martedì 1 marzo 2011

COSA FAREBBERO SENZA DI LUI?

Lui dichiara che la scuola pubblica non inculca ai giovani la cultura che i genitori vorrebbero fosse loro inculcata. Chiaramente è un punto di vista di destra, espresso da uno che accusa la scuola pubblica di essere di sinistra. Questo qualcuno, essendo presidente del consiglio dei ministri, dovrebbe pertanto incaricare il suo ministro (o ministra) di rivedere i contenuti dei libri di testo. Lui, Berlusconi, ci dice che la scuola privata sia preferibile a quella pubblica. Probabilmente molti di noi erano già giunti a quella conclusione, altri no. Berlusconi dovrebbe tuttavia considerare che non tutti possono permettersi di mandare i figli ad una scuola privata. Dipende dai soldi disponibili, non dall'ideologia. Il premier avrebbe dovuto aggiungere che, in ossequio alla sempre citata Costituzione, renderà possibile anche ai figli degli operai l'iscrizione e la frequentazione degli antichi licei reali, nel senso che erano frequentati da gente veramente ricca. La Costituzione anche in questo ambito è pura chiacchiera: per laurearsi in medicina occorre frequentare, quindi è necessario avere alle spalle una famiglia benestante. Viceversa è praticamente impossibile. Lo Stato non interviene in alcun modo per permettere al promettente figlio di un operaio di diventare primario, quindi non lo diventerà. Neppure l'opposizione ha detto o fatto alcunché in tal senso, confermando che Franceschini, Bersani, Di Pietro, Casini, Vendola e tutti gli altri parlano solo contro Berlusconi, ma di proposte operative neppure l'ombra. Quando il premier ha baciato l'anello di Gheddafi, e l'anello si trovava attorno ad un dito di una mano del dittatore africano, molti si sono scandalizzati. O meglio: si sono scandalizzati ricordandosene dopo l'inizio della rivolta del popolo libanese. A scoppio ritardato. Il problema è il consenso politico, non essendoci una norma che vieti di baciare gli anelli dei dittatori. Berlusconi per questo perderà voti? Vedremo. Questa è la forma, la chiacchiera, che riempie da sola quasi tutta una trasmissione RAI di prima serata. Le opposizioni hanno dovuto ammettere che Moro, Prodi ed i post-comunisti hanno sempre trattato bene Gheddafi, in nome del petrolio e del gas. Come mai siamo tanto ricattabili? Semplice: non solo non abbiamo il nucleare, ma continuiamo a perdere tempo per quel che concerne le torri eoliche e la diffusione massiccia dei pannelli fotovoltaici. Il nucleare è di destra, e le torri eoliche sono di sinistra? Iniziamo almeno da queste ultime, giusto per finirla di parlare a vanvera. Pare che però gli ambientalisti radical chic siano offesi dall'estetica di dette torri, ma in fondo quanti sono questi "verdi"? Se li hanno buttati fuori dal parlamento, vuol dire che sono proprio tre gatti (neppure quattro). L'opposizione deve sperare che Berlusconi campi ancora a lungo, perché altrimenti di cosa parleranno quei teneri cervellini, privi di qualunque creatività. Potrebbero lavorare e non poco sulla riforma costituzionale, ma si sono convinti che il testo post-bellico sia un monolite. Dove hanno studiato e dove diavolo si sono laureati quei conoscitori del diritto a corrente alternata?

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