mercoledì 18 novembre 2009

MARCHIONNE E GLI STABILIMENTI FIAT IN ITALIA

Premesso che FIAT e CHRYSLER assembleranno vetture partendo da pianali comuni, presto scopriremo se in Italia si realizzeranno quelli per le piccole, le medie e le grandi vetture, o nessuno di essi. Infatti Marchionne ha affermato che gli addetti brasiliani e polacchi producono un numero di auto doppio o triplo rispetto ai colleghi italiani. Non ha detto che polacchi e brasiliani presumibilmente sono pagati anche meno. Proporrà ai sindacati metalmeccanici italiani un adeguamento agli standard polacchi e brasiliani, oppure... A proposito del significato dei puntini di sospensione, Marchionne annuncia che a Mirafiori cesseranno le produzioni di Multipla, Idea e Musa; rimarrà solo la Mito. La riflessione che ci coglie è che non è che la Mito si venda come il pane, per cui forse (e ripetiamo scaramanticamente forse) Mirafiori rischia una contrazione. Tradotto: più cassa integrazione, più esuberi, altri buchi nella cintura (tirare la cinghia). Altri stabilimenti italici rischiano qualcosa o tutto, perché, secondo la spietata logica del mercato, i modelli che si vendono conviene assemblarli dove il costo del lavoro è minore. Ma forse il problema sottoproduttivo di Mirafiori non è escrivibile agli operai. I sindacati metalmeccanici dovrebbero essere in grado di analizzare i costi di tutto il personale, ed anche la distribuzione. Un suggerimento: attivare gli acquisti on line, e consegnare l'auto a domicilio, come si fa, ad esempio con i computer. Tagliare la filiera, passando dallo stabilimento all'utente. Personalizzare i modelli già nella fase finale della catena di montaggio. Colori, motori, numero di porte, optional. Quasi tutti questi ragionamenti sono però riferiti alle auto a combustione, che i petrolieri ed i loro amici continuano ad imporci. Le auto elettriche viceversa ci sono già: si vedano a titolo di esempio le vetturette che circolano sui campi da golf. Quelle si potrebbero spedire in scatola di montaggio, ed assemblare all'interno di una piccola officina. Non servirebbe neppure riconvertire le pompe di benzina: sarebbe sufficiente un garage ed un cavo elettrico.

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