venerdì 11 dicembre 2009

COSE DELLA MUTUA.

Finalmente in questi giorni il centro-destra si è schierato contro l'edificazione della città della salute a Grugliasco. Era ora che quelli dell'opposizione dessero segni di vita, e facessero qualcosa per meritarsi i voti ottenuti e lo stipendio sicuramente non da cassintegrati che percepiscono. Accusano Chiamparino di non aver osteggiato il piano della Bresso, che di fatto priverebbe la zona sud di Torino (e non solo quella) di un polo ospedaliero che è stato un riferimento certo e solido per più di settanta anni. Ma del resto Chiamparino è un uomo di partito, che non brilla di luce propria, e si regola di conseguenza. Diciamo che, dall'avvento dei politicanti nella gestione della sanità, le Molinette ha subito non pochi danni. Ma non sono ancora riusciti a distruggere del tutto il grande ospedale. Hanno iniziato a mandare in malora la lavanderia, svendendo peraltro macchinari funzionanti. E via cogli appalti, non ultimo quello delle pulizie; colpa degli ausiliari, che non ce la facevano proprio più ad espletare le mansioni per le quali erano stati assunti. Poi l'amministrazione ha fatto costruire dei capannoni provvisori, che hanno messo radici, e lì sono rimasti. La fase successiva è stata quella del COES: per molto tempo abbiamo avuto una piscina a cielo aperto, poi un prefabbricato tra i più brutti. Ci mancava un parcheggio multipiano? Tutti quelli che si ricordano il prima, sono concordi nell'affermare che sia stato spreco di denaro pubblico e di spazi alberati. Le auto, che prima parcheggiavamo nei cortili, erano più di quelle che riescono ad entrare ora in ospedale: una complicazione degli affari semplici. Quando piove, le auto a due ruote motrici pattinano sulle rampe. Ci dobbiamo convertire in massa al suv? Con quali soldi? Le luci del multipiano rimangono accese tutta la notte. Chi paga? Non crediamo che la GTT sia così sprovveduta da accollarsi un tale costo. Ultima ma non ultima trovata, per mandare le Molinette in malora, la palazzina ristoro, assolutamente non necessaria, visto che la mensa era nuova, ed in quella cucina fatiscente la Gemeaz ha continuato a cucinare per anni. Ora amministrazione e ditta fanno finta di litigare sulla gestione futura della ristorazione, ma siamo certi che l'amministrazione abbia finora chiuso più di un occhio sul rispetto del capitolato. A proposito di parcheggi e di Gemeaz, che fine ha fatto il parcheggio in silos che si trova sotto la palazzina? Perché Galanzino ed i suoi fingono che non esista? L'ospedale Molinette funzionerebbe molto meglio se, invece di far riunioni mattina e pomeriggio, si producesse salute. Al contrario, da noi fervono la formazione, l'informazione al cittadino, l'intrattenimento, la valutazione del lavoro altrui, la messa in piega, il bar, il cral ed i tabulati. Se non ci fossero i tabulati e le pagelle, quanta gente non saprebbe come passare la giornata! Tornando alla città della salute, i politicanti dovrebbero seguire l'esempio dell'Ikea: prima stavano presso un terminal ferroviario, ora stanno nei pressi della tangenziale. Ergo: la viabilità innanzi tutto. Le menti pensanti della Regione potrebbero edificare presidi sanitari lungo la tangenziale, per evitare la collassata circolazione urbana. Ciò non preclude che le Molinette rimanga un ospedale nonostante i consulenti a pioggia, i progettisti che non progettano (ma prendono bei soldini), i co.co.co. che aspirano alla dirigenza (peraltro già pagati in maniera adeguata), le posizioni organizzative (inventate sul campo, per garantire all'amministrazione un muro di contenimento pagato cogli incentivi altrui), direttori e direttorini (giusto per distribuire nastrini e coccarde, come alle elementari di una volta), infermieri che non fanno gli infermieri (ma incassano di più di un infermiere vero), buchi in bilancio fin da gennaio (e tutti quelli preposti a lanciare l'allarme, che fanno?). Però dobbiamo riconoscere che questa amministrazione ha fatto qualcosa di buono per rilanciare la produttività della baracca: ci ha tolto Facebook! Ora sì che le cose miglioreranno sensibilmente.

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