domenica 24 maggio 2009

Le cosiddette "opposizioni"

Franceschini, quello che mandano in giro a parlare con i salumai, ha intimato a Berlusconi di rispondere alle domande di Repubblica. Secondo Franceschini, Repubblica sarebbe sinonimo di "libera stampa", ed un premier dovrebbe essere costretto, in base ad una norma non scritta e non riportata in alcun testo giuridico, a rispondere ai quesiti suddetti, di qualunque cosa si tratti. Non è così, e Berlusconi snobba l'uno (il girovago) e l'altra (la libera stampa). Evita di parlare di Noemi: quella ragazza che è diventata famosa per effetto della sua relazione, vera o presunta, con il Berlusca. Franceschini non vuole proprio capire che all'elettore medio non frega un accidente di quello che fa l'uomo di Arcore sul letto o su qualunque altra superficie atta a performance sessuali. Se Berlusconi riesce ancora a fare l'acrobata del sesso, beato lui! Noemi non lo ha denunciato, vero? Fanceschini, tra una bocciofila e l'altra, ha promesso che ad ottobre si toglierà dalle scatole, e questo gioverà di sicuro al suo partito. Ora vorrebbe che Di Pietro e Casini lo aiutassero a sfiduciare Berlusconi, ma con quali voti? Loro non ci cascano, perché sono ammalati di protagonismo, sono più carismatici di Franceschini, ma non sono scemi. I due o tre partiti che si collocano nella sinistra extraparlamentare del PD si lamentano per non essere stati invitati alla festa. Peggio delle streghe cattive delle favole! Tutti i pezzi della cosiddetta opposizione vorrebbero mettere in difficoltà Berlusconi, ma mancano di argomenti, ed anche di proposte. Grazie alla pochezza delle opposizioni, l'uomo di Arcore sembra sempre più il salvatore della patria. Lo è per esclusione, per mancanza di alternativa. Ora che propone di ridurre i parlamentari con una legge di proposta popolare, non possono più dargli del fascista, per paura di dover ammettere che i fascisti possano raccogliere il consenso della base. Il PD afferma di avere una proposta analoga, ma tutti ci ricordiamo che fu il centro-sinistra ad indire un referendum che impedì detta riduzione. I radicali sono contrari; per forza: sono quattro gatti, e non possono permettersi di diventare due! Ma parliamo di cose concrete: i tedeschi rilanciano su Opel, facendo trovare duro a Marchionne, e noi? Ha detto di sfuggita che la Fiat potrebbe azzerare il marchio Lancia, e nessuno ha fatto una piega. Quei cretini, che continuano a menarla con 'sta Noemi, se ne fregano completamente che un marchio glorioso possa scomparire. Non è bastato regalare la Lancia alla Fiat. Non è bastato che la Fiat abbia snaturato un preziosissimo know how, per appianare verso il basso la media tra le due produzioni. Ora, che della Lancia è rimasto giusto qualche modelluccio, Marchionne la chiuderebbe senza pensarci due volte. E Franceschini che ne pensa? Se non ha un'idea sua, chieda ai suoi nuovi amici delle bocciofile. Quelli di sicuro si ricordano della Lancia di una volta: dei modelli precedenti alla Delta, per intenderci. Non che la Delta fosse da buttare.

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