martedì 25 marzo 2014

RENZINI E RENZINE

Da dove sbucano Renzi, i suoi renzini e le sue renzine? Possibile che il PD li abbia prodotti mediante selezione genetica, partendo da un materiale che si è chiaramente guastato mentre stava nel frigo? Forse Napolitano non è solo uno che ha trovato la pacchia della sua vita, fingendosi un campione della democrazia, ma è un cospiratore a lungo termine. Ha inventato un presidenzialismo senza rogne, e senza scadenze. Ma gli servono dei quaquaraquà che fungano da facciata e parafulmine. Monti, Letta e Renzi li ha inventati lui, ma il primo lo ha cooptato, il secondo lo ha riprogrammato, il terzo lo ha fabbricato. Non è chiaro da quali geni sia partito. Di sicuro non da un Nobel dell'economia. Il giovane Renzie confonde infatti deficit e debito pubblico. È altresì escluso che l'ormai ex sindaco sia stato clonato da un costituzionalista. Non capisce ad esempio che il Senato non si può azzerare dopo averne parlato con un pregiudicato per frode fiscale. Non è quello l'iter previsto dalla Costituzione. Lo hanno mandato a scuola e poi all'Università, ma il giovane Renzie badava più che altro alle biondine che frequentavano ancora alle medie. Il Napolitano è una presenza oscura che attraversa ben più del settennato rituale, ormai trasformato in cambiale in bianco. Questo è notoriamente un popolo di fessi, che ciclicamente si tuffa nella dittatura. Un popolo che ignorando la sua stessa storia non impara dall'esperienza. Le renzine ministrine ci dilettano quasi tutti i giorni con le loro trovate. Quella della pubblica amministrazione vuole prepensionare e contemporaneamente assumere. Con quali euri, vorremmo sapere. Parlarne con i sindacati non va più di moda nell'era Renzi, afferma il ministro del lavoro. "Era Renzi"? Che roba sarebbe? Si è appena affacciato in Europa, ed ha già unito Van Rompuy e Barroso in una discreta risatina, che ne ricorda altre del passato. Berlusconi e Berluschino. Poletti, anzianotto tra i giovani renzini, ha parlato di "Era Renzi". Ma ci faccia il piacere! Ieri il governo è andato sotto due volte in commissione, ed il M5S li ha quasi affondati con un emendamento (4 voti di differenza). La Mogherini riesce a farci rimpiangere la Bonino. Di certo la rimpiangono i due marò, che rimangono in India, in attesa di finire in galera o sul patibolo. Lei, la biondina, si è sciupata a parlottare con l'omologo indiano, ma non è andata in India. Lei, la ministrina, ha stabilito che la giurisdizione sul caso dei marò è italiana. Lui, il ministro indiano, sta ancora ridendo. Ultima ma non ultima c'è la ministrina per i rapporti con il parlamento. Non sopporta la satira, come tutti i post comunisti, convinti di avere instaurato un regime che durerà almeno un ventennio. Non fabbrichiamo più auto, ma solo ducetti. Il giovane Renzie cerca di mettere Landini contro la Camusso. Tempo sprecato: sono già l'uno contro l'altra, ma la Susanna ha più seguito tra i pensionati. Renzie dice che Landini pubblica il bilancio della FIOM. Camusso gli ricorda che la CGIL lo fa dal 1976, quando lui se la faceva ancora nel pannolino. L'ultimo (speriamo) emissario del vetusto re Giorgio ci rende simpatica finanche la Camusso. Il massimo!

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