martedì 20 aprile 2010

LE COSIDDETTE ESTERNALIZZAZIONI

Non lavorassimo alle Molinette, proveremmo disagio e disappunto nello scoprire, transitando davanti ad un’edicola, che a carico del nostro direttore amministrativo sia già stato aperto il secondo fascicolo in Procura. Ma alle Molinette la Finanza è di casa, al punto che molti pensano sarebbe il caso di ospitarli in pianta stabile. Risparmierebbero un sacco di chilometri. Poi leggiamo sulla rassegna stampa che questa volta si tratta dell’appalto Gemeaz, e ci atteggiamo a quelli che se lo aspettavano che prima o poi qualche personaggio illustre sprofondasse in quella palude. Quelli di noi che hanno più di dieci anni di servizio ricordano la “nostra” mensa, e si chiedono ancora come mai sia stata appaltata la ristorazione. Non si mangiava tanto male, era gestita dall’azienda, e ci saremmo evitati di strapagare quella palazzina. Non era il caso di esternalizzarla, ergo: si sente ancora adesso odor di mazzette! A dire il vero potevamo fare a meno anche del parcheggio multipiano, ma destra e sinistra lo hanno voluto fortemente. Forse ci ha guadagnato solo la GTT. Non gli alberi che sono stati abbattuti, non gli ammalati che non hanno più un giardino, neppure i giardinieri che sono stati a loro volta dismessi. Prima parcheggiavamo in mille, sotto gli alberi. Ora c’è la coda in entrata, come se ci fossero i saldi tutti i giorni. Non ci stupiamo che la ditta appaltatrice cambi continuamente nome, né che faccia finta di avere un contenzioso con le Molinette, che finge di averne uno di pari entità monetaria con la ditta. Questo sistema di esternalizzazioni selvagge assomiglia alla calciopoli secondo Moggi: tutti “interessati” al business, quindi tutti colpevoli o tutti innocenti. Il punto è che, se nessuno finisce in gattabuia, viene da pensare che il delitto renda. Però, alla fine del ragionamento, consideriamo altresì i posti di lavoro che la ristorazione appaltata comporta. Le poverine si trovano a dipendere da una ditta mutaforma, che potrebbe a sua volta avere dei “problemi” con la giustizia. La nuova sanità regionale dovrebbe quindi farsi carico delle situazioni nelle quali nessuna ditta esterna si offra di subentrare alla Gemeaz di turno nelle esternalizzazioni in corso.


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