venerdì 9 gennaio 2009

Una gran pubblicità per FACEBOOK

In questi giorni, alle Molinette, se ne parla molto: l'infermiera o le infermiere che hanno immesso in rete foto di pazienti non informati. La foto di uno di detti pazienti è stata corretta con una scritta che non è stata ritenuta particolarmente simpatica: "sono ciucco perso" ("ciucco" nel senso di ubriaco). Una caduta di stile, ammessa dall'intestataria dello spazio web su Facebook. Analoga caduta di stile si è registrata da parte dei giornalisti che hanno reso noto il nome dell'infermiera. Lei ha ammesso quello che peraltro non poteva negare, perché su Facebook bisogna comparire con il proprio nome ed il proprio cognome. Presumibilmente la collega non intendeva violare il codice penale, e non è detto che lo abbia fatto. Forse lo appurerà la magistratura, forse no. In sede civile, il paziente definito "ciucco perso" potrebbe chiederle i danni, ma al momento pare si siano fatti sentire solo gli Alcolisti Anonimi. Sul versante disciplinare, l'infermiera ha diritto ad un giusto processo, con la presenza di un sindacalista o un legale. Risulta che l'azienda l'abbia però sospesa prima che il suo caso sia stato vagliato dall'ufficio disciplinare. Una gran fretta di incastrare il "mostro", e di sbatterlo in prima pagina. Visto che in prima pagina c'erano cose più importanti, il "mostro" è finito in cronaca cittadina. Gran polverone anche da parte della procura della Corte dei Conti, che potrebbe chiedere all'infermiera i danni d'immagine. Di certo c'è il giudizio sommario dell'azienda, tipo Bulgaria dei bei tempi. Qualora l'infermiera decidesse di rivolgersi ad un legale di quelli veri, potrebbe eccepire sulla fretta da parte della direzione di apparire quel monolite di integrità che, aziendalmente parlando, non siamo. Qualcuno ha ricordato le non poche storie mazzettare della storia recente di questo povero ospedale. Mai come ora si è voluto eccedere nell'espellere il corpo estraneo. Invitiamo l'azienda a rispettare la procedura, senza strafare e senza pre giudicare. Qualche mala lingua ha addirittura detto che le autorità politiche locali sono accorse a stigmatizzare il fattaccio, per distrarre l'opinione pubblica dalla loro incapacità di rispondere all'emergenza neve. In effetti, una correlazione tra quell'infermiera e la neve ci sarebbe: lei lavora al pronto soccorso, dove sono arrivati e continuano ad arrivare i poverini che sul ghiaccio sono scivolati ed ancora scivolano. A proposito della procura della Corte dei Conti, auspichiamo che siano altrettanto ben disposti a vagliare situazioni di spesa non proprio legittima. Il ventitré dicembre l'azienda ha deliberato sulle posizioni organizzative. Non avrà mica confermato le posizioni organizzative non concertate con la rappresentanza sindacale unitaria? Non avranno per caso confermato i termini di un accordo sindacale scaduto nel 2006?

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