giovedì 13 agosto 2009

La religione di Stato

Quando un tribunale amministrativo regionale decreta che gli insegnanti di religione non hanno più pari dignità rispetto ai colleghi, e non possono presenziare agli esami di maturità, il Vaticano prevedibilmente insorge. Era meno prevedibile la reazione della Gelmini, che si è rivolta al Consiglio di Stato, contro la sentenza del TAR. In pratica: le associazioni riconducibili a religioni diverse da quella cattolica sono riuscite per il momento a cannoneggiare la concorrenza, ma sarà difficile che in Italia la religione cattolica sia formalmente catalogata come materia scolastica di serie B. La Gelmini sostiene che il cattolicesimo sia una cultura da equiparare ad ogni altra disciplina scolastica. Sinistra extraparlamentare e radicali, quattro gatti in tutto, vorrebbero viceversa porre sullo stesso piano gli islamici, i buddisti, i protestanti e chi più ne ha più ne metta. Questo calarsi le braghe davanti agli stranieri è tipico dell'atteggiamento antisistema di quella sinistra e di quei piagnoni di referendari, sconfitti dalla storia e specialmente dal voto. Contano poco e rappresentano ancora meno: stiano zitti e faranno una figura migliore. Il cattolicesimo fa in effetti parte della nostra cultura nazionale, ed in effetti è la religione di Stato, sebbene i politicanti vogliano mostrarsi di larghe vedute nei confronti degli altri. Ma gli altri, al loro paese, si comportano allo stesso modo? C'è reciprocità? Da noi gli islamici costruiscono moschee, ma noi da loro possiamo edificare chiese? Il punto non è neppure in cosa credano questi e quelli, dato che, eccetto i buddisti, tutti gli altri credono in un dio unico, che, per non fare confusione, si chiama Dio. Il punto è che i fastidiosi post-comunisti, quelli più estremi, i rovescia_e_brucia_cassonetti, ci vogliono svendere ai cammellieri, mettendo sullo stesso piano Gesù e Maometto. Ribadiamo che gli islamici se ne guardano bene dal metterli sullo stesso piano. Loro sono molto più integralisti di noi, ma noi rendiamo loro disponibili delle menate come la "Stanza del silenzio" dell'ospedale S.Lazzaro di Torino, dove i non cattolici in teoria dovrebbero andare per pregare e meditare. Detta "Stanza" è quasi sempre vuota, ma con le luci accese. Una superficie non indifferente che il direttore generale Galanzino ha sprecato, come se gli spazi alle Molinette abbondassero. Ci sono uffici dove la gente fa a turno per sedersi, e lui, che dovrebbe essere un catto-comunista, regala uno spazio considerevole a viandanti che di lì proprio non passano. Di pellegrini neppure l'ombra, se escludiamo quelli che hanno pensato l'assurda menata. Quelli del PD si diano almeno questa regolata: gli ex comunisti stanno assieme agli ex democristiani, che sono cattolici; evitino di farsi i dispetti più cretini. In fondo il cattolicesimo è la più simpatica tra le religioni: puoi fare di tutto, basta che alla fine, poco prima di schiattare, fingi di esserti pentito. L'islam è molto più pretenzioso: digiuni, preghiere, pellegrinaggi. Chi ce lo fa fare di mettere sullo stesso piano i nostri rassicuranti preti con quei tizi che ostentano barba, tonaca e sguardo truce, e che sostengono di aver letto il Corano?

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