venerdì 24 luglio 2009

La mobilità nelle mani di Giunta e del SITRA

Scopriamo, a cose già fatte, ed al di fuori di ogni contrattazione sindacale, che il Direttore Generale ha deliberato il regolamento della mobilità volontaria del personale del comparto. Il gruppo di lavoro, che ha elaborato detto regolamento è composto dai Sigg.

Roberto ARIONE
Umberto BASILE
Manuela BERTETTI
Claudia BIANCHETTA
Antonino BROSIO
Liala BURATO
Massimo LAURETTA
Marina OCCELLI
Mario PALEOLOGO
Gloria PUTERO
Diomira RUOSI
Giovanni TURVANI
Fabiana VOLTAN

Trattasi di: un direttore di Dipartimento, uno di SC, un dirigente sanitario, cinque posizioni organizzative, e cinque dipendenti forse riconducibili ai comitati direttivi dei dipartimenti non assistenziali. Ma, cosa più importante, risulta presente tra gli elaboratori del testo un solo componente RSU. Ma non basta questo a trasformare il “gruppo di lavoro” in una commissione paritetica. Può darsi che tutto ciò piaccia a CISL, UIL e presumibilmente anche al Nursing Up, anche se non capiamo come mai accettino di lasciare campo libero all’amministrazione in una questione di così grande importanza. La CGIL afferma di avere espresso la sua contrarietà al provvedimento. Il regolamento della mobilità volontaria prevede che i direttori delle SC di provenienza non possano limitarsi a scrivere “parere negativo per esigenze di servizio” o “parere favorevole previa sostituzione”. Dovessero farlo, subentrerebbero però nella decisione il SITRA o il Direttore Amministrativo. In pratica detto regolamento centralizza tutte le decisioni relative alla mobilità: è sufficiente che i direttori delle SC se ne lavino le mani. Per quel che concerne il personale dei dipartimenti assistenziali, se il coordinatore della S.C. di appartenenza esprime delle difficoltà a concedere il trasferimento, mentre il coordinatore della SC cui è rivolta la domanda esprime parere favorevole, interviene il RID, che richiede una dettagliata relazione ai due coordinatori.
Ricordiamo all’amministrazione che l’art.37 del CCIA prevede espressamente che la mobilità interna sia gestita da una commissione mista azienda/sindacati.

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