lunedì 16 luglio 2012

STUPIDI, MA FESTAIOLI.

Forse l'unico vantaggio dell'età è la memoria, prima che sopraggiunge la demenza senile. Mi sono chiesto se questo popolo italiano sia sempre stato così sciocco e poco meritevole di attenzione e fiducia. Mi sono risposto di no. Negli anni '70, le auto in circolazione in Italia erano quasi tutte FIAT. La Volkswagen era il Maggiolino, la Mercedes era una macchina da ricchi, e la BMW la guidavano i papponi. I ragazzi andavano a scuola, preparandosi ad un futuro in fabbrica, e la fabbrica era quasi sempre sinonimo di FIAT. Ecco, diciamo che la qualità di questo popolo è degenerata assieme alla FIAT. L'Italia era piena di dipendenti FIAT, indotto compreso, e di FIAT-dipendenti. Non vorrei dare eccessiva importanza al '68, ma di certo quei bamboccioni universitari, che Pasolini prendeva in giro, hanno fatto più danno che utile. Il '68 è servito come trampolino di lancio ad una classe politica di sciocchi radical chic, che adesso pensano che tra i problemi dell'Italia ci siano al primo posto i diritti delle coppie gay. Mettono sullo stesso piano le coppie di fatto etero con quelle degli invertiti. Siamo alla pazzia completa, e quei pirlotti delle coppie di fatto etero neppure danno segno di incazzarsi per l'insano accostamento. Quando la FIAT era in auge, ha ordinato ai suoi galoppini politici e sindacali, nonché ai giornalisti servi, di impedire in tutti i modi che una casa automobilistica straniera impiantasse stabilimenti in Italia. Adesso, se la Volkswagen venisse da noi a salvarci, come ha fatto con la Skoda e la Seat, dovremmo fare festa. Dagli anni settanta, ha avuto luogo un rimbambimento totale degli italiani, che ci ha condotti alla recessione. Abbiamo una classe politica di cialtroni, e neppure i preti sono quelli di una volta. Sono molto più culattoni. Dopo la seconda guerra mondiale, l'IRI ha rilanciato l'industria nazionale; poi è arrivato Prodi, e l'IRI è andata a puttane. L'Olivetti costruiva macchine per scrivere, ed aveva iniziato a fare computer. Per inciso, il primo pc era Olivetti, progettato da un cinese. Arrivato De Benedetti, l'Olivetti è andata a puttane. Così adesso siamo costretti a comprare Samsung dai sud coreani, Nokia dai finlandesi, Apple dagli americani. Ci manca pure il software, e ci rimbecilliamo con Facebook, Twitter, Google, eBay. Esportiamo solo Eataly, ma si tratta di produzioni di nicchia. Noi abbiamo bisogno di lavorare. I nostri giovani hanno quarant'anni, e si sballano la notte, anche in settimana, tanto non lavorano. Seguiamo le orme dei greci e degli spagnoli, non quelle dei tedeschi. Facciamo le smorfie, quando parla la Merkel, come se potessimo fare i difficili con le pezze al culo che ci ritroviamo. Stupide mammine sessantenni sono mediamente contente di avere avviato i loro figli alla disoccupazione, perché l'importante è divertirsi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Roccati il Suo populismo e la sua piccola visione del mondo ,è alquanto patetica.
Nel suo ginepraio di fatti, avvenimenti e generazioni che si succedono, Lei ha confuso diverse cose che, o Le sfuggono,o le interpreta con una Sua piccola visione borghese popolare.
La mancanza di lavoro non è colpa delle stupide mammine 60 enni felici di aver figli 40 enni bamboccioni a casa a sballarsi tutte le sere (tanto beati loro che non lavorano giusto? ).
Fiat, Olivetti, Marchionne, De Benedetti e compagni di merende simili, e similari, non hanno colpe,se non quelle di aver usato e abusato di un sistema che permetteva Loro di far innumerevoli danni sulla pelle e il lavoro di poveri cristi.
Ma chi ha dato loro questo potere? chi ha permesso che la generazione dei baby bomers, e ora bamboccioni, finisse a 40 anni a non poter permettersi una vita lavorativa vera, e una vera dignità?
Quando a Lei, e gente della sua generazione, bastava avere la tessera giusta in tasca, e la conoscenza giusta nel momento giusto, per poter trovare un lavoro serio, senza vedersi offrire 300 miserabili euro mensili e l'umiliazione e la derisione per aver studiato una vita per nulla, Lei non si è mai lamentato e vergognato del Suo sistema che funzionava e garantiva lavoro e soldi a palate vero?
I famosi anni della Milano da bere , dove Lei e i sui simili mandavate a puttane il sistema fregandovene di tutto e tutti, vi siete mai posti la domanda, cosa succederà ai nostri figli?
Quindi Roccati, si vergogni un attimino, o almeno eviti di pontificare e ergersi ad essere superiore e migliore della generazione attuale, perchè creda non se lo può affatto permettere.
Saluti da un 40 enne che non si sballa tutte le sere, e non è felice di essere a casa di mammà senza una lira, ops un euro in tasca.