lunedì 5 gennaio 2009

Il piano antineve del comune di Torino

Se ne parlava già sotto Natale, perché questa volta le previsioni del tempo sono state azzeccate, e la neve è caduta a più riprese anche sulla città di Torino. Può darsi che i mezzi spazzaneve siano passati per le strade della città. Può altresì darsi che la neve si sia scocciata di aspettarli, e si sia sciolta da sola. Se la neve e gli spazzaneve non si sono trovati, significa che i secondi hanno fatto un giro molto largo. A dire il vero, la neve ci ha provato a sciogliersi, ma la temperatura quasi polare non l'ha aiutata. Anzi: la neve in alcuni casi si è prima trasformata in acqua, poi in ghiaccio. Tutto ciò per la gioia dei passanti, che pattinavano e cadevano. Fino alla vigilia dell'Epifania, erano presenti, sulla passerella che collega via Ventimiglia al lungo Po, alcuni simpatici blocchi di pseudo-ghiaccio, ideali per i ciclisti intenzionati a finire lunghi distesi. Il ghiaccio, sulla passerella che attraversa il Po a partire da piazza Chiaves, si è sciolto con fatica un po' prima. Ma anche lì nessun segno di sale, ghiaietta o interventi meccanici di rimozione. Il sei gennaio, Epifania, sono finalmente usciti i trattori, ed hanno spalato la neve. Peccato che, lasciando al suolo una patina compressa, tenda a gelare. In quel caso sì che servirebbe la ghiaietta. A proposito del Partito del Nord, dovremmo ricordare ai suoi supporters politici (tipo Chiamparino)che al nord in inverno a volte nevica.

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