le
modalità tecniche attraverso cui le amministrazioni comunali trasmetteranno
telematicamente alle Entrate tutte le informazioni utili per accertare il
versamento dei tributi statali.
Per inviare le segnalazioni relative ai periodi d'imposta i cui termini per
l'attività di accertamento scadono il 31 dicembre dell'anno in cui viene
effettuata la comunicazione gli enti locali avranno tempo fino al 30 giugno.
Oltre alla tempistica, il documento precisa anche criteri e modalità di
assegnazione ai Comuni che hanno collaborato la quota del 30% delle maggiori
somme relative ai tributi statali riscosse a titolo definitivo. L'incentivo,
introdotto dal collegato alla Finanziaria 2006 per coinvolgere gli enti locali
nella caccia agli evasori, sarà calcolato sugli importi dovuti dal contribuente
per imposte, interessi ed eventuali sanzioni. Inoltre, se più amministrazioni
partecipano all'accertamento della stessa posizione soggettiva, il premio sarà
suddiviso in parti uguali. Una ricompensa alla collaborazione che trasformerà i
Comuni, veri termometri dei flussi economici sul territorio, in protagonisti
attivi dell'attività di accertamento fiscale.
Dal punto di vista strettamente tecnico, lo scambio di dati tra uffici fiscali
e Comuni avverrà tutto on line, passando attraverso il canale Siatel, il
sistema telematico che mette in comunicazione Anagrafe tributaria ed enti
locali. All'interno di questa procedura, un'applicazione informatica specifica,
sviluppata in ambiente web, consentirà di verificare la congruenza dei dati da
trasmettere.
A questo proposito vale la pena di ricordare che gli ambiti di intervento
primari su cui si focalizzeranno gli 007 comunali erano già stati individuati
da un provvedimento dell'Agenzia del 3 dicembre scorso. Tra gli osservati
speciali rientrano, in particolare, i settori del commercio e delle
professioni, il campo urbanistico e del territorio, le proprietà edilizie e il
patrimonio immobiliare, il fenomeno delle residenze fittizie all'estero e il
possesso di beni sintomatici di capacità contributiva. È con riferimento a
questi contesti che verranno passati al vaglio tutti quei segnali dietro cui si
nascondono comportamenti evasivi o elusivi agli occhi del Fisco. A essere prese
in considerazione saranno però soltanto le informazioni relative a contribuenti
passibili di accertamento. Ciò significa, per usare le parole dell'ultimo
provvedimento, che "i dati e le notizie contenuti nelle segnalazioni sono
trattati attraverso sistemi di elaborazione che consentono di individuare i
soli soggetti che possiedono i requisiti previsti per l'esecuzione dei
controlli fiscali".
Per quanto riguarda, infine, il calendario delle segnalazioni, il documento
firmato dal direttore dell'Agenzia Attilio Befera fissa tempi certi per la
trasmissione, stabilendo che per i periodi d'imposta che possono essere
accertati entro il 31 dicembre dell'anno in cui si effettua la comunicazione,
l'invio telematico va fatto entro il 30 giugno.

SOCIAL CARD

E' stata presentata questa mattina (26 NOVEMBRE) a Palazzo Chigi dai ministri Tremonti
(Economia e finanze) e Sacconi (Lavoro, salute e solidarietà sociale) e dal
sottosegretario alla Presidenza del consiglio Bonaiuti - nel corso di una
conferenza stampa - la "Carta acquisti" o "Social card".
La Carta spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli
di età inferiore ai 3 anni che abbiano un reddito ISEE (indicatore della
situazione economica equivalente) fino a 6.000 euro. Per chi ha più di 70 anni,
la soglia di reddito ISEE è fino a 8.000 euro.
La Carta Acquisti è stata introdotta con la manovra finanziaria (art.81
Decreto legge n. 112/2008) per sostenere le famiglie e le persone anziane nella
spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas.
La Carta Acquisti si presenta come una normale carta di pagamento elettronico,
uguale a quelle già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. A
differenza di queste, però, le spese effettuate con la Carta Acquisti, verranno
addebitate non al titolare della Carta, bensì direttamente allo Stato.
La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi
abilitati. Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati
che sostengono il programma "Carta Acquisti". Tramite la Carta, si potrà
accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata. Ulteriori benefici e
agevolazioni sono in corso di studio.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31
dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata con 120 euro, relativi ai mesi di
ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la
Carta sarà caricata ogni 2 mesi con 80 euro, sulla base degli stanziamenti via
via disponibili.
Chi ne ha diritto
Due sono le categorie aventi diritto alla Carta Acquisti:
1. Anziani con 65 anni o più
2. Famiglie con bambini piccoli
Anziani con 65 anni o più: i requisiti
* Cittadini e residenti in Italia
* Con età tra i 65 e 69 anni e redditi o trattamenti pensionistici fino a
6000 euro all’anno
* Con un’età pari o superiore a 70 anni e redditi e trattamenti
pensionistici fino a 8000 euro all’anno
* Con redditi personali tali da non comportare il pagamento di alcuna
imposta
* Proprietari – da soli o insieme al coniuge – di una sola casa di
abitazione
* Titolari – da soli o insieme al coniuge – di una sola utenza elettrica e
di una sola utenza del gas
* Titolari – da soli o insieme al coniuge – di un solo autoveicolo
* Con meno di 15000 euro di risparmi in Banca, le Poste etc. – da soli o
insieme al coniuge –
* La cui famiglia ha un indicatore ISEE (Indicatore Situazione Economica
Equivalente) della situazione economica complessiva fino a 6000 euro
Famiglie con bambini piccoli: i requisiti
* Con figli sotto i 3 anni, cittadini e residenti in Italia (nel caso di
più figli sotto i tre anni, gli accrediti si sommano)
* Proprietarie di una sola casa di abitazione
* Titolari di una sola utenza elettrica a uso domestico
* Titolari di una sola utenza elettrica a uso non domestico
* Titolari di due utenze del gas
* Proprietarie di al max due autoveicoli
* Con meno di 15000 euro di risparmi in Banca, le Poste etc.
* Con un indicatore ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente)
della situazione economica complessiva fino a 6000 euro

giovedì 27 novembre 2008

Asilo e mensa Molinette al freddo

In data odierna, 27 novembre, con una temperatura esterna più che adeguata alla stagione quasi invernale, gli utenti della mensa aziendale, ed anche i bambini del nido, sono stati sottoposti ad un trattamento criogenico non richiesto e quasi sicuramente non previsto dal capitolato. Sarebbe stato preferibile evitare questa caduta di stile e di temperatura, nei locali dedicati alla ristorazione, ed, in special modo, in quelli dove soggiornano alcuni bambini, i cui genitori hanno peraltro sborsato una quota per nulla popolare. Gli utenti si sono tutti accorti che i condizionatori sparavano aria fredda. I più ottimisti si sono detti che forse qualche genio ha confuso le stagioni, dato che in estate quei condizionatori di solito non funzionano. Chiediamo nell'ordine che: 1-la Gemeaz o chi per essa la pianti di giocare con i condizionatori, specie in inverno, e 2-il nome o i nomi di chi abbia posto in essere quell'iniziativa che, ad un'indagine sommaria, pare essere frutto di una quasi totale disattivazione della materia grigia.

mercoledì 26 novembre 2008

Giunta, le reperibilità ed i taxi

In data 21 novembre, il dott.Giunta ha scritto ai direttori Arione, Amoroso, Massucco,
Rizzolio, Curti, Brusco, Stecca, Turvani, per comunicare la sua decisione di abolire
tutte le reperibilità per il trasporto delle provette “e quant'altro”, e di mantenere
tre pronte disponibilità per il trasporto organi da trapiantare. Per i servizi non più
effettuati dagli autisti, si prega di fare ricorso al servizio taxi già convenzionato
con l'AOU. La decisione del dott.Giunta deriva dall'insufficienza dell'attuale
dotazione organica di “personale autista”. Tutto ciò, con decorrenza primo gennaio
2009. Giunta non ha ritenuto di dover avvertire i sindacati; almeno non per iscritto.
Non menziona altresì la trattativa in merito, che si era conclusa con l'invito, da
parte di più OOSS, di attivare bandi interni per il reperimento di autisti. Detta
procedura è stata impiegata per trovare portinai, vigilanti ed altri operatori
economali. Come mai, nonostante la trattativa, Giunta ha fatto di testa sua? Come mai i
sindacati (esclusi i presenti) glielo lasciano fare?

martedì 25 novembre 2008

LA FATALITÀ SECONDO BERLUSCONI

Visto che in Italia per rendersi conto dei problemi ci deve prima scappare il morto, la “fatalità” di sabato scorso, in quel liceo di Rivoli, ha indotto molti a parlarsi addosso. Un ragazzo, che era andato a scuola (e non a rubare o a spacciare) è stato ucciso da un tubo di ghisa, “dimenticato” sopra una controsoffittatura. Il problema non è tanto perché quel tubo sia caduto, quanto come mai ci abbia messo tanto a sfondare il cartongesso. Quel tubo non doveva stare lì, ed ora dovranno essere individuati i responsabili dell'incuria assassina. Dalle carte, che sicuramente sommergeranno quella scuola, dovrà emergere il nome del responsabile dei lavori. Di certo, grazie a Guariniello, il tizio in questione non la passerà liscia. Il premier si è sbagliato a definire “fatalità” l'accaduto. Doveva usare termini come leggerezza criminale, pressappochismo e menefreghismo all'italiana, sicurezza degli uffici pubblici fasulla, preposti alla sicurezza che fungono da muro di gomma, dirigenti che dicono che “non ci sono i soldi” per mettere a norma gli edifici. Da noi alle Molinette non sono ancora caduti tubi di ghisa sui malati, ma i controsoffitti sono venuti giù più volte. Una volta, in trattativa sindacale, abbiamo chiesto alla direzione generale se fossero al corrente di un crollo di giornata. Ci hanno risposto infastiditi, che ne erano al corrente, ma che nessuno si era fatto male. Finora siamo stati aiutati dalla fortuna, che è aleatoria come la fatalità. Continuare a sperare nella fortuna, o chinare il capo di fronte alla fatalità, denota lo stesso atteggiamento molto poco europeo ed occidentale. Sembriamo quelli che abitano lungo le coste dell'oceano Indiano, ben sapendo che prima o poi uno tsunami passerà a trovarli. La nostra rappresentante per la sicurezza, scrivendo molte volte alla direzione generale (e facendola richiamare quasi altrettante dal Difensore Civico) è riuscita a portare a casa alcuni piccoli risultati. Dobbiamo accontentarci dei piccoli risultati, perché anche qui il muro di gomma funziona a meraviglia: uno scaricabarile di passacarte preposti a far passare la voglia di far le cose. A forza di insistere, siamo riusciti a far costruire uno scivolo in cemento, al posto di una instabile rampa in acciaio. Almeno una persona si era infortunata su quella rampa, ma l'amministrazione non aveva ritenuto di dover apprendere dall'esperienza. Abbiamo fatto avvitare una piastra al pavimento, per evitare che personale ed utenza inciampassero e si esibissero in un tuffo lungo disteso. Abbiamo fatto rimuovere alcune sporgenze, risultanti da maniglioni anti-panico divelti: che fatica per svitare quattro viti! Per non essere anche noi tra quelli che si parlano addosso quando ci scappa il morto, segnaliamo l'indirizzo e-mail della nostra rappresentante per la sicurezza: gviglietti@molinette.piemonte.it. Invitiamo chi ne sia a conoscenza a comunicarle in particolare le vie di fuga inesistenti oppure ostruite. Bisogna piantarla di scherzare con la sicurezza, e questo lo diciamo a tutti, ma prima ancora lo ricordiamo a noi stessi.

Tutti in pensione alla stessa età?

"Per le donne non è una vittoria"
Il tribunale del Lussemburgo ha giudicato iniqua la disposizione che stabilisce una età pensionabile diversa per uomini e donne
di ROSARIA AMATO

ROMA - L'età pensionabile di uomini e donne nel pubblico impiego dovrà essere equiparata. Il 13 novembre scorso, la Corte di Giustizia Europea ha infatti condannato l'Italia per la disparità di trattamento tra uomini e donne: la nostra normativa, in base alla quale le donne possono andare in pensione a 60 anni, mentre gli uomini devono aspettare il compimento del 65° anno è stata ritenuta iniqua nei confronti dei maschi.
Wally Ferrante, Avvocato dello Stato, ha rappresentato l'Italia davanti alla Corte del Lussemburgo nella discussione del ricorso che la Commissione ha presentato contro la nostra normativa previdenziale: "Dalla sentenza della Corte di Giustizia - spiega - deriva l'obbligo dello Stato italiano di parificare l'età pensionabile dei pubblici dipendenti tra uomini e donne". Ma questa parificazione, osserva l'avvocato Ferrante, si tradurrà nell'ennesimo svantaggio a carico delle donne lavoratrici: "Attese le note ristrettezze di bilancio, dubito che l'età sarà abbassata per tutti a 60 anni, essendo più verosimile che venga elevata per tutti a 65 anni. Pertanto il risultato è che le donne, che anche prima 'potevano' lavorare, a semplice richiesta, fino a 65 anni (e lo facevano nella maggior parte dei casi), ora 'dovranno' lavorare fino a 65 anni. Non mi sembra una grande vittoria".
La sentenza è stata accolta positivamente in Italia da chi, come la vicepresidente del Senato Emma Bonino, ha sempre visto con sfavore il fatto che "in Italia esista una legge che stabilisce che una donna debba avere meno anni di contributi di un uomo, comportando così una discriminazione retributiva a tutti gli effetti". Ma, obietta l'avvocato Ferrante, di fatto, una volta tanto, la discriminazione si traduceva in un vantaggio a favore delle donne, dal momento che si tratta di "una mera facoltà discrezionale per queste ultime di optare per la cosiddetta 'uscita anticipata'" al raggiungimento dei 60 anni".
Una facoltà che si riteneva in qualche modo dovuta alle donne, molto più impegnate nel lavoro familiare e di cura dei figli. Che si tratti di una facoltà, che non si è tradotta negli anni in una coercizione, ricorda Ferrante, lo dimostra anche il fatto "che le donne aventi diritto a tale opzione per aver raggiunto il sessantesimo anno di età, nel 66% dei casi hanno liberamente deciso di proseguire il proprio rapporto di lavoro".
Ma quella lamentata dalla Commissione Europea, e riconosciuta come tale dalla Corte di Giustizia Europea, è piuttosto la disparità di trattamento "ai danni degli uomini": "La Commissione deve rilevare - si legge nel ricorso presentato davanti al tribunale del Lussemburgo - che la sola previsione di tale facoltà (il pensionamento a 60 anni, ndr) a favore delle donne costituisce una discriminazione ai sensi dell'art.141 CE dal momento che la medesima facoltà non è concessa agli uomini".
Tale discriminazione, ricorda l'avvocato Ferrante, ha storicamente una propria ragione d'essere nel fatto che "il sesso 'debole' nel mondo lavorativo è tuttora quello femminile e che la compensazione di eventuali svantaggi nelle carriere debba essere effettuata nei confronti delle donne e non certo degli uomini". Il richiamo è alla normativa che stabilisce che "il principio della parità di trattamento non impedisce agli Stati membri di mantenere o di adottare misure che prevedono vantaggi specifici volti a facilitare l'esercizio di un'attività professionale da parte del sesso sotto rappresentato oppure a evitare o compensare svantaggi nelle carriere professionali".
"Ma anche queste considerazioni non sono valse a evitare la condanna", conclude l'avvocato Ferrante. La Corte, infatti, pur non negando l'esistenza di situazioni negative a carico della donna nel mondo del lavoro, ha sostenuto che la diversa età pensionabile "non compensa gli svantaggi ai quali sono esposte le carriere dei dipendenti pubblici donne e non le aiuta nella loro vita professionale né pone rimedio ai problemi che possono incontrare nella loro vita professionale".
(25 novembre 2008)

lunedì 24 novembre 2008

BERLUSCONI E LA CRISI FINANZIARIA

Il premier ha incitato i consumatori a spendere, e ad aver fiducia nel mercato. Sembra che non sappia che in Italia ci sono almeno sette milioni di poveri. Poveri veri, e potrebbe essere una sottostima. Non è che non vogliamo cambiare la macchina ogni sei mesi: ci mancano proprio i soldi per farlo. Berlusconi non sa cosa voglia dire tirare la cinghia; dovrebbe fare una prova, come fece quell'imprenditore che provò a sopravvivere con il salario che pagava ai suoi operai. Poi l'imprenditore aumentò il salario ai suoi, avendo capito che proprio non ce la facevano.Berlusconi ha proposto una innovazione fiscale utile al rilancio delle imprese: pagare l'iva solo ad incasso avvenuto, non molti mesi prima. Le ditte si rovinano anticipando l'iva, specie le ditte che lavorano con gli enti pubblici. Brunetta potrebbe invitare gli enti pubblici a cacciare i soldini in tempi decenti. Perché continuare ad avallare comportamenti disonesti da parte dei preziosi dirigenti dello Stato e degli enti pubblici? Berlusconi dice che il nostro sistema bancario è solido, ed è vero. Il problema è che i conti in rosso sono i nostri. Siamo noi quelli bidonati dai titoli spacciati dalle banche. Abbiamo ancora meno liquidità, proprio perché i nostri scarsi investimenti sono andati in vacca. Grazie a chi? Alle banche naturalmente. Forse Berlusconi non si è accorto che la crisi dell’economia reale è già arrivata da un pezzo. Tutte le volte che le borse scendono, un giorno sì ed uno no, c’è almeno una piccola ditta che chiude per mancanza di liquidità. Ci sono in Italia tantissime aziende, piccole e medie, che producono beni vendibili, ma chiudono lo stesso. Come mai ha chiuso finanche la Motorola di Torino, e come mai avevamo bisogno della Motorola per assemblare telefonini? A queste domande dovrebbe rispondere Berlusconi, e provvedere in merito. Sono decenni che l’approccio finanziario si impone sull’economia reale, minandola. Un esempio: le quote latte. Qualche incompetente, o peggio mazzettaro, ci ha imposto di distruggere il latte “in esubero”. Parlare di latte in esubero è un’idiozia; bastava regalarlo ai bisognosi, e quelli non mancano mai. Le quote latte (ma anche le quote pomodori) dovevano servire a garantire la giusta retribuzione ai produttori. Non ha funzionato, ed i prezzi sono sfuggiti ad ogni controllo. Solo in questi giorni, in sede UE, le nostre quote latte sono state incrementate. Segno che il nostro ministro dell’agricoltura ha capito la differenza tra economia finanziaria ed economia reale. Un buon inizio.

IL PARTITO DEMOCRATICO VERO, E QUELLO FINTO

Si chiamano allo stesso modo, ma quello americano è decisamente più vecchio, solido e collaudato. Il PD italiano è stato assemblato estemporaneamente per controbattere Berlusconi, ed ha subito perso le elezioni. Quello americano le elezioni presidenziali invece le ha appena vinte. Del resto, Obama è Obama, Veltroni è un'altra cosa! I due PD hanno poco o niente in comune. Quello italiano è un'accozzaglia selvaggia di ex democristiani e di ex comunisti. Gli ex democristiani del PD provengono datutte le correnti della DC, dalla Bindi alla Binetti: un vero casino. Gli ex comunisti del PD sono gli ex diessini, che hanno dismesso anche le fotocopie della falce e del martello. I vetero-comunisti nel PD non li hanno proprio voluti; così sono stati buttati fuori dal parlamento assieme agli inutili verdi radical chic. La più grossa differenza tra il PD americano e quello italiano è che i politici statunitensi, quando vanno all'opposizione, non sparano continuamente sul pianista. Democratici e repubblicani americani hanno una cultura di governo. Il PD ha viceversa ereditato la “cultura” anti-sistema del vecchio PCI. I repubblicani americani non si opporranno ad Obama per partito preso, perché hanno rispetto per le istituzioni. Gli americani sono nazionalisti, noi ci vergogniamo solo a pensarlo. Gli americani non si lamentano se devono sbaraccare tutta l'amministrazione quando cambia il presidente. Per loro è logico che il nuovo presidente voglia avere a che fare solo con gente di propria fiducia. In questo modo, si eliminano i passacarte professionisti, che da noi sono la norma. Gli americani cercano gente nuova, con idee nuove. Noi ci crediamo più furbi di chiunque, ed in parlamento stipiamo torme di ottantenni, che ragionano come ottantenni. Il PD italiano è un collage, più che un partito.Veltroni comanda poco o niente. Invece il Partito delle Libertà è un dato di fatto. Berlusconi ha costruito e dissolto Forza Italia, in poco più di quattordici anni. Negli Stati Uniti, c'è una specie di contrapposizione di classe: i democratici rappresentano i ceti medio-bassi, i repubblicani quelli alti. Da noi questo non avviene, perché Berlusconi non si limita a politiche che supportino i ricchi: non è scemo. Nel PD italiano ci sono parecchi piccoli comunisti con un grosso portafoglio. Come possono sperare di parlare il linguaggio dei cassaintegrati? Chi, tra i politici di vertice del PD diVeltroni, ha mai lavorato sul serio? Meno male che non si chiamano “Partito deiLavoratori”. Tremonti, Brunetta, Gelmini fanno i ministri, e sono contestati ferocemente per quello. Può darsi che sbaglino qualcosa, ma è meglio proporre dei correttivi che dire sempre no a tutto. Il PD italiano non è neppure stato in grado di individuare il presidente della commissione di vigilanza RAI. Così Villari è stato eletto dal centro-destra. Punti nel vivo, i veltroniani hanno tirato fuori il nome di Zavoli (largo ai giovani!), ma Villari a quella poltrona si era già affezionato. Unica soluzione: radiarlo dal partito, come ai tempi di Stalin e dei viaggi premio in Siberia. Maledetti bulgari! Forse la più significativa differenza tra i partiti italiani e quelli USA è che i secondi non devono sistemare torme di incapaci in posti di sottogoverno.L'etica protestante pretende la meritocrazia. Nessun ministro, governatore, deputato, senatore americano è un incapace, buono solo ad aggregare voti. Sarebbe bello dirlo anche per l'Italia.

venerdì 21 novembre 2008

La nostra proposta sulle posizioni organizzative

Anestesia e Rianimazione
6 criticità
18000
Baldi e Riberi
1 criticità
3000
Cardiochirurgia Deg,CO
2 criticità
6000
Cardiologia
2 criticità
6000
Chirurgia Generale Deg,CO
8 criticità
24000
Chirurgia Oncologica
1 criticità 3000
Chirurgia Plastica
1 criticità 3000
Chirurgia Toracica Deg,CO
2 criticità
6000
Chirurgia Urgenza Deg,CO
3 criticità
9000
Chirurgia Vascolare Deg,CO
3 criticità
9000
COES DH
2 criticità
6000
Dermatologia Deg,CO,DS
3 criticità
9000
Ematologia
2 criticità
6000
Endocrinologia Oncologica
1 criticità 3000
Endocrinologia,Malattie Metaboliche Osso
1 criticità
3000
Gastroepatologia
2 criticità
6000
Geriatria
1 criticità
3000
Maxillo Facciale
1 criticità
3000
Medicina Generale
6 criticità
18000
Medicina Osservazione
1 criticità
3000
Medicina Urgenza
1 criticità
3000
Nefrologia
1 criticità
3000
Neurochirurgia Deg+CO
2 criticità
6000
Neurologia
2 criticità
6000
Neurologia,Pneumologia,Reumatologia
1 criticità
3000
Oncologia Medica
2 criticità
6000
ORL Deg,CO
3 criticità
9000
Ortopedia Deg,CO
2 criticità
6000
Pronto Soccorso
2 criticità
6000
Psichiatria
2 criticità
6000
Radiodiagnostiche
6 criticità
18000
Urologia Deg,CO,DS
3 criticità
9000
Affari Generali
vicariale
3000
Controllo di Gestione
vicariale
3000
GEF
vicariale
3000
Ingegneria Clinica
vicariale
3000
Legale
vicariale
3000
OSRU
vicariale
3000
Patrimonio
vicariale
3000
Personale
vicariale
3000
Provveditorato
vicariale
3000
SITRA
vicariale
3000
URP
vicariale
3000

per un totale di
261000
euro

FIALS, FSI, Nursing Up, UGL, UnSiAu

SEPOLCRI IMBIANCATI

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.”
Che dire di quel noto sindacalista che sostiene che non ci interessa recuperare duecentomila euro dalle posizioni organizzative, purché ci garantiscano gli incentivi?
Dove era quel sindacalista quando noi sostenevamo che gli incentivi non dovessero essere toccati? Sono pochi 200mila euro? Dobbiamo continuare a regalarli ai nostri colleghi, che "stanno simpatici" all'amministrazione?
Siamo partiti coll'idea di un asilo per i figli dei dipendenti. Volevamo venir loro incontro, con prezzi adeguati. Ora... ci troviamo con una cattedrale nel deserto: un asilo per bimbi ricchi (495 euro/mese).
Per costruire quel parcheggio, hanno abbattuto alberi secolari. Ora, poco dopo le sette del mattino, non si riesce più ad usufruire dei posti a rotazione: per parcheggiare, bisogna pagare la GTT! Noi, a dire il vero, abbiamo visto gente che riesce ad entrare ed a parcheggiare a tutte le ore. Specialmente le ditte esterne.
Hanno smontato una mensa che funzionava abbastanza bene, gestita da personale interno. Ora è affidata ad una ditta privata, che lesina sulle pagnotte! E tutti gli utenti si lamentano del servizio, e rivendicano i buoni pasto. Ma continuando così, l'amministrazione risparmia. È vero che paghiamo anche per pasti non erogati?
Cosa dire di tutti quei verticalizzati, ai quali era stato promesso una “team leadership”, ed ora attendono una collocazione? Ci pareva che la Direzione Sanitaria avesse le idee chiare. Invece no, evidentemente!!

lunedì 17 novembre 2008

LA GEMEAZ E LE SUE PAGNOTTE

Alla c.a. del Direttore SC Economato
dott.Massucco
Abbiamo notato, in data 11 e 12 novembre 2008, come il personale della Gemeaz si sia accanito nel far "restituire" la seconda pagnotta o il pacchetto di crackers in eccedenza, come se questo bastasse a risolvere i problemi organizzativi della mensa. Si direbbe che la Gemeaz (non ce l'abbiamo con il personale) abbia deciso una ritorsione nei confronti dell'utenza, forse per rispondere all'invasione da parte degli uomini dell'UCQ, che, peraltro, pare non si siano resi conto che i vassoi non sempre si trovano accanto alle tovagliette. Sembrano sciocchezze, ma fanno perdere tempo. Analogamente, gli utenti gironzolano a lungo per trovare le tre posate, che si trovano in posti differenti (ed a volte sono sporche). Questa mensa risente della mancata canalizzazione dell'utenza: il sistema a "isole" funziona negli autogrill, non necessariamente nelle mense aziendali. Dovremmo avere personale dedicato alle isole, ed altro preposto ai rifornimenti. Ci segnalano, tra le altre cose, uno spazio ridotto tra tavolini e sedili: cose già dette più volte, e a quanto pare inutilmente. Alla "cassa" sovente si formano code assurde, dovute al fatto che una sola delle bollatrici è attivata, e manca la canalizzazione di cui sopra. Riteniamo che l'azienda, piuttosto che inviare l'UCQ ad effettuare ispezioni sui generis, dovrebbe vigilare sulla corretta applicazione del capitolato, a partire dal personale della ditta, che è quantitativamente insufficiente, e non basta la buona volontà che profondono a fare funzionare le cose. Come mai ultimamente pare che la Gemeaz abbia altresì deciso di risparmiare sulla quantità dei primi piatti?
Distinti saluti
Torino 13.11.08
CGIL
CISL
COBAS
FIALS
FSI
NURSING UP
UGL
UIL
UNSIAU

domenica 16 novembre 2008

NOI FANNULLONI, LORO LADRONI

Si dice che un barbiere, che regola le capigliature dei nostri preziosi onorevoli, sia pagato più del vicepresidente USA! La presidenza della repubblica ci costa il doppio della monarchia britannica. Al compagno Cossutta, hanno dato una specie di liquidazione, per reinserirsi nella vita civile: quasi quattrocentomila euro! Alla faccia della liquidazione, e alla faccia del compagno! Ma noi ci scandalizziamo solo per due minuti; poi torniamo ad occuparci del campionato di calcio e dei reality show. Brunetta continua a darci dei fannulloni e degli assenteisti per professione di fede. Come mai, ci chiediamo, non raddrizza la schiena ai direttori, ai dirigenti ed ai medici della mutua? Per lo stesso motivo per cui la maledetta casta dei politicanti non ha ridotto i posti in parlamento, si è aumentata lo stipendio, ed ha riciclato tutti i “trombati”, utili aggregatori di voti. Brunetta, rappresentante della suddetta casta, pretende che siamo solo noi lavoratori dipendenti a tirare la cinghia. Loro no! La fottuta casta ha sviluppato una convinzione induista: loro sono i bramini (nati per gozzovigliare), noi siamo i paria (e dobbiamo tirare la carretta assieme agli asini). Come mai tutte le notizie più scandalose ci scivolano addosso? Siamo troppo furbi o troppo scemi? Di certo, tra tutte le professioni di cretineria, quella italica si differenzia da quella francese, tedesca, americana ed inglese. Inconsciamente ci consideriamo delle cime, visto che gli stranieri vengono ad ammirare le nostre rovine. Ma quelle sono rovine romane, non le “nostre”. Le nostre sono gli stabilimenti industriali dismessi: bella roba di cui vantarsi. Nei paesi civili, dopo un po' gli avversari politici la piantano di remare conto. Da noi la contrapposizione è tra quelli che spremono e quelli che sono spremuti. Quelli che spremono e quelli che sono spremuti sono sempre gli stessi. Dovremmo parlare di più caste, non di una sola. I figli dei docenti devono poter fare i docenti; così i giovani più brillanti, ma di nascita meno illustre, scappano all'estero, dove sono bene accolti. Qualora però dovessero tornare in Italia, in nome di un ingiustificabile amor di patria, si troverebbero a fare i precari, cioè la fame. I figli dei dirigenti devono fare i dirigenti, anche se non sono delle volpi. Perché Brunetta non la pianta di scocciarci con la mutua, ed inizia ad occuparsi della designazione dei direttori da parte dei partiti? Abbiamo visto che non sempre “privato è bello”: la Motorola, solo per fare un esempio, ha scaricato fior di italici ingegneri, dopo aver incassato fior di sovvenzioni. Il pubblico non sempre è “brutto”: basterebbe affidarlo a gente che sappia leggere e scrivere, e che rubi un po' meno. Solo un po', giusto per gradire. Si sa che i lavori pubblici non servono a realizzare infrastrutture, bensì a garantire mazzette. Che ne dice il nostro eroico ministro della funzione pubblica? Come si vede, non è solo una questione di tornelli, caro Brunetta!


A PROPOSITO DI ELUANA

Mi chiedo cosa sia tutta questa fretta di ammazzare del tutto Eluana Englaro. Per farlo, il padre ha messo in campo giudici ed avvocati. Tutti quei soldi poteva spenderli diversamente, per la vita piuttosto che per la morte. In più: ammazzarla di sete non è il massimo dello stile. Se proprio la famiglia si è scocciata di assisterla, faccia una donazione alle suore, e si dimentichi della povera creatura. Il Vaticano, spronato dall’ultimo show della cassazione, scende in campo in maniera ancora più massiccia; perché forse è la prima volta che 'ste toghe rosse affermano il diritto di lasciare morire un essere umano in coma. Quell'altro che ha chiesto ed ottenuto di morire, era paralizzato quasi completamente ed era abbastanza cosciente. Per sapere cosa ne penserebbe Eluana, dovremmo credere al padre, dice lui. A me quello non piace per niente; quella sua faccina triste, non mi convince. Inoltre diffido di uno che abbia affibbiato alla figlia un nome che inizia con la “E”, solo perché con la “E” inizia il cognome. Che significherebbe questo “EE”? Escursionisti esteri? Chi può escludere che Eluana viva in un mondo di sogni? Chi può escludere che lei sia felice? Dobbiamo credere a quei medici, che dicono di non rilevare in lei alcuna attività cerebrale? Medici rianimatori che non sanno rianimarla. I dentisti che non sanno curare i denti vanno a zappare, i rianimatori che non rianimano no. Il corpo di Eluana ha voglia di vivere, e lo dimostra guarendo dalle malattie batteriche e virali. Io inviterei i giudici ad occuparsi piuttosto di tenere in galera i criminali. Inviterei i politici a fare una legge, che impedisca ai giudici di inventarsi le regole del gioco in tema di eutanasia. I radicali non contano: quelli straparlano da sempre. Sono attendibili quanto gli scioperi della fame di Pannella: tutta roba fasulla. Infatti è sempre più grasso. La sinistra antagonista, quella esclusa dal parlamento (ma non dal sottogoverno), plaude all'eutanasia di Eluana. Il PD è ovviamente frammentato: gli ex comunisti forse direbbero sì, gli ex democristiani dovrebbero dire di no. L'eutanasia non è di sinistra, a meno che non si voglia definire tale quella posta in essere da Stalin, Mao, Castro ed altri dittatori ammantati di rosso. La destra, che si richiama a Dio, patria e famiglia, dovrebbe essere contro l'eutanasia, a meno che si vogliano rifare alle tradizioni spartane. La destra, in questo frangente, ha tutto l'interesse a tifare per il Vaticano e, specialmente, per la vita di Eluana. Insomma, mi chiedo: quel posto letto vogliamo proprio liberarlo? Le suore hanno risposto anche a quest’ultima domanda, affermando di non chiedere alcunché per continuare ad occuparsene.




martedì 11 novembre 2008

SPAMASSASSIN!

Al Direttore Generale
e,p.c.
al Direttore Amministrativo
alla RSU
Con riferimento alla nota prot.0083089 dell'11.11.08, La informo che le mie comunicazioni sindacali sono inviate a soggetti, associati e non, che hanno espressamente chiesto di riceverle. A quanto pare, i miei volantini piacciono anche alla concorrenza, ma non a tutti: solo a quelli che li capiscono. A quelli che non li apprezzano non li mando; se lo facessi, si potrebbe configurare uno SPAM. Trattandosi però di comunicazioni sindacali, rivendico il diritto all'invio di e-mail anche ad indirizzi istituzionali, tipo le SC. L'art.6 del CCIA cita espressamente l'accesso alla rete. Caso mai si dovesse interpretare restrittivamente detto articolo, spetterebbe al tavolo congiunto sindacati/amministrazione, e non alla sola amministrazione. Il fatto, che ora le mie e-mail contengano dei collegamenti verso blog, è merito delle riflessioni che hanno fatto seguito a contatti con il Sig.Deserventi. La mia casella di posta elettronica aziendale è stata riattivata, tempo fa, dal Dott.Parodi. Pertanto la Sua lettera è quantomeno intempestiva: sarebbe stato più educato contattarmi prima di tirarmi dietro niente meno che uno SPAMASSASSIN! Questa dove l'avete trovata? Sui fumetti?
Distinti saluti
il segretario regionale UnSiAu
dott.Marco Roccati

lunedì 10 novembre 2008

LE POSIZIONI VICARIALI E LE CRITICITÀ

Questa proposta consente di dimezzare la spesa per le posizioni organizzative, da 400 a 200 mila euro. Riteniamo si debbano premiare le vicarialità, cioè chi sostituisce il direttore della SC. Fortunatamente i casi sono pochi e ben definiti. Abbiamo distinto le vere SC dagli ex uffici di staff: non è il caso di trattarli allo stesso modo. Le SC potrebbero giustificare due posizioni vicariali da 6000 euro. Gli uffici di staff una da 4000. Ovviamente, se nella SC o nell'ufficio di staff ci sono dirigenti, possiamo risparmiare la posizione organizzativa. Nei dipartimenti ne ipotizziamo due: una infermieristico/tecnica ed una amministrativa. Abbiamo individuato altresì, come destinatarie di posizione organizzativa, almeno 13 criticità: prevalentemente reparti con una grande occupazione dei posti letto. Partiamo dal presupposto che questo sia un ospedale. Galanzino e Giunta paiono averlo dimenticato. Davini dovrebbe saperlo.

Anestesia 4000 x2
Capo Collo 4000 x2
Cardiovascolare 4000 x2
Chirurgia 4000 x2
Diagnostica Immagini 4000 x2
Diagnostica Laboratorio 4000 x2
Emergenza 4000 x2
Medicina 4000 x2
Neuroscienze 4000 x2
Oncoematologia 4000 x2
Riabilitativo 4000 x2
Economato 4000
GEF 6000 x2
Personale 6000 x2
Provveditorato 4000 x2
Controllo di Gestione 4000
Ingegneria Clinica 4000
Legale 4000
OSRU 4000
Patrimonio 4000
SITRA 4000
URP 4000
criticità_Medicina 1, 4000
criticità_Medicina 3, 4000
criticità_Medicina 5, 4000
criticità_Medicina 6, 4000
criticità_Medicina 7, 4000
criticità_Med.Urgenza 4000
criticità_COES x2, 4000
criticità_Day Surgery 4000
altre criticità 4000 x4

OBAMA: “UN BASTARDINO COME ME”.

Il prossimo presidente USA si riferiva al suo quadrupede di casa, che, in ossequio alla correttezza politica, non sarà di razza. Darsi del bastardino significa mettere le mani avanti rispetto alle riflessioni sulla sua ascendenza. Prima che glielo dicano gli altri, lo ha detto lui, e neppure Berlusconi avrebbe osato tanto. Se però ci avesse provato, il PD avrebbe organizzato un'apposita manifestazione a Roma, di sabato. Berlusconi, dopo la battuta sull'abbronzatura di Obama, ha telefonato al neo-presidente USA, ma pare che quest'ultimo non gli abbia chiesto chiarimenti. Significa che quelli del PD sono decisamente poco furbi, perché perdono tempo con le battute di Berlusconi, invece di occuparsi, ad esempio, delle fabbriche che chiudono in Italia. Dire abbronzato non è come dire negro, eppure il termine “negro” fino a non molti anni fa era in uso comune. Poi qualche debole di stomaco ha pensato fosse meglio chiamarli “neri”, che sarebbe la traduzione di “black”. La grande innovazione linguistica e culturale va di pari passo con quella che ridefinisce i portatori di handicap come “diversamente abili”. Sarebbe meglio non parcheggiare sul marciapiede, così da evitare che gli handicappati, o diversamente abili che siano, debbano passare con le carrozzine sulla strada. Quando ti stirano, non è una grande soddisfazione sapere di essere stati “diversamente abili”. L'abbronzato Obama ha già iniziato a lavorare, ribadendo all'Iran che il loro programma nucleare deve essere interrotto. Così i terroristi hanno già iniziato a minacciarlo di morte, e non è ancora formalmente presidente. Le cretinate del PD sono l'ultimo dei suoi pensieri. C'è la crisi economica, per nulla finita. Negli States c'è il primo presidente afro-americano, ma è altresì vero che parte in salita. Se chiudono General Motors, Ford e Chrysler, ci saranno milioni di disoccupati. Se il più grosso problema di Obama fosse la sua abbronzatura, o l'essere “bastardino”, dormirebbe meglio la notte. I poverini del PD avevano tifato per lui, ma stancamente come tutto quel che fanno. La notte tra il 4 ed il 5 novembre sono rimasti svegli, ma solo per modo di dire. Non hanno retto fino alle sei, e non hanno quindi partecipato alla festa degli americani romani, che invece erano ben svegli. Veltroni non era quello delle notti bianche? Berlusconi è un po' ruspante, ma almeno cerca di fare. Litiga con Fini, che è più parlamentarista: uno a cui piace scaldare la sedia. Fini offre il fianco a D'Alema, che, scaldapoltrone lui stesso, cerca di tornare in auge. Per anticipare Berlusconi, potremmo suggerirgli di non fare battute sul prossimo cucciolo di Obama, specie se sarà bianco e nero: dire “bastardo bianconero” non sarebbe calcisticamente corretto.

mercoledì 5 novembre 2008

Cosa dire di Obama?

Di Obama è stato detto di tutto, bene e male, ma evidentemente anche i tentativi di denigrarlo hanno contribuito a rendergli merito. Per provare a tagliargli politicamente le gambe, hanno scavato nel suo passato, che però non è il passato di un terrorista e neppure di un sovversivo. Obama ha stravinto, oltre le più rosee previsioni. Quindi non è stato votato solo dai neri e dai diseredati. Grazie a lui, gli americani sono andati in massa alle urne (ed anche questa è una novità) sobbarcandosi lunghe code. Bisogna riconoscere peraltro che McCain ha combattuto fino alla fine. Poi il repubblicano ha ammesso la sconfitta, e si è congratulato con Obama. Anche la tremenda Condoleezza Rice si è felicitata con Obama per il fatto che un nero, sebbene democratico, sia asceso alla casa bianca. I nostri politicanti difficilmente ammettono la sconfitta, ed ancora più difficilmente si congratulano con gli avversari. Da noi, la contrapposizione perdura a lungo, oltre ogni logica, e tutte le scuse sono buone per rinfocolare la rissa. Veltroni ha ridicolamente cercato di assimilare i democratici USA con quelli del PD! Veltroni aveva già provato ad identificarsi con Obama, copiando il "yes, we can", ma non ha funzionato. Berlusconi ha detto di essere sempre andato d'accordo con i presidenti americani, democratici compresi. E questo è vero. In Italia, i politicanti trovano sempre l'accordo quando devono aumentarsi lo stipendio da parlamentari, e solo allora. Napolitano ha rimarcato come, nel discorso di Obama, dopo il successo elettorale, il neo-presidente USA abbia ripetuto più volte “unione” ed “unità”. Napolitano dice che dovremmo imparare da Obama a fare gruppo e nazione. Obama ha vinto in maniera tanto massiccia e netta, che il suo partito si è affermato sia alla camera che al senato. Le borse asiatiche sono subito balzate in avanti; segno che l'affermazione dell'afro-americano è stata vista come un passo avanti verso la stabilizzazione economica. Peccato che poi, altrettanto repentinamente, le borse siano cadute in picchiata. In Kenya, i parenti di Obama sono contenti che il mondo si sia accorto dell'Africa. Annettere il Kenya agli Stati Uniti sarebbe sempre meglio che invadere l'Iran. Gli americani hanno Obama, che è giovane ed alto di statura. Noi abbiamo Berlusconi che ha settantadue anni e tanta voglia di crescere. In cosa abbiamo sbagliato? Gli statunitensi ci hanno dimostrato di essere un popolo tutto sommato ancora giovane ed ancora ottimista. Mandare alla casa bianca un afro-americano sembrava un'assurdità. Obama deve però ringraziare anche Bush: dopo di lui, si doveva per forza provare a risalire. Anche Bush si è congratulato con Obama, perché gli americani hanno più classe di noi, e questa è una tremenda constatazione.

IL NOSTRO QUATTRO NOVEMBRE

IL NOSTRO QUATTRO NOVEMBRE
Ed alle 12.50 del 4 novembre, al termine della solita quasi completa perdita di tempo, il dottor Giunta estrasse dal suo cappello a cilindro il prospetto delle nuove posizioni organizzative. La premessa di Giunta fu che l'amministrazione ritiene indispensabili le posizioni organizzative, specie ora che ci sono i dipartimenti. I dipartimenti ci sono da una decina d'anni, ma lui se ne è accorto solo adesso. Secondo Giunta, i sindacati servono solo a decidere quanto spendere in posizioni organizzative, come tetto massimo. Poi l'amministrazione deciderà a chi darli, quanto, come e perché. L'amministrazione potrebbe pure decidere di sforare (come ha già fatto), oppure di tenere in caldo alcune posizioni organizzative. Anche adesso l'azienda costruisce posizioni organizzative attorno a persone in via di pensionamento. Comunque vada, mai e poi mai restituirà qualcosa sul fondo incentivi. Il flusso dagli incentivi deve avvenire a senso unico: a vantaggio delle posizioni organizzative, e le PO sono una “cosa loro”. L'amministrazione ha finanche inventato una quarta tipologia di posizione organizzativa: la cosiddetta “nuova C”; non potevano chiamarla “D”? La nuova C ammonterebbe a 3100 euro annui, e spetterebbe ai segretari di dipartimento. Notare che la nuova C corrisponderebbe a non più di una quindicina di ore di straordinario al mese; ed agli assegnatari di posizione organizzativa gli straordinari non sono pagati. Se ci riferiamo a persone che abbiano un orario lavorativo soggetto a molte variabili, converrebbe loro farsi pagare gli straordinari. Infine Giunta ci disse che attualmente loro spendono, dei nostri soldi, 410.000 euro, ma gliene servirebbero altri quaranta o cinquantamila.
In incremento:
-fascia A(8500euro)_GEF(1), Controllo di Gestione (1),
-fascia B(7000euro)_Personale(1), Legale(1), OSRU(4), Patrimonio(1), Provveditorato(2), SITRA(2), RID Sanitarie(11)
-fascia C(4350euro)_Ingegneria Clinica(1), Organizzazione Attività Amministrative(1), Provveditorato(1)
-nuove C(3100euro)_AAGG(1), Informatica e Telematica(1), Logistica(1), Patrimonio(1), Tecnico(1), SITRA(2), Direzione Sanitaria(2), Dipartimenti Interaziendali(2), RID Amministrative(11)
Nota 1: è prevista n.1 PO, fascia B, in Direzione Sanitaria SGAS, come se ci fosse ancora lo SGAS
Nota 2: sono escluse dal conteggio le PO OSRU dei corsi di laurea, che risultano pagate dall'Università. Come mai l'Università paghi delle PO a dei dipendenti ospedalieri è tutto da chiarire

lunedì 3 novembre 2008

Cossiga e le sirene delle autoambulanze

BISOGNA FERMARLI, ANCHE IL TERRORISMO PARTÌ DAGLI ATENEI!
Intervista di Andrea Cangini, QN_Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, 23 ottobre pag.5, a quel simpaticone dell’ex presidente della repubblica, nonché ex picconatore, Francesco Cossiga. Consigli a Maroni, da parte di uno che, prima di lui, fece il ministro dell’interno. In quel periodo, i manifestanti cattivoni scrivevano sui muri “koSSiga”, evidenziando “SS”. Non bisogna far picchiare i liceali, ma solo perché sono troppo piccoli. Non sarebbe bello che in tv parlassero di marmocchi feriti, o magari uccisi! Infiltrare piuttosto provocatori nelle manifestazioni, auspicando che in tal modo i manifestanti siano indotti a bruciare negozi ed automobili. Dopo di che, continua Cossiga, “le sirene delle autoambulanze dovranno sovrastare quelle della polizia e dei carabinieri”. Polizia e carabinieri dovrebbero, a questo punto, mandare tutti i manifestanti all’ospedale; non arrestarli, giacché i magistrati li libererebbero. Picchiare gli studenti ed anche i docenti che li fomentano; anzi prima i docenti, poi gli studenti. In particolare le “maestre ragazzine”, che portano in piazza i loro allievi: vere criminali! Spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio: non una ricetta fascista, bensì democristiana.Cossiga farebbe tutto ciò, se fosse al posto di Maroni, per evitare il ritorno del terrorismo. Cossiga dice che l’Italia è uno stato debole, ed all’opposizione non c’è il granitico PCI, bensì l’evanescente PD. La linea della fermezza di Andreotti, Zaccagnini e Cossiga trovò d’accordo Berlinguer. Il PD è viceversa un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Veltroni si illude di controllare il movimento, ma capirà presto di non potercela fare.

giovedì 30 ottobre 2008

pensionamento40anni_legge133

REGIONE PIEMONTE
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
SAN GIOVANNI BATTISTA
DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
N. .500/514/35/2008 DEL 22/10/2008
OGGETTO
ART. 72 COMMA 11 – DELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133:
PROVVEDIMENTI
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DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
N. 500/514/35/2008 DEL 22/10/2008
OGGETTO:ART. 72 COMMA 11 – DELLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133:
PROVVEDIMENTI
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
SAN GIOVANNI BATTISTA
DI TORINO
L’anno duemilaotto il giorno ____________ del mese di _____________ in
Torino, presso la sede dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di
Torino, in Corso Bramante, 88/90
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Giuseppe GALANZINO
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- visto il D.Lgs. n. 502 del 30 dicembre 1992, così come modificato dal D.Lgs. 7 dicembre
1993, n. 517 nonché dal D.Lgs. 19 giugno 1999 n. 229;
- vista la L. R.. 22 settembre 1994, n. 39;
- visto il D.L. n. 512/94 convertito nella Legge 17 ottobre 1994, n. 590;
- visto il D.P.G.R. del 29 dicembre 1994, n. 5528;
- vista la L.R. del 24 gennaio 1995, n. 10;
- visto il D.P.G.R. del 17 dicembre 2007, n. 98;
- vista la D.G.R. n. 65 – 7819 del 17 dicembre 2007;
- Premesso che:
- il PRR aziendale 2008/2010 di cui la Regione Piemonte ha preso atto con DGR 1-8611
del 16 aprile 2008 contiene alcune direttrici di intervento sia in ordine alla
riqualificazione dell'assistenza nell'ambito dell'AOU, sia in ordine al riequilibrio
economico ed alla riduzione dei costi:
- dal punto di vista strategico-sanitario,il mantenimento dei volumi di prestazioni
attualmente erogate all'interno di un progressivo miglioramento della qualità ed
innalzamento della specialità con la ridefinizione delle prestazioni sanitarie di minor livello
specialistico nella rete regionale;
- dal punto di vista economico-finanziario l'obiettivo dell'equilibrio di bilancio al 2010 da
raggiungersi essenzialmente con la riduzione dei costi relativi all'utilizzo delle risorse
umane nei termini percentuali previsti dalla Legge Finanziaria per l'anno 2007 ( riduzione
1,4% sulla spesa del personale anno 2004), nonché con la riduzione delle assunzioni di tutte
le categorie di dipendenti ad eccezione del personale dedicato all'assistenza sanitaria
(infermieri ed operatori socio-sanitari);
- in considerazione delle dinamiche legate all'acquisizione delle risorse umane,
condizionate, peraltro, dalle restrizioni imposte dal quadro normativo e contrattuale di
riferimento,si è verificato che,da un lato in Azienda opera personale con età media
bassa,dall'altro personale con anzianità contributiva elevata;
- pertanto si rende necessario avviare un processo di riorganizzazione al fine di ottimizzare
la gestione delle risorse umane e di consentire all'Azienda di procedere nel contesto
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normativo di riferimento all'acquisizione di nuovo personale funzionale al perseguimento
degli obiettivi descritti nel PRR 2008-2010;
- a tal fine l'Azienda intende avvalersi della facoltà prevista dall'art.72 c.11 della legge 6
agosto 2008/133 che consente di risolvere il rapporto di lavoro nei confronti del personale
che abbia raggiunto 40 anni di anzianità contributiva ad eccezione dei professori
universitari;
- l'applicazione di tale legge appare ancora più opportuna perché si colloca all'interno di una
strategia di gestione delle risorse umane finalizzata all'avvio delle nuove aggregazioni
dipartimentali ed alla conseguente definizione delle articolazioni sottostanti;
- pertanto si ritiene di proporre un'applicazione graduale della Legge sopra citata;
In particolare:
1) per quanto riguarda il personale del comparto,il collocamento in quiescenza al
raggiungimento del 40esimo anno di contribuzione;
2) per quanto riguarda il personale dirigente che non sia titolare di incarico di direzione
di dipartimento,di struttura complessa o di struttura semplice a valenza
dipartimentale,il collocamento in quiescenza al raggiungimento del 40esimo anno di
contribuzione;
3) per quanto riguarda il personale dirigente titolare di incarico di direzione di
dipartimento,di struttura complessa o struttura semplice a valenza
dipartimentale,l'Azienda si riserva la valutazione dopo l'approvazione dei PRR
dipartimentali e contestualmente del piano di organizzazione finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi assegnati alle strutture aziendali;
- Per quanto riguarda,invece,il personale docente universitario convenzionato con
l'azienda, si ritiene opportuno proporre alla Regione Piemonte ed all'Università degli
studi di Torino la necessità di concordare la perdita dell'incarico di direzione di
struttura complessa al compimento del 70esimo anno di età,fatte salve particolari
esigenze che risultino dagli obiettivi della AOU riconducibili in linea di massima alla
direzione del dipartimento;
- Dopo ampia e approfondita valutazione;
- Sentiti il Direttore Amministrativo ed il Direttore Sanitario che esprimono parere
favorevole ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 3, commi 1
quinquies e 7, cpv. 6, e dell’art. 4, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502,
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così come modificato dal D.Lgs. 7 dicembre 1993 n. 517 nonché dal D.Lgs. 19 giugno
1999 n. 229;
D E L I B E R A
1) Di avviare un processo di riorganizzazione al fine di ottimizzare la gestione delle
risorse umane e di consentire all'Azienda di procedere nel contesto normativo di
riferimento all'acquisizione di nuovo personale funzionale al perseguimento degli
obiettivi descritti nel PRR 2008-2010;
2) Di avvalersi della facoltà prevista dall'art. 72 c. 11 della L. 133/2008;
3) Di dare graduale applicazione all'art. 72 c. 11 della L. 133/2008 che consente di
risolvere il rapporto di lavoro nei confronti del personale che abbia maturato 40 anni
di anzianità contributiva ad eccezione dei professori universitari:
a) per quanto riguarda il personale del comparto, il collocamento in quiescenza al
raggiungimento del 40esimo anno di contribuzione;
b) per quanto riguarda il personale dirigente che non sia titolare di incarico di direzione
di dipartimento,di struttura complessa o di struttura semplice a valenza
dipartimentale, il collocamento in quiescenza al raggiungimento del 40esimo anno di
contribuzione;
c) per quanto riguarda il personale dirigente titolare di incarico di direzione di
dipartimento, di struttura complessa o struttura semplice a valenza
dipartimentale, l'Amministrazione si riserva la valutazione dopo l'approvazione dei
PRR dipartimentali e contestualmente del piano di organizzazione finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi assegnati alle strutture aziendali;
Di proporre alla Regione Piemonte ed all'Università degli Studi di Torino di valutare
che il personale docente universitario convenzionato con l'azienda, cessi
dall'incarico di direzione di struttura complessa al compimento del 70esimo anno di
età, fatte salve particolari esigenze che risultino dagli obiettivi della AOU
riconducibili in linea di massima alla direzione del dipartimento;
Di trasmettere il presente provvedimento al Rettore dell' Università degli Studi di
Torino;
Di trasmettere la presente deliberazione per i provvedimenti di competenza, alla S.C.
Amministrazione del Personale e Relazioni Sindacali al fine di darne debita
informativa alle Organizzazioni Sindacali della Dirigenza ed alle Rsu del Comparto;
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Di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Piemonte – Assessorato alla
Tutela della Salute;
Di dare atto che la presente deliberazione, ai sensi dell'art.28 della L.R. 24 gennaio
1995 n. 10, diventerà esecutiva dopo 10 giorni dalla pubblicazione all'Albo Pretorio
di quest'Azienda Ospedaliero-Universitaria.
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Giuseppe GALANZINO)
F.to in originale
S.C./OSRU/SC/AE
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mercoledì 29 ottobre 2008

SOLO ALTRI CINQUANTAMILA EURO!

Comunicato congiunto COBAS, FIALS, FSI, UnSiAu
Dopo un inizio soft della trattativa del 28 ottobre, l'amministrazione è stata costretta a vuotare il sacco. La ricostruzione dei fondi 2006 e 2007 serve effettivamente a confermare a posteriori quanto già erogato; quindi l'amministrazione ha veramente necessità di raccogliere le firme di almeno venticinque RSU. Questo significa che prima hanno deciso come spendere i nostri soldi, poi ci chiedono se siamo d'accordo. Finora hanno speso in posizioni organizzative, per tre anni consecutivi, quattrocentomila euro annui dei nostri incentivi. Ora, per nulla sazi, ci propongono, in nome dell'organizzazione aziendale, di donarne altri cinquantamila, tipo cambiale in bianco.
Qualche sindacalista si è, come prevedibile, reso subito disponibile a calare le braghe, e, tanto che c'era, di posizioni organizzative ne ha chiesta una in più (per se stesso). Questi sedicenti grandi sindacalisti sono in sintonia con Brunetta per il salario differenziato. Non chiedono nuove risorse, ma suggeriscono di ridistribuire gli stessi soldi: una lotta tra poveri. Una meritocrazia di tessera, inventata sul momento. Forti con i deboli, servili con i padroni. Poi siamo passati alle minacce. Ci hanno detto: “se non firmate la ricostruzione dei fondi, saremo costretti a tagliare gli incentivi”. Che ci provino a tagliare gli incentivi! Questa volta riusciremo a portare in direzione generale anche i più distratti ed i più sonnolenti. Potremmo riuscire ad occupare veramente l'amministrazione. Sarebbe il caso di riunire l'inutile RSU, ma CGIL, CISL e UIL da quell'orecchio proprio non ci sentono. Le posizioni organizzative dovremmo rivederle tutte, per capire se i soldi già erogati siano stati meritati o meno. Non parleremo solo delle nuove P.O., ma di tutto il pacchetto: se siano giustificate, quali siano i loro obiettivi, quanto pagarle. Non tireremo di certo la cinghia noi, per aiutare Galanzino, Giunta e Davini a fare bella figura con i loro protetti.