giovedì 23 agosto 2012

CARI POLITECNICI

Come tutti gli italiani, o quasi, ho un'alta considerazione per gli ingegneri. L'ingegnere lo vedi già da piccolo, perché, alla domanda: "cosa vuoi fare da grande", risponde 1-"l'astronauta", 2-"il pilota di cacciabombardieri", ma anche 3-"l'ingegnere". Gli altri bambini, più sprovveduti, rispondono: 1-"l'astronauta" oppure 2-"il calciatore". Qualcuno risponde: "il medico", aggiungendo "perché prende tanti soldi". Questi sono bambini svegli! Il futuro ingegnere studia tantissimo, fin da piccolo. Poi, da grande, lavora tantissimo, giusto perché si era abituato a faticare. L'ingegnere fa tutti i turni che ci sono da fare, e lavora pure nel week end. Diffidate viceversa dei bambini che vogliono fare gli attori, i letterati e, specialmente, i politici. Quasi nessun bambino vuole fare il sindacalista: ci capiti dentro, come quando inciampi in una buca. Ma torniamo agli ingegneri. Sappiamo che il Politecnico di Torino è una delle poche università italiane considerate all'estero. Ne deduciamo che sia una fucina di menti ferventi. Di ragazzotti con un tablet in una mano ed una chiave inglese nell'altra. E meno male che hanno solo due mani! Ora però cari ragazzi mi dovete spiegare come mai l'auto con la ventola sul muso non l'avete inventata voi! Ci ha pensato, manco a dirlo, un cinese! Un tale di nome Tang Zhenping, che ha realizzato un'auto elettrica mossa da un'elica. Tang ha 55 anni e fa il meccanico a Tongzhou (Beijing). Il maledetto non è un ingegnere, ve ne rendete conto!! Beccatevi di seguito il link; così potrete controllare con i vostri occhi! http://roma.repubblica.it/multimedia/home/31862783/1/1 Tutto ciò per invogliare i nostri politecnici a sfornare prototipi delle cose più strane. Realizzare velivoli ultraleggeri, biciclette di alluminio riciclato, treni ad energia solare, sistemi operativi alternativi ad Apple, Windows e Google. Un popolo come quello italiano deve essere stupito, altrimenti si addormenta del tutto.

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