lunedì 19 gennaio 2009

CONFLITTO DI CLASSE MEDIO ORIENTALE

Il conflitto tra palestinesi ed israeliani coinvolge due etnie e due religioni abbastanza simili. Gli ebrei sono infatti originari di quell'area di transizione tra Africa ed Asia. Nel corso dei secoli, gli ebrei si sono inevitabilmente mescolati con altre etnie, ma non al punto di distaccarsi apprezzabilmente dal ceppo originario. Israeliani e palestinesi si odiano come facevano e forse fanno ancora serbi e croati. Uno scontro quasi fratricida. Israeliani e palestinesi sono parte di una più ampia etnia di pelle chiara, come gli europei. Dal punto di vista della religione, fino a prova contraria, palestinesi ed ebrei adorano lo stesso Dio. Il fatto di essere entrambi monoteisti evidentemente non favorisce l'armonia, ma questo è un difetto proprio delle religioni, come pare abbia detto Marx. Del resto le due guerre mondiali sono state combattute prevalentemente tra monoteisti, ma non a causa di santi e sacramenti. Il Dio della razza bianca ha quindi avuto i suoi buoni motivi per prendere sempre più le distanze, come si evince dall'Antico Testamento, da quei popoli litigiosi ed ottusi (non solo israeliani e palestinesi) che dicevano di adorarlo. Attaccare briga cogli arabi e con i turchi è toccato in passato agli europei: monoteisti contro monoteisti, ma era un pretesto. Il recente conflitto tra israeliani e palestinesi non è etnico e non è neppure di religione. Come accadde per le crociate, potremmo viceversa parlare di conflitto di classe. Un popolo più ricco contro un popolo più povero. I palestinesi si sono lasciati trascinare da Hamas, che mira più al caos che all'ordine. Gli israeliani hanno risposto al fuoco, con gli interessi. Come sempre, in tutte le guerre, ci hanno rimesso i civili ed i poveri. Il motivo della guerra è il denaro o la sua mancanza, non la razza, né Dio. Probabilmente è sempre stato così. I palestinesi devono essere forniti di strutture produttive, in modo da migliorare la loro condizione economica. Quando avranno qualcosa da perdere, non lanceranno più missili e neppure pietre. Avere uno Stato è importante, ma il tessuto produttivo ed economico lo è di più. Inutile manifestare in Italia per i palestinesi o per gli israeliani. Peggio ancora bruciare le bandiere ed imbrattare muri e serrande. Santoro non doveva schierarsi in quel modo con una delle parti. Rai Due è un servizio pubblico, e non una televisione in mano a terroristi. Bisogna proporre soluzioni, non riaccendere fuochi già abbastanza scoppiettanti. Santoro ha miseramente toppato, ed ha fatto bene la Annunziata ad andarsene platealmente dallo studio televisivo di “Anno Zero”.

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