mercoledì 28 gennaio 2009

STUPRO GUIDONIA, PRESI SEI ROMENI GRAZIE AD INTERCETTAZIONI

Ieri mattina, alle 6.43, la Reuters ha comunicato alla stampa che i carabinieri avevano fermato sei romeni, quattro dei quali con l'accusa di aver aggredito fra giovedì e venerdì una coppia a Guidonia, vicino a Roma, stuprando la giovane e picchiando il fidanzato. Ieri sera tardi, su RAI 3, la Dandini e Vergassola continuavano a parlare della battuta di Berlusconi, e non dello stupro e dell'arresto dei criminali. Berlusconi è fin troppo tollerante con certi personaggi che, mantenuti dalle nostre sovvenzioni obbligate alla TV di Stato, attaccano il premier, e non danno il giusto risalto all'operato della magistratura e delle forze dell'ordine. Purtroppo Berlusconi non è nuovo a battute di difficile comprensione, e la sua esuberanza permette a quelli del PD di indignarsi. I fatti però danno ragione all'azione dello Stato, ed al governo c'è il centro-destra, non Veltroni. La coppia aveva denunciato di essere stata aggredita da cinque stranieri, mentre si trovava all'interno della propria auto, parcheggiata in una strada sterrata di Guidonia. Gli aggressori, secondo la testimonianza delle vittime, hanno picchiato selvaggiamente il giovane, chiudendolo nel bagagliaio, per poi stuprare a turno la donna. I quattro romeni accusati di violenza sessuale - due dei quali in Italia da poche settimane - hanno tra i 20 e i 23 anni, mentre gli altri due, che devono rispondere di favoreggiamento, hanno qualche anno di più. I sei erano ospiti di connazionali. Non è ancora chiaro se avessero un lavoro o se alcuni di loro abbiano precedenti penali. Quattro di loro sono stati fermati mentre cercavano di scappare a bordo di un'auto, al casello di Tivoli. Certa marmaglia, essendo “comunitaria” può venire liberamente in Italia, e ci vengono pensando che da noi si possa fare di tutto. Al loro Paese, li avrebbero impiccati. Non è un problema di razzismo: il punto è che finora la feccia si è riversata liberamente in Italia. “Si è raggiunto questo risultato con un'investigazione di tipo tradizionale e risorse tecnologiche di cui si parla in questi giorni, in ragione di disegni di legge che vorrebbero modificarle", ha commentato il procuratore di Tivoli Luigi De Fichy, in occasione della conferenza stampa al Comando generale dell'arma dei carabinieri, in riferimento al disegno di legge che vuole restringere i reati per i quali sono autorizzate le intercettazioni. Quello di Guidonia è solo uno degli ultimi casi di violenza sulle donne che si sono registrati nelle ultime settimane a Roma, e che hanno riportato sulle prime pagine dei giornali le polemiche politiche sulla sicurezza. "I carabinieri anche in questa circostanza hanno dimostrato esemplare efficienza e professionalità e un impegno deciso nella lotta alla criminalità", ha commentato il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un messaggio al comandante dell'Arma dei carabinieri Gianfranco Siazzu, in cui ha sottolineato la "scrupolosa, determinata e rapida azione investigativa" dei militari. Al centro del dibattito sui media negli ultimi giorni le critiche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per alcune sue affermazioni sull'impossibilità di mettere un soldato a guardia di "ogni bella ragazza" e le polemiche, aizzate dai politici, sulla decisione di un gip di Roma di mettere agli arresti domiciliari, e non in carcere, un ragazzo di 21 anni reo confesso di aver violentato una ragazza la notte di Capodanno durante una festa in Fiera patrocinata dal Campidoglio.

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