mercoledì 4 febbraio 2009

MOLINETTE DISAPPLICA

Il DL Brunetta, del 26.6.08, non ha agitato più di tanto l’amministrazione molinettiana, e neanche CGIL, CISL, UIL. Si sapeva che il ministro voleva disincentivare la mutua. Brunetta si riferiva apertamente ai fannulloni, che secondo lui, infestano gli uffici pubblici: è uno tra i ministri più simpatici al popolo italiano. Forse perché noi dipendenti pubblici siamo degli incompresi! Alle Molinette non abbiamo fatto una piega, e sembrava che Brunetta ci facesse un baffo. Così il DL 112 non è stato applicato. Il 6 agosto, il DL è stato convertito nella legge 133, ma faceva troppo caldo per agitarci. Settembre, ottobre, novembre e dicembre sono trascorsi tra brainstorming: ognuno a dire quel che gli passava per la testa, parlando due o tre alla volta. Nessuna traduzione simultanea, e nessuna possibilità di rispondere, non avendo modo di capire quale fosse la domanda. Poi l’azienda, a gennaio, ha deciso di regalare una buona fetta dei nostri incentivi ad un’ottantina di posizioni organizzative, e da parte di CGIL, CISL e UIL, EEG piatto! Subito dopo, l’amministrazione ha dato finalmente applicazione alla legge Brunetta, con soli sette mesi di ritardo. Del resto noi dovremmo essere un’azienda ospedaliero universitaria, per via di una legge del 1999. Evidentemente certe leggi scadono come gli yogurt. Il 29 gennaio, un incontro clandestino con i tre amigos; una cosa per niente regolare, ma alle Molinette si studia il diritto per fare il rovescio (e non parliamo di tennis). Pensavamo avessero imparato a memoria il copione, ma ieri ci hanno delusi ancora una volta. Ora hanno inventato una commissione, perché in Italia se non si sa cosa fare se ne forma una. L’amministrazione ha deciso che il numero dei componenti di parte sindacale sia cinque. Questo è il nuovo numero magico: uno più dei cavalieri dell’Apocalisse, e due meno dei nani di Biancaneve. Nel frattempo la legge Brunetta sarà sospesa, perché le Molinette è una repubblica delle banane, dove le leggi dello Stato si possono eludere. Da maggio in avanti, però, neppure la zarina ci potrà più proteggere dal perfido ministro, e le trattenute avranno luogo retroattivamente. In pratica, ieri (3 febbraio) abbiamo perso quattro ore per spostare di tre mesi il problema. Ma molti sindacalisti non hanno ancora capito che cosa sia una legge (e non solo loro). Credono di poterla cambiare o abrogare semplicemente parlandone con Galanzino.

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