domenica 13 febbraio 2011

CHE C'ENTRA KANT?

Mubarak è stato costretto a mollare l'osso, dopo trenta anni di strapotere. Adesso comandano i militari, poi si vedrà. L'Egitto ha seguito l'esempio della Tunisia, che aveva da poco defenestrato il suo dittatore. L'onda rivoluzionaria scuote tutto il nord Africa, coinvolgendo altre nazioni, e mettendo a rischio altre presidenze a vita. Effetto collaterale di diciotto giorni di rivolta in Egitto, tutto sommato pacifica, è una crisi economica da affrontare. Masse enormi di profughi sono in movimento, attraverso il Mediterraneo, e sbarcano da noi. L'Europa è un lento pachiderma, rappresentato da passacarte chiacchieroni. Con la scusa di parlare lingue diverse, fanno finta di non capire gli argomenti altrui. In Italia però si continua a parlare di Berlusconi e del bunga bunga. Quale popolo è così stupido da non capire quando è giunta l'ora di piantarla di litigare su tutto? Rivoluzioni che sovvertono gli equilibri del Mediterraneo scoppiano e si concludono, ma da noi i cosiddetti intellettuali parlano di Kant. Il filosofo è stato tirato in ballo a proposito della moralità del presidente del consiglio. Kant non ha scritto di Berlusconi, ci mancherebbe. Kant era un filosofo, non un veggente. Pare abbia affermato che il capo è anche un uomo, con quello che ne consegue. Proprio perché Kant ha parlato da filosofo, tutti si sono messi ad interpretarlo a proprio favore. Kant è morto da tempo, quindi non possiamo chiedergli cosa intendesse, ma ci interessa veramente? Ferrara ha polemizzato con Eco a proposito di Kant, le “donne” scendono in piazza per difendere la morale, Bersani chiede a Berlusconi di fare un passo indietro, Napolitano ha richiamato Berlusconi, o forse no. Queste “donne” che scendono in piazza sono vagamente sinistrorse, quindi non rappresentano chiaramente l'intero genere femminile, umano e bipede. Ce ne sono di bruttine, quindi non rappresentano le veline, né le letterine, né le altre donnine giovani e belle che piacciono al premier, ma anche ad ognuno di noi maschiacci di una certa età. Mentre noi chiacchieriamo e manifestiamo, Fini fonda il suo FLI; e finora cos'erà? Chi comanderà nel FLI? Ci attendono notti insonni, mentre attendiamo con ansia che i quattro gatti si mettano d'accordo. Intanto, non per mettere fretta, a Lampedusa non c'è più posto per altri profughi, ma questi signori continuano ad arrivare. Nessun comunista si offre di ospitarne due o tre nel salotto o nel garage?

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