domenica 26 settembre 2010

VELTRONI E LE SUE CHIACCHIERE

Intervistato da una giornalista esperta, quale è Lucia Annunziata, Veltroni ha incontrato difficoltà non da poco a spiegare cosa diavolo stia combinando nel PD. Veltroni afferma di volere unire, ma, a quanto pare, la sua mozione di minoranza è arrivata quasi al 50% dei consensi. E siamo sicuri che gli altri di quel partito pieno di troppe anime stiano con Bersani? Finanche la Bindi ha riunito la sua corrente, che da loro si chiama “area”. L'Annunziata voleva sapere se Veltroni si alleerebbe con Fini. Molti morti si rivolterebbero nella tomba, se gli ex comunisti si alleassero con gli ex fascisti. A dire il vero, qualche morto si sta già rivoltando, giacché in Sicilia il PD è in giunta regionale proprio con i finiani. La giornalista, che essendo di sinistra soffre quando la sinistra fa questi numeri, ha faticato non poco per fare ammettere a Ventroni che sì, lo farebbe. Si alleerebbe con il fascistello Fini, che adesso è quanto mai inguaiato per via della casa di Montecarlo. Notare che Veltroni non ha detto espressamente: “con Fini farei fronte comune”. Non è nella mentalità di Veltroni stare chiaramente da una parte o dall'altra. Diciamo che anche Veltroni è prima di tutto “contro”: contro Berlusconi ovviamente. Forse il Walter pensa che tutti si siano dimenticati del suo passato politico, ed in effetti per ricordarsi di lui bisogna andare su wikipedia. Insomma: non è un verginello della politica. Dice che bisogna riformare il PD, ma senza cambiare la classe dirigente. Allora cosa diavolo vuole fare? Lancia la pietra e nasconde la mano. Vuole fare la frittata senza rompere le uova. Odia Bersani, ma finge di amarlo. Non ha idee, ma solo slogan, come se non scrivesse articoli, ma solo titoli ad effetto. Gli piacciono certe parole, che forse trova aprendo a caso il dizionario. Poi gode come un riccio, come se avesse scoperto l'acqua calda. Dopo l'intervista a Veltroni, penso che quelli che erano perplessi lo saranno ancora di più, Annunziata compresa.


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