venerdì 22 maggio 2009

Istituzioni e poteri dello Stato pletorici

Il cavaliere (anzi il Cavaliere) ha detto che il parlamento è pletorico, e tutti noi siamo andati a cercare sui dizionari il significato di questo termine, che non è esattamente di uso comune. Lui voleva dire che i 630 deputati ed i 315 senatori (più quelli a vita) sono troppi! Evviva! Gli unici italiani che non la pensano così sono i parlamentari stessi, oltre a quelli che traggono indiretto vantaggio da quei monumentali redditi. Non a caso, Fini, che deve dire sempre la sua su tutto quel che sente dire da Berlusconi, ha ribattuto che il parlamento non è inutile e neppure così lento e macchinoso. Ci mancherebbe che Fini sputasse nel piatto dove mangia e dove ha sempre mangiato. Che lavoro faceva prima di diventare parlamentare? Come tanti altri politici di professione, ha fatto sempre solo quel mestiere; segno che si è trovato bene! Berlusconi ha anche affermato che sarebbe assurdo attendersi che i deputati ed i senatori rinunciassero spontaneamente a tutto quel ben di Dio. Verissimo! Bisognerebbe tagliare di brutto quelle schiere troppo folte e troppo lente a combinar qualcosa di utile. Una cosa che né Berlusconi, né Fini hanno dichiarato è che peggio dei politici di professione ci sono i parlamentari che lo fanno part time. Si vedano vari illustri legali, che arrotondano quei quattro soldini che prendono alla camera o al senato, con altri quattro soldini che prendono per difendere qualche facoltoso mariuolo.  A proposito di cose pletoriche, si vedano le sentenze di quattrocento pagine, quando ne basterebbero quaranta o magari quattro. Lo ha detto Brunetta, a proposito dell'ultima sentenza anti-Berlusconi. Montanelli diceva che chi scrive dieci righe, dove ne bastano cinque, dovrebbe essere arrestato. Il Brunetta ha evidenziato come in parte i giudici dipendano dal suo ministero. Allora sarebbe cosa saggia pagare i loro incentivi alla produttività solo quando siano in grado di sbattere in galera in fretta i criminali, piantandola con tutti quei rinvii, quelle perizie e quelle prove che saltano fuori dopo anni. Che guardino qualche telefilm americano: le prove o si trovano subito, o non si trovano più! E come la mettiamo con tutti i criminali che escono per decorrenza dei termini di custodia cautelare? Se i signori giudici la piantassero di tirarla per le lunghe quando sono di fronte a situazioni di criminalità palese, potrebbero concentrarsi in tempo utile sui casi veramente complicati. Tornando al parlamento pletorico, il centro destra, Fini a parte, si è schierato con il capo, anche se dovesse significare rinunciare a lauti stipendi pubblici. Non ci sono dubbi che, dove c'è troppa gente che chiacchiera, si perde un sacco di tempo, e non è detto che si combini qualcosa di buono. Inoltre ci sono i maledetti "pianisti". Chi è stato a Bruxelles racconta che nell'europarlamento i pianisti non ci sono. Si vede che noi italiani siamo "creativi", e ci crediamo maledettamente "furbi". Quando in parlamento saranno in cento per camera, sarà più facile fare l'appello e non pagare gli assenteisti. Brunetta comincia da loro! 

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