domenica 29 aprile 2012

I DEMAGOGHI

I demagoghi ci saranno sempre, cioè finché esisterà un popolo stupido che non capisce quando lo prendono per il culo. Tutti i demagoghi sono opportunisti. Se non lo fossero, non parlerebbero bene della "gente", cioè del popolo bue, cioè di chi ha eletto Berlusconi, D'Alema, Bossi e anche Di Pietro. L'italiano medio non è solo ignorante più di un tedesco, un inglese ed un francese, ma è anche convinto di essere furbo. Se Grillo arriverà in parlamento, evidenzierà la sua pochezza. Credo sappia quanto poco vale alla prova dei fatti, per cui non è detto che si candidi a deputato o senatore. Uno come Grillo vorrebbe essere eletto dittatore, come Gheddafi. Lo preferivo come comico che come demagogo. La demagogia è la degenerazione della democrazia, ma la democrazia non è un punto di partenza, bensì d'arrivo. Non ci può essere democrazia con un popolo ottuso, che vota questo o quello perché "parla bene" o perché "è simpatico". Possiamo fare tutti i ragionamenti del mondo, ma ci saranno sempre delle cretine da telenovela che voteranno Berlusconi. Non importa se è un puttaniere; le vecchie cretine che lo hanno votato non si mettono nei panni delle madri delle ragazze del bunga bunga, o forse il loro cervello è talmente andato a male che affiderebbero le loro figlie e le loro nipoti al vecchio satiro. Cosa c'è di nuovo nella politica italiana: 1.i ciclisti che rivendicano le piste ciclabili e 2.gli antivivisezionisti che liberano i cagnolini destinati alla tortura. Casini si ricicla, Alfano vuole riciclare tutta la banda dei venditori di pentole. Bersani siede sulla riva del fiume, aspettando che i cadaveri dei suoi nemici passino come fanno i morti galleggianti.

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