lunedì 2 agosto 2010

Imma, la tragedia ed il miracolo

Ad Afragola, una casa è collassata senza apparente provocazione, uccidendo nel crollo tre persone. Sembra che la casa sia crollata in seguito alle piogge, ma qualcuno si è chiesto con che materiali sia stata costruita detta "casa". Deduzione: hanno risparmiato sul cemento e sull'acciaio, e forse anche su altro. In più, da quelle parti costruiscono su grotte, per qualche motivo che forse solo uno psichiatra potrebbe accertare. Edificare sopra una cavità significa correre il rischio che prima o poi la gravità si imponga sull'idiozia umana. Così è accaduto, ed una giovane coppia è morta; pare peraltro che lei fosse incinta. Si è salvata solo Imma, bimba di dieci anni che si trovava in casa con la nonna, che invece è morta. Appena avvenuto il crollo, i soliti italiani piagnoni hanno adoperato a sproposito il termine "tragedia". La procura di competenza ha chiarito che si deve invece parlare di omicidio colposo. Il miracolo è consistito nel riuscire ad estrarre viva Imma dalle macerie, dopo quindici ore dal crollo. In Italia, in assenza di attività cerebrale diffusa sul territorio, molti abusano dei termini "tragedia" e "miracolo". Un pensiero particolare per quei ragazzotti idioti che, a poche ore dal disastro edilizio, si sono assiepati dietro il corrispondente Rai, per mostrare le loro brutte facce ridenti. Che non abbiano la minima considerazione per la vita e la morte? Quali genitori deficienti li hanno partoriti e diseducati? Come se non bastasse, un cretino di corrispondente Rai ha intervistato Imma, per chiederle se quello fosse un bel giorno. Lei ovviamente ha risposto di no. Forse sapeva già della nonna defunta, oppure provava cordoglio per gli altri due morti. Di sicuro, quella bambina di dieci anni si è mostrata molto più sensibile di quel fesso della Rai. Non è che in Rai debbano lavorare proprio tutti, no? Voglio dire: non è che essere un cretino faccia titolo!

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