venerdì 9 ottobre 2009

IL PUNTO SU MOBILITÀ E COORDINAMENTI

La contrattazione di lunedì scorso si è aperta con una ritrattazione di quasi tutti i confederali sui contenuti del regolamento della mobilità volontaria. Come è noto, l'amministrazione sta adoperando un documento predisposto da una commissione paritetica come se avesse superato il vaglio del tavolo sindacale. Cosa che non è avvenuta. Quella commissione ha peraltro inibito la mobilità dei coordinatori Ds, creando non poche difficoltà ai colleghi privi del master. Possono cambiare posto di lavoro, ma decadono dall'incarico di coordinamento. Prima cosa da fare: trattare seriamente sulla mobilità del personale, specie quella interna ai dipartimenti. Coll'invenzione dei RAD, e la conseguente regalia di nuove posizioni organizzative, peraltro non contrattate come tutte le altre, il personale amministrativo operante nei dipartimenti assistenziali è vessato da capi e capetti, senza sapere a chi dare retta. L'accordo firmato lunedì riguarda i coordinatori con e senza master. Questi ultimi avranno ora il tempo di mettersi in regola, evitando fastidiose degradazioni di massa. Poi ci sono da considerare i numerosissimi Ds sanitari ancora da collocare. Si sono sentiti dire di aspettare, ma cosa? Noi al SITRA abbiamo chiesto e non ancora ottenuto l'elenco completo di tutti i coordinamenti sanitari. Posti di che tipo, coperti da chi, ed a che titolo. Il nostro intento è di fare chiarezza, non clientela, ed in ciò la Federazione Sindacati Indipendenti prende le distanze dalle “concertazioni” di CGIL, CISL e UIL.

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