domenica 18 marzo 2012

UN POPOLO STUPIDO

Cosa caratterizza un popolo stupido? Per prima cosa la convinzione diffusa che si possa fare a meno della scuola. Quindi l'obbligo scolastico diventa un'invenzione di chi sta al potere. I non meglio identificati "loro", che cospirano per costringere "noi" a lavorare, dopo averci imposto di studiare. L'abbandono scolastico dimostra però che il popolo quando decide di rimanere ignorante ci riesce. Una delle poche cose in cui il popolo eccelle: essere bue. Tanto poi bisogna lavorare, giusto? Peccato che chi ha studiato abbia una marcia in più, e forse anche più d'una. Essere istruiti consente di vedere il mondo con sguardo più attento, avendo cognizioni che mancano a chi abbia concluso a fatica il ciclo delle scuole dell'obbligo. Saper parlare e scrivere distinguerà per tutta la vita l'istruito dall'ignorante. Semmai dovessero essere colleghi, il loro capo tratterà con maggiore deferenza l'istruito. All'ignorante per vocazione occorre spiegare tutto, con termini facili. Non tutti hanno voglia e tempo di calarsi nei panni di un ignorante. Per inciso: tutti siamo ignoranti, ma quelli che lo sono veramente sottovalutano la gravità del loro stato. Un popolo stupido non è solo ignorante: è peggio. Utilizza il potere del voto contro se stesso, eleggendo dei caproni rassicuranti, ma, il più delle volte, incapaci e ladri. La cosa migliore che possa capitare ad un popolo stupido è di essere commissariato; cioè privato della guida del capo democraticamente eletto. Chi comanda veramente rileva, ad un certo punto, la necessità di abbandonare la facciata della democrazia. Bisogna salvare il salvabile. Offendere l'illusione del popolo di contare qualcosa è il male minore. L'1% che comanda sul restante 99% non ha solo la fortuna di discendere quasi sempre da famiglie ricche. Chi detiene il potere vero sul popolo bue ha una testolina che funziona. Che inizia e conclude ragionamenti sensati. Ha metodo di studio e di lavoro. Di solito, uno stupidotto ha genitori stupidotti come lui, e parenti cretini. È destinato a tirare la cinghia e la carretta per tutta la vita. Se arriva alla pensione, si annoia, perché in tutta la vita non è stato in grado di sviluppare alcun interesse che sia veramente suo.

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