martedì 20 ottobre 2009

Tremonti e Brunetta

Grande agitazione ha suscitato il buon Tremonti, affermando che il posto fisso garantisce alle persone una certezza che non si può viceversa ottenere con le occupazioni cosiddette “flessibili”. I sindacati tutti gli hanno ovviamente dato ragione. Qualcuno ha addirittura detto che: “è uno di noi”. Sul fronte opposto, la Marcegaglia ed il ministrino Brunetta hanno catalogato l’esternazione di Tremonti come arretrata e disfunzionale. In effetti Tremonti, ministro dell’economia di Berlusconi, ha detto una cosa che ha sorpassato a sinistra tutto ciò che stanno dicendo i tre aspiranti segretari del PD. Figuriamoci che l’attuale segretario del PD è addirittura impantanato in una polemica sul colore dei calzini! La Marcegaglia, essendo la presidente degli industriali, è stata in qualche modo costretta a dire quel che ha detto; è chiaro che a loro il lavoro flessibile, cioè sfruttato, serve non poco. Più divertente lo scontro a distanza tra Tremonti e Brunetta; il primo ha sempre dato l’impressione di essere un pianificatore macroeconomico, estroso e creativo, mentre il secondo si accanisce contro i lavoratori dipendenti pubblici, fagnani veri e presunti. Tremonti ha addirittura parlato male dei banchieri e degli economisti. Dovendo scegliere tra Tremonti e Brunetta, Berlusconi probabilmente affosserebbe il secondo, e non solo per l’aspetto gnomico (o gnomesco). Tornando al lavoro flessibile, l’uscita di Tremonti sputtana (ora si può dire) tutte le chiacchiere messe in giro da quei rompicoglioni dei giuslavoristi, morti ammazzati e non. Solo in teoria il lavoro flessibile è una genialata. In realtà i ragazzi e le ragazze invecchiano nell’incertezza, inciampando in lavori più che precari e più che provvisori. Il lavoro flessibile funzionerebbe se esistessero procacciatori di lavoro che non abbiano come unico scopo il lucro spietato. Visto che invece siamo nella patria dei furbetti del quartierino, il lavoro flessibile è solo un pacco. Viva Tremonti, abbasso Brunetta. Berlusca, fallo per noi: licenzia il ministrino!

Nessun commento: