lunedì 26 gennaio 2009

La riunione che non c’è stata

Voci di corridoio ci avevano riferito che giovedì scorso si sarebbe tenuta una riunione in direzione generale. Invitati solo quelli della triplice. Argomento: i permessi sindacali, e la penalizzazione in busta paga. In sostanza, il permesso sindacale verrebbe considerato assenza dal processo produttivo, come la mutua. Ovviamente ciò ha suscitato grande allarme nelle organizzazioni sindacali che, almeno dai tempi di Odasso, ed alla faccia della discontinuità, tengono aperti i negozi aziendali durante l’orario d’ufficio. L’amministrazione garantisce che abbiano sufficienti permessi sindacali per farlo, e noi sappiamo quanto i loro uffici siano bravi a fare i conti. Tornando alla riunione fantasma, non ci era pervenuta alcuna convocazione. Quindi avremmo dovuto credere ad una procedura scorretta ed illegittima: l’azienda convoca perché deve informare e contrattare, non in base alle simpatie. Inoltre questa è un’amministrazione espressa dal PD, e loro ci tengono tantissimo alla correttezza ed alla moralità. Ogni tanto arrestano qualche assessore o sindaco, ma quelli sono compagni che hanno sbagliato. Voci provenienti dai diversi angoli dell’ospedale si sono susseguite prima ed anche dopo la riunione che non c’è stata. Si narra che abbiano presenziato pezzi grossi delle segreterie provinciali. Quindi: o siamo in presenza di una illusione visiva ed uditiva di massa, o l’amministrazione ha manifestato una tremenda caduta di stile. Proprio loro che si sono indignati come jene per le foto su Facebook. All’ipotesi della caduta di stile non vogliamo credere, perché conosciamo Galanzino, Giunta e Davini come monoliti della correttezza formale, e non solo di quella. Resta l’ipotesi allucinatoria di massa. Vogliamo credere ad oltranza a questa amministrazione, perché, ad esempio, non taglierebbe mai gli incentivi ai lavoratori. Vogliamo continuare a credere alla saldezza morale dei loro principi perché noi crediamo anche in Babbo Natale ed alla Befana. Ma la nostra preferita rimane la Fata Turchina.

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