lunedì 2 febbraio 2009

IL FAMIGERATO ARTICOLO 71

Una norma concepita per finanziare i disavanzi degli enti pubblici, con i soldi sottratti al salario accessorio. Come dire: arrangiatevi con quel che avete. Naturalmente non può funzionare, data la consistenza dei disavanzi. Le amministrazioni pubbliche sono peraltro invitate a provarci. Brunetta avrebbe dovuto bastonare i manager, ma ha trovato più facile mazzulare il comparto. Grazie al famigerato articolo 71 della legge 133 del 2008, alcune erosioni del salario accessorio tornano in circolo, ma escono definitivamente dal monte incentivi. Anche in questo caso, si ruba ai poveri per dare ai ricchi. Ma, dato che i ricchi spendono e spandono, ed i poveri sono poveri, c'è poco da rubare. I bilanci non si rimettono in sesto, e le buste paga si fanno più leggere. Insomma: tutti scontenti. Tra un po' dovremo fare tutti la spesa con la social card (sperando in quella quarantina di euro mensili). Furbescamente, nella legge 133 non si elencano tutti i permessi "tassati", ma solo quei pochi che si salvano (tipo infortuni e maternità). Alle Molinette, nonostante le riunioni pomeridiane separate con CGIL, CISL e UIL, l'amministrazione ha abbattuto la sua scure a partire da gennaio. Offesi, i tre amichetti hanno accusato Galanzino e soci di essere "unilaterali" nelle loro scelte. Per forza che sono unilaterali: glielo lasciano fare da sempre. Si vedano le posizioni organizzative di prima (una settantina) e di adesso (un'ottantina), finanziate da noi. CGIL e CISL in trattativa lasciavano vagare lo sguardo nel vuoto (più del solito), come se la cosa riguardasse qualche altro ospedale di qualche altra repubblica dei cocomeri. Galanzino e company hanno quindi dedotto di avere a che fare con una banda di ciucci, da comprare (e comprati) con qualche verticalizzazione. Nulla di peggio dei manager di designazione politica, con mentalità oscillante dalla penna e calamaio, alla demagogia in saldo delle sezioni dell'ex partitone dei lavoratori. Così le menti pensanti della premiata ditta Molinette hanno deciso di estrarci tutti i denti in una volta, senza neppure somministrare l'anestesia. Ci sarebbero altre metafore, ma risulterebbero decisamente meno eleganti. Soluzioni: apportare correttivi nella stipula dei contratti collettivi, oppure cercare i soldi dove sono (nei principeschi ingaggi delle trimurti aziendali). Occupare la sala di rappresentanza, alle 11 di lunedì, può servire a richiamare la stampa, ed a consentire a Galanzino di promettere che si recherà in Regione da mamma Mercedes e zia Eleonora a battere cassa. Poi tutti in mensa, a mangiare la pizza Gemeaz, che ha la consistenza, il sapore e l'aerodinamica di un frisbee.

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