lunedì 3 novembre 2008

Cossiga e le sirene delle autoambulanze

BISOGNA FERMARLI, ANCHE IL TERRORISMO PARTÌ DAGLI ATENEI!
Intervista di Andrea Cangini, QN_Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, 23 ottobre pag.5, a quel simpaticone dell’ex presidente della repubblica, nonché ex picconatore, Francesco Cossiga. Consigli a Maroni, da parte di uno che, prima di lui, fece il ministro dell’interno. In quel periodo, i manifestanti cattivoni scrivevano sui muri “koSSiga”, evidenziando “SS”. Non bisogna far picchiare i liceali, ma solo perché sono troppo piccoli. Non sarebbe bello che in tv parlassero di marmocchi feriti, o magari uccisi! Infiltrare piuttosto provocatori nelle manifestazioni, auspicando che in tal modo i manifestanti siano indotti a bruciare negozi ed automobili. Dopo di che, continua Cossiga, “le sirene delle autoambulanze dovranno sovrastare quelle della polizia e dei carabinieri”. Polizia e carabinieri dovrebbero, a questo punto, mandare tutti i manifestanti all’ospedale; non arrestarli, giacché i magistrati li libererebbero. Picchiare gli studenti ed anche i docenti che li fomentano; anzi prima i docenti, poi gli studenti. In particolare le “maestre ragazzine”, che portano in piazza i loro allievi: vere criminali! Spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio: non una ricetta fascista, bensì democristiana.Cossiga farebbe tutto ciò, se fosse al posto di Maroni, per evitare il ritorno del terrorismo. Cossiga dice che l’Italia è uno stato debole, ed all’opposizione non c’è il granitico PCI, bensì l’evanescente PD. La linea della fermezza di Andreotti, Zaccagnini e Cossiga trovò d’accordo Berlinguer. Il PD è viceversa un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Veltroni si illude di controllare il movimento, ma capirà presto di non potercela fare.

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