martedì 11 giugno 2013

POLITICAMENTE SBALLOTTATI

Le amministrative appena ballottate hanno dimostrato che i politici di lungo corso se ne fregano degli astensionisti. Voto di protesta, di disaffezione, di mal di pancia? Non volete votare? Poi non lamentatevi! Votate male? Arrangiatevi! In otto milioni hanno sprecato il voto alle politiche, illudendosi che il vetusto urlatore ex comico genovese avesse una bacchetta magica. I cittadini del M5S si sono comportati da turisti della politica, prendendo sul serio più il 5 stelle che il movimento. Hanno litigato sul mettersi tasca tutti i 20mila euro, o una parte. Come è finita? Presumibilmente ha vinto la prima opzione, dato che "tengono famiglia". Le "piazzate" di Grillo hanno fatto sì che il M5S mettesse le mani su due importantissimi comuni: Pomezia e Assemini. Lo stanco profeta urlatore ha chiarito che il movimento avanza lentamente, ma avanza. Peccato che in Sicilia abbiano solo preso una selva di mazzate, arrivando a punteggi percentuali inferiori a tre! Anche la Lega ha fatto flop, perdendo territori conquistati una ventina di anni or sono. La gente al nord pensa al lavoro che non c'è, non alla "secessiun". Chi se ne frega di Pontida e dell'acqua del Po? C'è ancora qualche rincoglionito con le corna sull'elmetto, ma non fa testo. Letta ha fatto bene al PD, che ha vinto dappertutto. Si vede che Bersani al PD faceva male. Intanto rimangono al loro posto gli antichi delle Botteghe Oscure, dalla democristiana Bindi in giù. Il PD è ancora una macchina in grado di raccogliere consensi tra chi vota. Chi non vota ha sempre torto: non guasta ripeterlo. Alemanno ha ammesso la sconfitta, tanto più che Marino si era negato ad ogni confronto, ed in teoria ciò avrebbe dovuto penalizzarlo. Una volta forse; oggigiorno la gente pensa in maniera diversa da come pensava negli anni '70. Anche perché negli anni '70 qualcuno dei viventi attuali doveva ancora nascere, mentre tra quelli che c'erano allora alcuni sono poi irrimediabilmente morti. Negli anni '70 pensavamo che saremmo diventati ricchi, o almeno benestanti. Qualcuno si è comprato la seconda casa, progettando di comprarsi la terza e la quarta. Adesso ci pagano l'IMU, e sperano di venderle. Insomma: sono cambiate le regole del gioco. Letta fa il premier, Alfano il vicepremier. Il PdL perde tutti i ballottaggi, ma anche al primo turno aveva versato lacrime amare. Ai "giovani" del PdL conviene stare bravi e mostrarsi coesi. Berlusconi non durerà in eterno; infatti è morto finanche Andreotti. Chi erediterà il partito-azienda? L'avvocato Alfano è solo l'uomo di fiducia del capo. Se Letta non ha carisma, Alfano ne ha meno; è tutto relativo. Il PD minaccia di durare a lungo, perché è radicato nel sindacato, nelle cooperative, nelle amministrazioni abbastanza virtuose. Gli italiani sono distratti, ma ricordano che, tra i politici arrestati, in pole position ci sono quelli del PdL, seguiti dalla Lega. Ogni tanto arrestano anche qualcuno del PD, ma sono ladri a titolo personale. Il partito li scarica subito, o addirittura retroattivamente. Il PD fa affari con i preti e con le banche dei preti, ma questo non offende l'opinione pubblica. Il PD ha vinto perché il governo Letta è l'unico possibile, ed anche perché Napolitano è percepito come un comunista. Poco importa se ha più del doppio dei dipendenti dell'imperatore del Giappone.

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