giovedì 20 agosto 2009

CARATTERISTICHE DEL SINDACALISTA DI BASSO LIVELLO

Prima di tutto si tratta di personaggi che chiacchierano troppo, e spesso a sproposito, come se partecipassero ad una selezione che premia quello che emette più fiato. Il fatto che detta chiacchiera sia spropositata si evidenzia verbalizzandola, ma chi si prende la briga di farlo? Stringi stringi, in mezz'ora e più di emissioni acustiche, rilasciano principalmente dichiarazioni d'intenti assolutamente generiche e scontate. Dicono che tutti hanno diritto ad un lavoro dignitoso, ad uno stipendio adeguato al costo della vita, ma non hanno alcuna idea su come debba funzionare un'organizzazione produttiva. Infatti, e questa è la notizia, un'organizzazione deve avere delle regole certe, e non quelle che si inventano volta per volta al tavolo delle trattative cosiddette "aziendali". Se la controparte dirigenziale fosse adeguata allo stipendio che percepisce, a questo punto dovrebbe richiamare il sindacalista logorroico ad una maggiore concisione e concretezza. Insomma: "cosa diavolo hai detto?". Ma la dirigenza pubblica è quel che è: non sono tutti dei maledetti incapaci, come pensa il 99% degli italiani, ma sono asserviti alle consorterie di partito e di malaffare (che è la stessa cosa). Poi c'è l'aspetto culturale dei suddetti sindacalisti di basso livello: tutta gente che arriva a conseguire con fatica e sotterfugi un diplomuccio serale, o magari lo compra già incartato. Oppure non finge neppure di diplomarsi, tanto chi se ne frega? La mancanza di basi scolastiche si palesa quando il suddetto sindacalista minus prova, o è costretto a scrivere. Apriti cielo! Se nella prova orale sono dispersivi, in quella scritta sono addirittura disastrosi. Concorsi interni, studiati apposta per promuovere anche gli asini zoppi, hanno cosparso le mulattiere di cadaveri. Gente priva di qualunque cognizione riguardo all'uso del soggetto, dei verbi e dei complementi, ha cercato di reinventare estemporaneamente la lingua italiana. Dovrebbero provare a scrivere frasi semplicissime; invece cercano di trasporre su carta i loro pensieri oltremodo confusi. In pratica cadono vittime della loro stessa attitudine all'inganno: la selva di vocaboli in sequenza random, che impiegano per abbindolare i fessi, si rifiuta infatti di farsi addomesticare, e rimane nella biro. A dire il vero, è già tanto che sappiano da che parte scrive la biro.

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