lunedì 11 gennaio 2010

ABITI CONFEZIONATI SU MISURA

La CISL Molinette ha accusato apertamente Galanzino di aver attivato una promozione su misura a vantaggio di due persone facilmente individuabili: un igienista dentale ed un tecnico della prevenzione nell'ambiente e sui luoghi di lavoro. Questi due signori, che Galanzino definisce “due seri professionisti” sono evidentemente i destinatari dei due bandi di concorso fasulli. La CISL dice che le “promozioni” erano previste da un accordo sindacale a patto che i soggetti interessati coordinassero almeno tre sottoposti (definiti “risorse”). Fossimo stati al posto di Galanzino avremmo negato il tentativo di promuovere proprio quei due, ed avremmo parlato di posti da ricoprire, per esigenze strategiche aziendali. Del resto Galanzino ed i suoi cambiano di continuo l'atto aziendale, aggiungendo “posti strategici” tipo posizioni organizzative e responsabili di struttura semplice a valenza dipartimentale. Finalmente abbiamo capito a cosa servono i dipartimenti alle Molinette: a giustificare “posti strategici”. Grazie ai dipartimenti, l'amministrazione ha promosso sul campo undici impiegati, definendoli responsabili delle risorse umane amministrative. In quell'occasione, la CISL non si è accorta delle promozioni camuffate da bando di concorso. Noi non ci stupiamo di quello che alle Molinette riescono a fare con i bandi di concorso: in almeno un caso hanno cambiato i requisiti a procedure praticamente concluse, perché alcuni dei loro galoppini “strategici” erano finiti in posizioni infime nella graduatoria di una fondamentale articolazione amministrativa (Ds). Come giudicare un direttore generale della più grossa “azienda sanitaria” del Piemonte, che dichiara candidamente che i bandi si discostano dall'accordo sindacale? Non è forse pagato (abbondantemente) anche per rispettare gli accordi sindacali che lui stesso sottoscrive? Se, come aggiunge Galanzino, in quell'accordo “fu commessa una grave dimenticanza”, correttezza vuole che si indica apposita contrattazione sindacale. A voler essere maligni, potremmo sospettare che i due predestinati alla categoria Ds non siano iscritti alla CISL, bensì ad altra sigla sindacale illustre. Infatti in un passato prossimo anche la CISL trasse giovamento da simili alchimie amministrative. Leggendo la determinazione relativa al posto di tecnico della prevenzione Ds, si evince che trattasi di persona che svolge tale mansione da almeno tre anni, nella SC Tecnico. Come mai non nel Servizio di Prevenzione e Protezione? Un tale professionista non dovrebbe svolgere la sua utile attività ispettiva nello SpreSAL? Tornando all'atteggiamento complessivo di questa amministrazione, viene da ridere quando si leggono affermazioni tipo: “siamo tranquilli, non favoriamo nessuno, è tutto in regola”. Nessuno prima di Galanzino, Giunta e Davini, ha avuto alle Molinette un potere così smisurato di fare e di disfare. I loro predecessori sono sempre stati ripresi per buchi di bilancio molto meno evidenti. Questa destra piemontese non riesce proprio a fare opposizione, e la sinistra sembra affascinata dall'idea di avere instaurato un regime. Sarebbe però il caso che CGIL, CISL e UIL si opponessero sempre alle storture gestionali, e non solo quando rimangono singolarmente a bocca asciutta.

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